Composizione still life fotorealistica delle 14 erbe essiccate (radici e steli) che compongono la formula tradizionale tailandese Ya-Kao, disposte artisticamente su una superficie di legno scuro rustico. Accanto, una piccola ciotola di ceramica contenente la polvere macinata del rimedio e mezzo lime fresco. Lente macro 85mm, luce naturale laterale morbida e controllata per esaltare la texture e i dettagli delle erbe.

Ya-Kao: Il Rimedio Tradizionale Tailandese che Sorprende Oltre il COVID-19!

Ciao a tutti! Oggi voglio portarvi con me in un viaggio affascinante nel cuore della medicina tradizionale tailandese (TTM), alla scoperta di un rimedio che sta rivelando segreti inaspettati: il Ya-Kao (YK). Magari ne avete sentito parlare in relazione al COVID-19, ma credetemi, c’è molto di più sotto la superficie!

Un Tesoro da Wat Pho: Cos’è Ya-Kao?

Immaginate un antico tempio reale a Bangkok, Wat Pho. Tra le sue mura, incise nella pietra, si trovano le ricette di rimedi secolari. Uno di questi è proprio Ya-Kao (che in tailandese significa letteralmente “medicina bianca”), una formula composta da ben 14 piante diverse, principalmente radici e steli. Tradizionalmente, veniva usata per alleviare la febbre, un sintomo che nella TTM è visto come un segnale di infezione, sia batterica (come tifo, scarlattina) sia virale (vaiolo, varicella, raffreddore comune, influenza). Pensate, un sapere tramandato da generazioni!

Durante la pandemia di COVID-19, il Dipartimento di Medicina Tradizionale e Alternativa Tailandese (DTAM) ha raccomandato Ya-Kao come trattamento di supporto per i casi lievi, per alleggerire la pressione sugli ospedali. Addirittura, un medico tradizionale ha condotto uno studio informale mostrando risultati promettenti nel trattamento e nella prevenzione dell’infezione. Ma, diciamocelo, la scienza moderna vuole prove più concrete. Ed è qui che la storia si fa interessante.

L’Impronta Digitale di Ya-Kao: La Scienza Incontra la Tradizione

Quando si ha a che fare con una miscela complessa di erbe, una delle sfide più grandi è garantire la qualità e l’autenticità. Come essere sicuri che si stiano usando le piante giuste e nelle giuste proporzioni? Qui entra in gioco una tecnica chiamata HPTLC (High-Performance Thin-Layer Chromatography). Non spaventatevi per il nome! Immaginatela come un modo per creare un’“impronta digitale” chimica unica per Ya-Kao.

Abbiamo sviluppato un metodo HPTLC specifico che ci permette di separare e visualizzare chiaramente i componenti della formula. È come accendere una luce speciale che rivela pattern distintivi. Questo non solo ci assicura che stiamo usando gli ingredienti corretti (fondamentale per evitare errori!), ma ci dà anche indizi sulla composizione chimica. Abbiamo potuto intravedere la presenza di composti interessanti come fenoli, terpeni e steroidi. È un passo cruciale per standardizzare il prodotto e capire meglio cosa c’è dentro. Abbiamo anche confrontato il profilo di Ya-nang (Tiliacora triandra), uno degli ingredienti chiave, con campioni autentici per essere sicuri della specie utilizzata, visto che esistono piante simili che potrebbero essere confuse.

Immagine macro ad alta definizione di una lastra HPTLC illuminata da luce UV 366nm, che mostra bande fluorescenti colorate separate. Lente macro 100mm, illuminazione controllata per evidenziare i dettagli delle bande chimiche della formula medicinale tailandese Ya-Kao.

Ya-Kao Contro i Batteri: Un Alleato Inaspettato?

Ok, la qualità è importante, ma cosa fa davvero Ya-Kao? Ci siamo chiesti se potesse avere altre proprietà utili, magari contro le infezioni batteriche secondarie che spesso complicano malattie come il COVID-19. Abbiamo quindi testato diversi estratti di Ya-Kao contro una serie di batteri, sia Gram-positivi che Gram-negativi, inclusi alcuni noti per causare infezioni respiratorie.

Qui arriva la sorpresa: l’estratto ottenuto usando il succo di lime come solvente (LYK) – uno dei modi tradizionali di preparare Ya-Kao per tosse ed espettorazione – ha mostrato l’attività antibatterica più potente! Ha creato le zone di inibizione più ampie contro molti batteri testati. Anche l’estratto metanolico (MYK) ha mostrato attività, soprattutto contro i Gram-positivi. Curiosamente, gli estratti con acqua (WYK) o acqua di riso (RYK, l’altro veicolo tradizionale per la febbre) sono risultati meno efficaci in questo senso.

Abbiamo anche usato una tecnica chiamata TLC-bioautografia, che combina la separazione chimica (come l’HPTLC) con il test antibatterico. Questo ci ha permesso di vedere quali “bande” specifiche dell’impronta chimica fossero responsabili dell’azione contro batteri come Streptococcus pyogenes e Klebsiella pneumoniae. Sembra che diversi composti contribuiscano a questo effetto.

Quindi, Ya-Kao non solo potrebbe aiutare con i sintomi virali, ma sembra avere anche un’arma contro le infezioni batteriche, specialmente quelle respiratorie. E il succo di lime? Non è solo un veicolo, ma sembra potenziare l’effetto! Fantastico, no?

Fotografia still life di piastre di Petri con test di diffusione su agar. Dischi di carta imbevuti dell'estratto di Ya-Kao con succo di lime (LYK) mostrano chiare zone di inibizione della crescita batterica (es. Staphylococcus aureus) su un terreno di coltura Mueller-Hinton. Lente macro 60mm, messa a fuoco precisa sulle zone di inibizione.

Spegnere l’Incendio: L’Effetto Antinfiammatorio

Le infezioni, virali o batteriche, spesso scatenano una forte risposta infiammatoria nel corpo. A volte questa risposta è eccessiva e può causare danni. Poteva Ya-Kao aiutare anche su questo fronte? Per scoprirlo, abbiamo usato cellule immunitarie in laboratorio (macrofagi RAW264.7) e abbiamo misurato la produzione di ossido nitrico (NO), una molecola che gioca un ruolo chiave nell’infiammazione.

I risultati sono stati entusiasmanti! Gli estratti di Ya-Kao (MYK, WYK, LYK e, in misura minore, RYK a concentrazioni più alte) hanno significativamente ridotto la produzione di NO nelle cellule stimolate a infiammarsi. L’estratto metanolico (MYK) è sembrato il più efficace in questo test specifico. Questo suggerisce che Ya-Kao possiede proprietà antinfiammatorie.

Abbiamo anche testato gli estratti delle singole 14 piante per capire quali contribuissero maggiormente a questo effetto. Diverse piante hanno mostrato una significativa capacità di ridurre l’NO, tra cui:

  • Dregea volubilis
  • Adenia viridiflora
  • Tiliacora triandra (il famoso Ya-nang)
  • Camellia sinensis (sì, la pianta del tè!)
  • Momordica cochinchinensis
  • Glochidion zeylanicum
  • Schumannianthus dichotomus
  • Hydnophytum formicarum
  • Caesalpinia bonduc

È interessante notare che alcune piante che hanno mostrato effetti antibatterici e antinfiammatori (come M. cochinchinensis, G. zeylanicum, H. formicarum) potrebbero essere considerate componenti chiave, potenziali “marcatori” per la futura standardizzazione di Ya-Kao.

Microfotografia di cellule macrofagiche RAW264.7 in coltura in una piastra multi-pozzetto. Alcuni pozzetti mostrano cellule trattate con l'estratto di Ya-Kao, evidenziando una ridotta densità cellulare o alterazioni morfologiche indicative dell'inibizione della produzione di NO (rappresentata graficamente o con colorazione specifica). Dettaglio elevato, illuminazione da microscopia a contrasto di fase.

Oltre il COVID-19: Un Potenziale da Esplorare

Questo studio, il primo a indagare così a fondo le proprietà biologiche di ogni componente e della formula completa di Ya-Kao, ci dice che questo rimedio tradizionale ha molto da offrire. Le sue proprietà antibatteriche (specialmente contro patogeni respiratori) e antinfiammatorie lo rendono un candidato interessante non solo come supporto nel COVID-19, ma potenzialmente per altre infezioni respiratorie o condizioni infiammatorie.

È affascinante vedere come la saggezza tradizionale (l’uso del succo di lime per la tosse) trovi una conferma scientifica nel potenziamento dell’attività antibatterica. Anche se l’estratto metanolico è risultato più potente in vitro per l’infiammazione, i risultati suggeriscono che l’assunzione tradizionale (polvere sospesa in un veicolo liquido) sia valida, soprattutto con il succo di lime per massimizzare l’effetto antibatterico.

Certo, siamo ancora all’inizio. Questi sono studi in vitro. Serviranno ulteriori ricerche per identificare i composti attivi specifici, capire esattamente come agiscono e, soprattutto, condurre studi clinici su volontari sani e pazienti per confermare sicurezza ed efficacia nell’uomo. Ma la strada è aperta, e i risultati sono incredibilmente promettenti.

Insomma, Ya-Kao è un esempio perfetto di come la medicina tradizionale, se studiata con rigore scientifico, possa rivelare tesori nascosti. Non è solo una “medicina bianca” per la febbre, ma un complesso fitoterapico con un potenziale duale contro batteri e infiammazione. Chissà quali altri segreti aspettano di essere scoperti negli antichi rimedi!

Fonte: Springer

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