Gruppo diversificato di adulti statunitensi (ispanici, neri, bianchi, uomini e donne, età mista tra 18 e 64 anni) in un contesto urbano neutro. Stile fotografia ritrattistica, obiettivo 35mm, luce naturale, profondità di campo che mette a fuoco diverse persone nel gruppo, espressioni pensierose o neutre, rappresentando un campione della popolazione.

Alcol negli USA: Chi Beve di Più (e Chi Soffre di Più)? Le Sorprendenti Verità Nascoste tra Genere, Etnia ed Età

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che tocca le vite di molti, direttamente o indirettamente: il consumo di alcol e i problemi ad esso correlati. Spesso sentiamo parlare di statistiche generali, di medie nazionali che ci dicono se si beve di più o di meno. Ma se vi dicessi che la realtà è molto, molto più sfumata e che guardare solo le medie è come cercare di capire un arcobaleno guardando solo il colore grigio?

Recentemente mi sono imbattuto in uno studio affascinante pubblicato su Springer che ha fatto proprio questo: ha “smontato” i dati sul consumo di alcol e sui sintomi del disturbo da uso di alcol (AUD – Alcohol Use Disorder) negli Stati Uniti, analizzandoli non solo in generale, ma suddividendoli per sesso, etnia (ispanici, neri e bianchi) ed età (giovani adulti 18-29 anni e adulti di mezza età 30-64 anni). E i risultati, lasciatemelo dire, sono piuttosto sorprendenti e fanno riflettere.

Perché Guardare Oltre le Medie è Fondamentale?

Vedete, la maggior parte degli studi tende a raggruppare i dati, magari guardando le differenze tra uomini e donne *in generale*, o tra gruppi etnici *in generale*. Ma così facendo, si perdono le intersezioni, le combinazioni uniche che definiscono le esperienze reali delle persone. Pensateci: le sfide e le tendenze di una giovane donna ispanica potrebbero essere completamente diverse da quelle di un uomo nero di mezza età, giusto?

Questo studio ha utilizzato i dati del National Survey on Drug Use and Health (NSDUH) dal 2002 al 2019, un’indagine enorme e rappresentativa della popolazione USA. Hanno analizzato due cose principali:

  • Il numero di giorni in cui si è bevuto alcol nell’ultimo mese (un indicatore della frequenza del bere).
  • Il numero di sintomi del disturbo da uso di alcol (AUD) riportati, basati sui criteri del DSM-IV (il manuale diagnostico). Si sono concentrati sui sintomi piuttosto che sulla diagnosi completa perché anche livelli “sotto soglia” possono essere problematici.

L’obiettivo era capire come queste tendenze cambiassero nel tempo all’interno di ciascun sottogruppo specifico (es. donne nere giovani adulte, uomini bianchi di mezza età, ecc.) e confrontare questi gruppi tra loro.

Cosa Abbiamo Scoperto? Un Quadro Incredibilmente Vario

E qui arriva il bello (o il preoccupante, a seconda dei punti di vista). Le tendenze non sono affatto uniformi. Anzi!

Frequenza del Bere (Giorni di Consumo al Mese):

  • Donne: L’unico gruppo femminile che ha mostrato un aumento significativo nella frequenza del bere sono state le donne nere, sia giovani adulte che di mezza età. Per le altre donne (ispaniche e bianche), non ci sono stati cambiamenti significativi nella frequenza.
  • Uomini: Qui la tendenza è quasi opposta. La frequenza del bere è diminuita per quasi tutti gli uomini (ispanici, neri e bianchi giovani adulti; ispanici e bianchi di mezza età). L’eccezione sono gli uomini neri di mezza età, per i quali non c’è stato un cambiamento significativo. La diminuzione più marcata? Tra i giovani uomini neri.

Ritratto di una giovane donna nera (25 anni) in un contesto urbano informale, guarda pensierosa fuori campo. Stile fotografia ritrattistica, obiettivo 35mm, luce naturale morbida, leggera profondità di campo per sfocare lo sfondo.

Sintomi del Disturbo da Uso di Alcol (AUD):

  • Donne: Tra le giovani adulte, nessun gruppo ha mostrato cambiamenti significativi nei sintomi AUD. Tra le donne di mezza età, invece, c’è stato un aumento significativo dei sintomi solo tra le donne bianche.
  • Uomini: Tra i giovani adulti, i sintomi AUD sono diminuiti per tutti i gruppi etnici (ispanici, neri, bianchi), con la diminuzione più forte tra gli uomini neri. Tra gli uomini di mezza età, i sintomi sono diminuiti solo per gli uomini ispanici, mentre sono aumentati significativamente per gli uomini bianchi.

Avete notato? Le tendenze sono diverse non solo tra uomini e donne, ma anche all’interno dello stesso sesso a seconda dell’etnia e della fascia d’età. Un bel pasticcio, eh? Ma un pasticcio che ci dice molto.

Il Divario di Genere si Restringe, Ma Come?

Si parla spesso del fatto che il divario tra uomini e donne nel consumo di alcol si stia riducendo. Questo studio lo conferma, ma aggiunge dettagli cruciali. Spesso, questa riduzione del divario sembra essere guidata più da una diminuzione del bere o dei sintomi tra gli uomini (specialmente giovani) che da un aumento generalizzato tra le donne (l’eccezione notevole è l’aumento della frequenza tra le donne nere e l’aumento dei sintomi AUD tra le donne bianche di mezza età).

Perché queste differenze? Gli autori dello studio ipotizzano diverse ragioni sociali e culturali. Per le donne, i cambiamenti nei ruoli sociali (più presenza nel mondo del lavoro, maternità posticipata) potrebbero giocare un ruolo. Si menziona anche il fenomeno social della “wine mom culture”, che sembra riguardare prevalentemente donne bianche e promuove il consumo di alcol come meccanismo di coping. Per gli uomini, mentre storicamente il bere eccessivo poteva essere legato a certe espressioni di mascolinità, forse stanno emergendo aspetti più protettivi o diversi modelli culturali (lo studio cita ricerche sulla mascolinità nella cultura latinoamericana che potrebbero collegarsi alla diminuzione dei sintomi AUD tra gli uomini ispanici di mezza età).

Differenze Etniche: Non Siamo Tutti Uguali Davanti all’Alcol

Le differenze tra gruppi etnici all’interno dello stesso sesso sono altrettanto illuminanti.
L’aumento della frequenza del bere tra le giovani donne nere è stato più marcato rispetto alle coetanee bianche. Questo è importante perché altre ricerche suggeriscono che le donne nere potrebbero subire maggiori danni legati all’alcol a causa di fattori strutturali come la discriminazione razziale.
D’altro canto, la diminuzione della frequenza del bere e dei sintomi AUD tra i giovani uomini neri è stata particolarmente forte. Una teoria interessante citata è quella del “margine di errore”: alcuni membri di gruppi minoritari potrebbero bere meno perché la probabilità di subire conseguenze negative gravi (come problemi con la legge, data la sproporzionata incarcerazione o violenza da parte delle forze dell’ordine) è percepita come più alta.

Ritratto di un uomo bianco di mezza età (circa 50 anni) in un ambiente domestico, forse seduto a un tavolo con un'espressione preoccupata o stressata. Obiettivo prime 50mm, luce leggermente contrastata stile film noir, profondità di campo media, focus sui suoi occhi.

L’aumento dei sintomi AUD tra gli adulti bianchi di mezza età (sia uomini che donne) è particolarmente preoccupante, specialmente se collegato ad altri dati che mostrano un aumento delle cosiddette “morti per disperazione” (legate ad avvelenamento da alcol, cirrosi) in questo specifico gruppo demografico.

Limiti e Cosa Portarci a Casa

Certo, come ogni studio, anche questo ha i suoi limiti. I dati sono “fotografie” annuali (cross-sezionali), non seguono le stesse persone nel tempo. Non possiamo stabilire cause precise per queste tendenze. Inoltre, mancano dati su altri gruppi etnici e la misura del sesso è binaria. La misura del consumo si basa sulla frequenza, non sulla quantità (che è stata introdotta solo più tardi nelle indagini).

Ma nonostante questo, il messaggio è forte e chiaro: l’intersezionalità conta. Per capire davvero come sta cambiando il rapporto con l’alcol nella società, dobbiamo guardare alle esperienze specifiche dei diversi sottogruppi. Questi risultati sono fondamentali per chi lavora nella sanità pubblica, nella prevenzione e nel trattamento. Servono interventi mirati, non approcci “taglia unica”. Ad esempio, monitorare l’aumento del consumo tra le donne nere, o affrontare l’aumento dei sintomi AUD tra gli adulti bianchi di mezza età, richiede strategie specifiche e consapevoli delle diverse realtà sociali e culturali.

Insomma, la prossima volta che sentite una statistica generale sull’alcol, ricordatevi che dietro quella media si nasconde un mosaico complesso di storie ed esperienze diverse. E capire quel mosaico è il primo passo per affrontare il problema in modo più efficace ed equo.

Fonte: Springer

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