Primo piano di un veterinario egiziano che esamina un fegato di pollo con lesioni tumorali nodulari multiple, indicative della Malattia di Marek, durante un esame post-mortem. Illuminazione clinica focalizzata, obiettivo macro 60mm, alta definizione dei dettagli patologici sulle lesioni biancastre e ingrossate.

Virus di Marek in Egitto: Un Nemico Nascosto Colpisce Polli e… Anatre!

Ciao a tutti! Oggi voglio portarvi con me in un viaggio affascinante e un po’ preoccupante nel mondo della virologia avicola, direttamente dall’Egitto. Parleremo di un nemico subdolo e potente: il virus della Malattia di Marek (MDV). È un virus tumorale altamente contagioso che sta dando parecchio filo da torcere agli allevamenti di pollame, non solo lì, ma in tutto il mondo. Pensate che da quando è stato descritto per la prima volta, è diventato progressivamente più aggressivo.

L’Indagine sul Campo: Caccia al Virus

Tra il 2020 e il 2023, mi sono trovato di fronte a una serie di casi sospetti di tumori in diverse specie avicole – polli, anatre e persino tacchini – in varie regioni dell’Egitto (Al-Sharqia, Gharbia, Dakahlia, Port Said, Damietta e Fayoum). La situazione era allarmante: animali che mostravano masse tumorali, deperimento, e nei casi più classici, paralisi. La domanda era: è colpa del MDV? E se sì, quanto è cattivo il ceppo circolante?

La Prova del DNA: Il Gene Meq Sotto la Lente

Per capirci qualcosa, abbiamo deciso di andare a cercare il “marchio di fabbrica” della cattiveria del MDV: il gene Meq. Questo gene è un oncogene, cioè è direttamente coinvolto nella capacità del virus di causare tumori. Armati di tecniche di biologia molecolare, abbiamo analizzato i tessuti tumorali prelevati dagli animali sospetti.
I risultati? Sorprendenti! Abbiamo confermato la presenza del MDV-1 virulento, quello oncogenico, nei tumori di polli e anatre. Ma ecco il colpo di scena: i tacchini, che presentavano delle strane masse tumorali ovariche “a cavolfiore”, sono risultati negativi al test per MDV-1. Un vero rompicapo!

Identikit del “Killer”: Il Ceppo YLE2021

Ci siamo concentrati su un ceppo isolato da un pollo, che abbiamo battezzato YLE2021 (e la cui sequenza è ora pubblica su GenBank con il numero PQ59985). Analizzando la sequenza del suo gene Meq, abbiamo scoperto che è lungo 296 amminoacidi (una versione “corta” del gene) e possiede caratteristiche tipiche dei ceppi molto virulenti (vvMDV). In particolare, presenta sette motivi di prolina, di cui tre “interrotti” (187 PLQPP 191, 195 PAPP198, 224 PPQPP 228) – dettagli tecnici che per noi virologi sono come impronte digitali che ci dicono quanto dobbiamo preoccuparci. L’analisi filogenetica, che è un po’ come costruire l’albero genealogico del virus, ha mostrato che il nostro YLE2021 è strettamente imparentato con ceppi vvMDV isolati in Cina. È importante sottolineare che questo ceppo è diverso dai ceppi vaccinali usati comunemente (come il CVI988/Rispens), il che significa che non si tratta di una forma mutata del vaccino, ma di un virus di campo autentico e potenzialmente pericoloso.

Macro fotografia di una sezione di tessuto epatico di pollo infetto da MDV, colorata con ematossilina ed eosina, che mostra infiltrazioni linfocitarie pleomorfe. Obiettivo macro 100mm, alta definizione, illuminazione controllata per evidenziare la struttura cellulare.

L’Esperimento: Cosa Succede Infettando Polli Sani?

Per capire meglio la patogenicità del nostro ceppo YLE2021, abbiamo condotto un esperimento controllato. Abbiamo preso dei pulcini di un giorno “Specific-Pathogen-Free” (SPF), cioè garantiti esenti da malattie specifiche, e li abbiamo infettati con un omogenato preparato dal tumore di pollo positivo. Cosa è successo?
Dopo circa un mese, abbiamo iniziato a osservare segni clinici nel 40% dei polli infetti: depressione, perdita di appetito, perdita di peso. Dopo tre mesi, alcuni mostravano la classica forma neurale della Malattia di Marek: zoppia unilaterale, ali cadenti, dita arricciate, e persino alterazioni del colore dell’iride (diventava bianco-grigiastra). Curiosamente, non abbiamo osservato tumori viscerali macroscopici, come quelli visti nei casi clinici originali. Abbiamo però trovato il virus nel sangue (specificamente nelle cellule mononucleate del sangue periferico, PMNCs) sia degli uccelli infetti che di quelli sani tenuti in un isolatore vicino (contatti), dimostrando che il virus si diffonde facilmente.

Perché Niente Tumori nell’Esperimento? Una Questione di Genetica?

L’assenza di tumori viscerali negli SPF infettati sperimentalmente, nonostante il ceppo fosse chiaramente oncogenico, potrebbe sembrare strana. Una spiegazione plausibile risiede nella genetica stessa dei polli SPF. Esistono studi che suggeriscono come alcune linee genetiche di polli, incluse quelle usate per produrre animali SPF, possiedano geni (come il ChB6) associati a una maggiore resistenza allo sviluppo di tumori indotti da MDV o altri virus. Sembra quindi che questi polli siano più suscettibili alla forma nervosa della malattia piuttosto che a quella tumorale viscerale. Questo non rende il virus meno pericoloso, ma ne cambia la manifestazione clinica a seconda dell’ospite.

Sotto il Microscopio: I Danni ai Tessuti

L’esame istopatologico, cioè l’analisi al microscopio dei tessuti, ha confermato il quadro. Nei casi clinici originali:

  • Nei polli: reni con emorragie, necrosi e infiltrazioni di cellule immunitarie; fegato e milza con aree di infiltrazione che mascheravano la normale architettura; testicoli macroscopicamente ingrossati ma microscopicamente normali in un caso.
  • Nelle anatre: fegato con fibrosi e grave infiltrazione di cellule leucocitarie pleomorfe (linfociti piccoli e medi, linfoblasti); rene con simile infiltrazione e necrosi; ovaie infiltrate da cellule pleomorfe.

Nei polli infettati sperimentalmente, le lesioni principali erano a carico dei nervi: demielinizzazione (perdita della guaina protettiva delle fibre nervose), infiltrazione di cellule infiammatorie, edema. Questo conferma la manifestazione della forma neurale osservata clinicamente.

Fotografia naturalistica di anatre egiziane (razza Muscovy) in un allevamento rurale in Egitto, vicino a un pollaio. Teleobiettivo 200mm, luce naturale del tardo pomeriggio, che illustra la potenziale vicinanza tra specie per la trasmissione orizzontale del virus MDV.

La Sorpresa più Grande: MDV nelle Anatre Egiziane!

Il ritrovamento del MDV virulento nelle anatre è stato, per me, il dato più eclatante. Fino ad ora, in Egitto, la Malattia di Marek era considerata un problema quasi esclusivo dei polli. Non esistono, infatti, programmi di vaccinazione specifici per le anatre contro l’MDV nel paese. Come è possibile? L’ipotesi più probabile è la trasmissione orizzontale. Abbiamo notato che gli allevamenti di anatre e polli colpiti nei governatorati di Dakahlia e Damietta erano molto vicini tra loro. Il virus, che viene eliminato nell’ambiente attraverso la polvere e le cellule della pelle delle penne dei polli infetti (anche se vaccinati!), potrebbe facilmente essere passato dalle une agli altri. Questo apre scenari preoccupanti e sottolinea l’importanza di riconsiderare le strategie di controllo e biosicurezza, forse estendendo la vaccinazione anche alle anatre in aree ad alto rischio. È la prima volta che viene documentata la presenza di MDV-1 virulento nelle anatre egiziane!

E i Tacchini? Il Mistero del Tumore a Cavolfiore

Come accennato, i tacchini con quei tumori ovarici particolari sono risultati negativi al test per MDV. Sebbene l’MDV sia stato raramente segnalato nei tacchini in altre parti del mondo (con sintomi come zoppia e crescita stentata), nel nostro caso non sembra essere lui il colpevole. La causa di questi tumori rimane quindi un mistero da risolvere. Serviranno ulteriori indagini per capire cosa stia succedendo in questi animali.

Cosa Impariamo da Tutto Questo?

Questa ricerca ci lascia con alcuni punti fermi e molte domande aperte:

  • Abbiamo confermato la circolazione di ceppi molto virulenti (vvMDV) di Marek in Egitto, simili a quelli cinesi, in grado di causare gravi lesioni nei polli.
  • Abbiamo scoperto, per la prima volta, che questi ceppi virulenti colpiscono anche le anatre egiziane, probabilmente per trasmissione dai polli.
  • L’esperimento su polli SPF ha mostrato che lo stesso virus può causare la forma neurale classica della malattia, suggerendo un ruolo della genetica dell’ospite nella manifestazione clinica.
  • Il caso dei tacchini rimane irrisolto e necessita di approfondimenti.

La lezione più importante? Non bisogna mai abbassare la guardia. Il virus della Malattia di Marek è in continua evoluzione. Aumenta la sua virulenza e potrebbe, potenzialmente, sviluppare meccanismi per sfuggire alla protezione offerta dai vaccini attuali. È cruciale continuare a monitorare la situazione epidemiologica e molecolare dei ceppi circolanti, non solo nei polli ma anche in altre specie avicole sensibili. Solo così potremo adattare le nostre strategie di prevenzione e controllo per proteggere al meglio la salute e la produttività del settore avicolo. Bisogna capire i meccanismi dietro questa evoluzione virale per anticipare le mosse di questo nemico invisibile. E, naturalmente, dobbiamo capire cosa causa i tumori nei tacchini! La ricerca continua…

Veterinario in un laboratorio di ricerca che osserva al microscopio una sezione di nervo sciatico di pollo colorata con HeE, evidenziando l'infiltrazione di leucociti mononucleati tipica della forma neurale della Malattia di Marek. Obiettivo 40x, illuminazione da microscopia.

Fonte: Springer

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