Portrait photography, una paziente thailandese di mezza età sorride leggermente in una luminosa stanza d'ospedale 24 ore dopo un intervento chirurgico addominale, trasmettendo un senso di recupero confortevole, luce naturale soffusa, obiettivo 35mm, profondità di campo, duotono caldo (beige e azzurro chiaro).

Recupero Post-Operatorio in Thailandia: Il Nuovo Questionario QoR-14-Thai Messo alla Prova!

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa di fondamentale ma spesso trascurato nel percorso di cura di un paziente: come misuriamo *davvero* il recupero dopo un intervento chirurgico? Non parlo solo dei parametri fisici classici, come il dolore o la funzionalità intestinale, che sono importantissimi, sia chiaro. Parlo del recupero visto dalla prospettiva del paziente, quella sensazione complessiva di “stare meglio” che coinvolge corpo, mente ed emozioni.

L’Importanza di Ascoltare il Paziente: Gli Strumenti PRO

Sentire direttamente dal paziente come sta andando è cruciale. Per questo esistono strumenti specifici chiamati Patient-Reported Outcomes (PROs), ovvero misure riportate direttamente dal paziente. Uno dei più noti e utilizzati a livello internazionale per valutare la qualità del recupero (QoR, Quality of Recovery) è il questionario QoR-40, sviluppato originariamente da Myles e colleghi. Ne esiste anche una versione più breve, il QoR-15, che ha dimostrato di avere proprietà psicometriche simili ma è più rapido da compilare. Pensate, è così apprezzato che società scientifiche importanti come l’European Society of Anesthesiology e l’American Society for Enhanced Recovery lo raccomandano!

La Sfida Thailandese: Adattare il QoR-15

Ora, immaginate di dover usare questo strumento in un contesto culturale e linguistico diverso, come la Thailandia. Non basta una semplice traduzione letterale. Bisogna assicurarsi che le domande siano chiare, culturalmente appropriate e che lo strumento funzioni altrettanto bene. In Thailandia esisteva già una versione validata del QoR-40 (il Thai QoR-35), ma noi volevamo validare la versione più corta, il QoR-15, per renderla ancora più pratica.

Qui entra in gioco il nostro studio. Abbiamo preso il QoR-15 originale e lo abbiamo tradotto in thailandese, seguendo un processo rigoroso in tre fasi:

  • Revisione critica: Un comitato di esperti (anestesisti, un chirurgo, uno psichiatra) ha valutato ogni domanda. Curiosamente, abbiamo notato che le domande separate per “dolore severo” e “dolore moderato” potevano creare confusione nei pazienti thailandesi. Così, abbiamo deciso di unirle in un’unica domanda sul dolore. Questo ha portato alla nascita del QoR-14-Thai, con 14 domande invece di 15.
  • Traduzione e Retro-traduzione: Due anestesisti bilingue hanno tradotto il questionario in thailandese (usando come riferimento anche il QoR-35 Thai esistente). Poi, un esperto linguistico ha ritradotto la versione thailandese in inglese per verificare che il significato originale fosse mantenuto.
  • Finalizzazione: Il comitato ha rivisto tutto per assicurarsi che ogni domanda fosse nella sua forma più comprensibile.

Abbiamo anche fatto un piccolo test pilota su 20 pazienti per essere sicuri che tutto filasse liscio. E così è stato! Il nostro QoR-14-Thai era pronto per essere messo alla prova sul campo.

Lo Studio: Come Abbiamo Testato il QoR-14-Thai

Abbiamo condotto uno studio osservazionale prospettico presso l’Ospedale Ramathibodi della Mahidol University a Bangkok. Abbiamo coinvolto 140 pazienti adulti (classificati ASA I-III) che dovevano sottoporsi a un intervento chirurgico addominale elettivo (ginecologico, urologico o generale) in anestesia generale. Ovviamente, tutti hanno dato il loro consenso informato e potevano leggere e capire il thailandese.

Cosa abbiamo chiesto loro di fare? Semplice:

  1. Il giorno prima dell’intervento, hanno compilato il nostro QoR-14-Thai, una checklist per valutare l’indipendenza nelle attività della vita quotidiana (ADL – come lavarsi, vestirsi, mangiare…) e una scala visuo-analogica (VAS-GH) da 0 a 100 mm per valutare il loro stato di salute globale percepito. Questo ci serviva per avere un punto di partenza (baseline).
  2. Ventiquattro ore dopo l’intervento, hanno compilato di nuovo gli stessi tre questionari. Questo ci permetteva di vedere come era cambiato il loro stato di recupero.

L’obiettivo era valutare se il nostro QoR-14-Thai fosse valido (misura davvero quello che dice di misurare?), affidabile (dà risultati consistenti?), reattivo (è sensibile ai cambiamenti nel tempo?) e fattibile (è pratico da usare nella clinica?).

Still life, macro lens, 85mm, un primo piano del questionario QoR-14-Thai cartaceo appoggiato su un pulito comodino d'ospedale accanto a un bicchiere d'acqua, alta definizione, messa a fuoco precisa, illuminazione ambientale soffusa.

I Risultati: Il QoR-14-Thai Supera l’Esame!

Ebbene, i risultati sono stati davvero incoraggianti! Il nostro QoR-14-Thai si è dimostrato uno strumento solido. Vediamo i punti salienti:

  • Validità: Abbiamo trovato una correlazione moderata (e statisticamente significativa) tra i punteggi del QoR-14-Thai dopo l’intervento e quelli della scala VAS-GH (r=0.54) e della checklist ADL (r=0.50). Questo significa che chi riportava un recupero migliore con il nostro questionario, tendeva anche a sentirsi globalmente meglio e ad essere più indipendente nelle attività quotidiane. Inoltre, come ci aspettavamo, punteggi più alti nel QoR-14-Thai erano associati a una minor durata della degenza ospedaliera (r=-0.23) e a una minor probabilità di ricovero in terapia intensiva post-operatoria (r=-0.85). È anche riuscito a distinguere bene tra pazienti che si sentivano globalmente bene (VAS-GH ≥ 70) e quelli che si sentivano meno bene.
  • Affidabilità: Qui il QoR-14-Thai ha brillato! L’affidabilità interna (misurata con l’alpha di Cronbach) è risultata eccellente (0.869), così come l’affidabilità split-half (0.913) e la test-retest reliability (0.94, misurata su un sottogruppo di 70 pazienti che hanno ricompilato il questionario dopo 30-60 minuti). In pratica, lo strumento è consistente e stabile.
  • Reattività: Lo strumento si è dimostrato molto capace di rilevare i cambiamenti nello stato di recupero tra prima e dopo l’intervento (dimensione dell’effetto di Cohen: 1.01, standardized response mean: 0.73). Questo è fondamentale per monitorare i progressi.
  • Fattibilità: E la praticità? Ottima! Il tempo mediano per compilare il questionario era di soli 2 minuti! Questo è un vantaggio enorme rispetto a questionari più lunghi come il QoR-40 (o il Thai QoR-35, che richiede circa 5 minuti), sia per i pazienti che per il personale sanitario. Infatti, abbiamo avuto un tasso di completamento del 100% tra i pazienti inclusi nello studio finale.

Perché Questo Studio è Importante?

Avere uno strumento come il QoR-14-Thai, validato specificamente per la popolazione thailandese, è un passo avanti significativo. Ci permette di:

  • Misurare in modo standardizzato e affidabile la qualità del recupero post-operatorio dal punto di vista del paziente.
  • Utilizzarlo in studi clinici per valutare l’efficacia di nuovi interventi perioperatori.
  • Monitorare la qualità dell’assistenza e l’impatto di protocolli come l’Enhanced Recovery After Surgery (ERAS), che pongono grande enfasi sui PROs.
  • Farlo in modo rapido ed efficiente, senza appesantire troppo pazienti e staff.

Certo, il nostro studio ha delle limitazioni. È stato condotto in un unico centro, i pazienti hanno compilato i questionari da soli (quindi i risultati potrebbero non applicarsi a chi ha bisogno di aiuto), abbiamo valutato il recupero solo a 24 ore, e non abbiamo confrontato direttamente il QoR-14-Thai con il più lungo QoR-35 Thai né calcolato la differenza minima clinicamente importante per questa versione.

People, prime lens, 50mm, shallow depth of field, un medico e un'infermiera in Thailandia discutono i dati di recupero di un paziente su un tablet in un moderno corridoio d'ospedale, focalizzati sulla loro interazione collaborativa, luce naturale dalla finestra.

In Conclusione

Nonostante le limitazioni, possiamo dire con buona confidenza che il QoR-14-Thai è uno strumento valido, affidabile, reattivo e pratico per valutare la qualità del recupero dopo chirurgia addominale elettiva in anestesia generale nella popolazione thailandese. È un altro tassello importante per mettere sempre più il paziente e la sua percezione al centro del percorso di cura. La ricerca futura potrà estendere la sua valutazione ad altri contesti (urgenza, chirurgia ambulatoriale) e definire quella “soglia minima” di cambiamento nel punteggio che è davvero significativa per il paziente. Un piccolo questionario, un grande aiuto per capire meglio come stanno davvero i nostri pazienti dopo un’operazione!

Fonte: Springer

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