Fotografia panoramica del Delta del Fiume Yangtze al tramonto, con corsi d'acqua serpeggianti, skyline moderni in lontananza, campi agricoli verdi e infrastrutture energetiche integrate armoniosamente nel paesaggio. Obiettivo grandangolare 18mm, lunga esposizione per acqua liscia, messa a fuoco nitida, colori caldi del tramonto.

Delta dello Yangtze: Sveliamo l’Intricato Legame tra Acqua, Energia, Cibo, Ecologia e Territorio!

Amici lettori, oggi voglio portarvi con me in un viaggio affascinante nel cuore pulsante dell’economia cinese, il Delta del Fiume Yangtze (YRD). Pensate a questa regione non solo come a un gigante economico, ma come a un organismo vivente complesso, la cui salute e prosperità dipendono da un equilibrio delicatissimo tra cinque elementi fondamentali: acqua, energia, cibo, ecologia e territorio. Proprio di questo equilibrio, o meglio, di come questi elementi interagiscono e si coordinano, vi parlerò, basandomi su uno studio illuminante che ha cercato di dipanare questa matassa.

Perché è così cruciale capire queste interconnessioni? Beh, immaginate di dover gestire una metropoli in continua crescita, con una popolazione che aumenta e i cambiamenti climatici che bussano alla porta. Le risorse come l’acqua, l’energia per far funzionare tutto, il cibo per nutrire tutti, un ambiente sano (l’ecologia) e lo spazio fisico (il territorio) dove tutto questo avviene, diventano beni preziosissimi e, spesso, fonti di tensione. Lo studio che ho analizzato ha fatto un passo avanti, non limitandosi al solito trio acqua-energia-cibo (il cosiddetto nesso WEF), ma integrando in modo esplicito l’ecologia e il territorio, creando quello che potremmo chiamare il sistema WEFELS (Water-Energy-Food-Ecology-Land System). Una visione, a mio parere, molto più completa e realistica!

Ma come si fa a “misurare” un equilibrio così complesso?

Vi chiederete come abbiano fatto i ricercatori a districarsi in questa complessità. Hanno utilizzato una serie di strumenti analitici, tra cui il “modello del peso entropico” (che suona complicato, ma serve a dare il giusto peso a ogni indicatore), un modello per valutare l’indice complessivo del sistema WEFELS e modelli per misurare il grado di accoppiamento e coordinamento tra i vari sottosistemi. L’analisi ha coperto un periodo significativo, dal 2005 al 2022, permettendo di osservare le tendenze nel tempo.

E cosa è emerso? Innanzitutto, l’indice di valutazione complessivo del sistema WEFELS nel Delta dello Yangtze è cresciuto lentamente. Tra i cinque “attori” del sistema, quello del cibo è risultato essere il maggior contributore (con circa il 22,15% del totale), mentre il sistema idrico ha contribuito meno (circa il 18,25%). Questo già ci dice qualcosa: forse le politiche agricole e la produzione alimentare hanno avuto un impatto positivo più marcato, mentre la gestione dell’acqua potrebbe necessitare di maggiore attenzione.

Un altro dato interessante riguarda il grado di coordinamento dell’accoppiamento (DCC) – in pratica, quanto bene questi sistemi lavorano insieme. Questo valore è migliorato, passando da 0,561 a 0,653 nel periodo considerato. È un buon segno, indica che la regione sta imparando a gestire meglio queste interdipendenze. Tuttavia, la situazione non è uniforme: ci sono differenze significative sia nel tempo che nello spazio, con la provincia di Anhui che sembra essere la più “coordinata”.

Gli “ostacoli” sulla via dello sviluppo coordinato

Lo studio non si è fermato qui, ma ha cercato di identificare i principali fattori che frenano un coordinamento ancora migliore. Ebbene, i “colpevoli” principali sembrano essere il PIL pro capite per unità di superficie (Per land GDP) e il tasso di autosufficienza energetica. Il primo suggerisce che una densità economica molto elevata può mettere sotto stress le risorse del territorio; il secondo indica una dipendenza energetica dall’esterno che può creare vulnerabilità e squilibri.

Pensiamoci un attimo: l’acqua, l’energia e il cibo sono le fondamenta della nostra sopravvivenza e dello sviluppo sociale. Ma non esistono nel vuoto. L’ecosistema è il “contenitore” che fornisce queste risorse e con cui il sistema acqua-energia-cibo scambia continuamente materia e informazioni. E il territorio? È la base fisica, il suolo fertile, la topografia che influenza la disponibilità d’acqua, l’estrazione di energia, la produzione di cibo e la stabilità degli ecosistemi. Con l’urbanizzazione galoppante e l’aumento della densità di popolazione, la richiesta di suolo edificabile è schizzata alle stelle, erodendo terreni coltivabili e mettendo sotto pressione le risorse idriche ed energetiche, oltre a impattare i meccanismi di regolazione degli ecosistemi. Vedete come tutto è connesso?

Veduta aerea del Delta del Fiume Yangtze, Cina, che mostra l'intreccio tra aree urbane moderne, campi agricoli rigogliosi, infrastrutture energetiche (come turbine eoliche o pannelli solari) e corsi d'acqua, il tutto sotto una luce mattutina diffusa. Obiettivo grandangolare 20mm, alta definizione, messa a fuoco nitida.

Il sistema WEFELS è quindi un sistema composito dove ogni elemento dipende dagli altri e li influenza. Studiare come questi cinque elementi si “accoppiano” e si “coordinano” è fondamentale per garantire uno sviluppo sostenibile, specialmente in una regione come il Delta dello Yangtze, che deve fare i conti con una crescita demografica rapida e gli effetti dei cambiamenti climatici.

Uno sguardo più da vicino: le dinamiche nel tempo e nello spazio

L’indice di valutazione complessivo (CEI) del sistema WEFELS nel YRD, tra il 2005 e il 2022, ha mostrato un andamento ondulatorio ma tendenzialmente in crescita. Interessante notare come il contributo del sistema del territorio sia quello cresciuto di più, passando dal 17,02% nel 2005 al 21,59% nel 2022, seguito da quello del cibo. Al contrario, il contributo del sistema ecologico è diminuito maggiormente. Questo potrebbe riflettere, da un lato, politiche di sviluppo agricolo e di protezione dei terreni più efficaci, ma dall’altro, una pressione crescente sugli ecosistemi a causa della rapida crescita, con conflitti evidenti, ad esempio, tra lo sviluppo idroelettrico e la protezione ecologica.

Analizzando le singole aree, emergono quadri specifici:

  • A Shanghai, l’indice CEI dei vari sottosistemi è cresciuto, ma quello del cibo e dell’energia rimangono più bassi rispetto agli altri. I sistemi del territorio, del cibo e dell’energia hanno visto la crescita maggiore.
  • Nella provincia di Jiangsu, i sistemi dell’energia, del cibo e del territorio mostrano una chiara tendenza al rialzo, mentre i sistemi idrico ed ecologico presentano fluttuazioni significative.
  • Nella provincia di Zhejiang, si osserva una fluttuazione notevole per il sistema idrico, mentre energia, cibo e territorio tendono a migliorare leggermente. Complessivamente, qui il sistema idrico ed ecologico hanno visto una diminuzione del loro CEI.
  • Infine, nella provincia di Anhui, il sistema del cibo ha registrato l’incremento più forte, seguito dal territorio. Tuttavia, i sistemi dell’energia e dell’ecologia hanno mostrato una leggera flessione.

Per quanto riguarda il grado di coordinamento (DCC), come accennato, a livello dell’intero YRD c’è stato un miglioramento, passando da una categoria “transitoria” a una di “sviluppo coordinato” a partire dal 2014. Questo riflette un miglioramento nell’efficienza d’uso delle risorse e nella loro allocazione, grazie anche a politiche di integrazione regionale e all’innovazione tecnologica orientata alla trasformazione verde.

Anche qui, le singole aree mostrano percorsi diversi:

  • Shanghai è passata da una situazione di quasi squilibrio a una di coordinamento primario.
  • Jiangsu ha avuto grandi fluttuazioni iniziali, per poi mostrare un significativo trend di crescita verso un coordinamento primario.
  • Zhejiang ha avuto un andamento ondulatorio, raggiungendo e a volte perdendo il coordinamento primario.
  • Anhui si distingue per un DCC generalmente più alto rispetto alle altre aree, passando da un coordinamento primario a uno intermedio.

In generale, comunque, tutte le aree del YRD stanno andando nella giusta direzione, seppur con velocità e sfide diverse.

Quali sono le innovazioni di questo studio?

Trovo che questo studio sia particolarmente interessante per alcuni motivi. Primo, ha analizzato esplicitamente le interazioni tra acqua, energia, cibo, ecologia e territorio, disegnando un quadro del meccanismo d’azione del sistema WEFELS che aiuta a visualizzare le correlazioni. Secondo, ha affrontato il problema da una prospettiva multi-fattoriale, multi-sistema e multi-regionale, considerando in modo più completo l’importanza dell’ecologia e del territorio come garanzie fondamentali per il funzionamento del sistema e per la sostenibilità. Terzo, non si è limitato a descrivere l’evoluzione spazio-temporale, ma ha anche identificato i fattori ostacolanti, il che è cruciale per capire dove intervenire per migliorare la situazione.

Mappa stilizzata del Delta dello Yangtze con le diverse province (Shanghai, Jiangsu, Zhejiang, Anhui) evidenziate con colori diversi, e piccole icone che simboleggiano le sfide specifiche (es. goccia d'acqua per scarsità idrica, fabbrica per energia, spiga di grano per cibo) in ciascuna area. Obiettivo normale 50mm, alta definizione, stile infografica chiara.

I fattori ostacolanti più ricorrenti a livello regionale sono risultati essere, come detto, legati all’autosufficienza energetica (E2) e all’uso del suolo in relazione al PIL (L5). La rapida industrializzazione e l’agricoltura intensiva consumano molte risorse, ma l’approvvigionamento energetico dipende spesso da input esterni. Questo, unito a una bassa autosufficienza energetica, porta a un’espansione delle aree dedicate all’energia e a una crescente intensità di sviluppo del suolo, a scapito a volte di terreni ecologici. L’alta densità di PIL, d’altro canto, può portare a problemi di sovrautilizzo delle risorse territoriali.

Cosa fare, dunque? Raccomandazioni su misura

Per promuovere uno sviluppo sostenibile e verde nel Delta dello Yangtze, è chiaro che le tre province e la città di Shanghai devono adottare misure specifiche, tenendo conto delle loro peculiarità:

  • Shanghai dovrebbe concentrarsi sulla sinergia tra energia, cibo ed ecologia. Potrebbe usare i suoi vantaggi economici per accelerare la trasformazione della sua struttura industriale energetica, creare piattaforme logistiche digitali per il cibo e gestire in modo rigido gli spazi ecologici, come le zone umide alla foce del Yangtze.
  • Jiangsu deve risolvere le contraddizioni tra risorse idriche, energetiche e territoriali, migliorando l’efficienza d’uso dell’acqua e dell’energia e rafforzando la pianificazione territoriale.
  • Zhejiang dovrebbe puntare sulla sinergia tra energia, ecologia e territorio, modernizzando il suo sistema energetico verso fonti pulite, supportando l’ecoturismo e l’agricoltura biologica, e dismettendo i terreni industriali inefficienti.
  • Anhui necessita di focalizzarsi sullo sviluppo e l’utilizzo delle risorse idriche e territoriali, magari creando sistemi intelligenti per il trasporto dell’acqua e migliorando le capacità di compensazione ecologica, incoraggiando un uso multifunzionale del suolo.

A livello generale, l’intero YRD dovrebbe promuovere un uso composito del territorio, puntare a un miglioramento industriale e a un’allocazione efficiente del suolo eliminando le industrie inefficienti e sviluppando settori emergenti. Fondamentale sarà anche la coordinazione regionale delle risorse e l’innovazione politica.

Limiti e prospettive future

Come ogni ricerca, anche questa ha i suoi limiti. Gli autori stessi riconoscono che il sistema di indicatori di valutazione potrebbe essere ulteriormente affinato, data la complessità del sistema WEFELS e la disponibilità dei dati, specialmente per i sottosistemi ecologico e territoriale. Inoltre, i metodi di ricerca attuali per l’analisi del coordinamento dei sistemi si basano molto sulla letteratura esistente, e mancano forse metodi più maturi per la simulazione e la previsione dello sviluppo futuro del coordinamento, includendo i meccanismi di feedback interni al sistema.

Per il futuro, quindi, sarà importante arricchire il sistema di indicatori per renderlo più universale e innovare i metodi di ricerca per comprendere e prevedere meglio le dinamiche del sistema WEFELS. Questo è un campo di studio in continua evoluzione, ma essenziale per guidare le nostre società verso un futuro più sostenibile.

In conclusione, amici, la storia del Delta del Fiume Yangtze e del suo sistema WEFELS ci insegna una lezione preziosa: in un mondo interconnesso, non possiamo pensare a compartimenti stagni. Acqua, energia, cibo, ecologia e territorio sono legati a doppio filo, e solo comprendendo e gestendo queste interconnessioni possiamo sperare di costruire un futuro prospero e sostenibile. È una sfida complessa, certo, ma studi come questo ci forniscono la mappa e la bussola per navigarla.

Un giovane ricercatore cinese osserva con attenzione un modello tridimensionale illuminato del sistema WEFELS su un tavolo olografico in un laboratorio futuristico, simboleggiando l'innovazione e la pianificazione per lo sviluppo sostenibile. Obiettivo 35mm, profondità di campo, illuminazione drammatica con toni blu e argento duotone.

Fonte: Springer

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