Un gruppo eterogeneo di giovani adolescenti, alcuni con tratti somatici Latinx, discutono animatamente in un ambiente scolastico o ricreativo. Una sigaretta elettronica è visibile ma non al centro dell'attenzione, magari appoggiata su un tavolo o tenuta distrattamente. Obiettivo da ritratto 50mm, luce naturale che entra da una finestra, effetto bokeh per sfocare leggermente lo sfondo ed enfatizzare i volti e le espressioni dei ragazzi, duotone blu e grigio per un'atmosfera seria ma coinvolgente.

Sigarette Elettroniche e Giovani: Un’Indagine Svela Differenze Cruciali tra Ragazzi Latinx e Non-Latinx

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di un argomento che mi sta particolarmente a cuore e che, purtroppo, è sempre più attuale: l’uso delle sigarette elettroniche tra i giovani. Avete presente l’allarme lanciato qualche tempo fa dal Surgeon General americano? Ecco, non era un’esagerazione. Siamo di fronte a quella che è stata definita una vera e propria “epidemia” di utilizzo di questi dispositivi, noti anche come ENDS (Electronic Nicotine Delivery Systems), tra gli adolescenti.

La cosa che forse non tutti sanno, e che mi ha spinto ad approfondire, è che non tutti i ragazzi sono ugualmente “vulnerabili”. In particolare, sembra esserci una situazione un po’ diversa per i giovani Latinx (cioè di origine ispanica o latina) rispetto ai loro coetanei non-Latinx. E non parlo solo di chi inizia, ma anche degli atteggiamenti e delle abitudini d’uso. Pensate che, mentre il fumo di sigaretta tradizionale stava (finalmente!) calando, l’uso di ENDS tra i giovani Latinx ha continuato a crescere, e pare siano anche i più curiosi di provare questi prodotti.

Ma cosa spinge i nostri ragazzi verso questi dispositivi? E ci sono differenze, magari culturali, che influenzano questa scelta? Ecco, proprio su questo si è concentrato uno studio affascinante che ha cercato di mettere insieme i pezzi, proponendo una sorta di “teoria integrata” per capire meglio la suscettibilità agli ENDS.

Un Problema Serio: L’Epidemia dello Svapo Giovanile

Prima di addentrarci nello studio, facciamo un passo indietro. Il Surgeon General degli Stati Uniti, Jerome Adams, nel 2019 ha lanciato un vero e proprio appello per affrontare quella che ha definito un'”epidemia” di utilizzo di sistemi elettronici di somministrazione di nicotina (ENDS) tra i giovani negli USA. Questo perché c’è la forte preoccupazione che l’aumento dell’uso di questi dispositivi possa rappresentare un punto di svolta verso la dipendenza da nicotina, specialmente tra le popolazioni già vulnerabili. Mentre i tassi complessivi di fumo di sigaretta diminuivano, i tassi di fumo e di iniziazione al fumo tra le popolazioni Latinx hanno continuato ad aumentare dal 2000. Inoltre, meno fumatori Latinx utilizzano opzioni di trattamento supportate empiricamente durante i tentativi di smettere e hanno meno probabilità di ricevere consigli per smettere dai professionisti sanitari. Allo stesso modo, ci sono disparità tra gli individui Latinx nell’uso degli ENDS, in termini di iniziazione, atteggiamenti e modelli di utilizzo. Le sigarette elettroniche sono attualmente il prodotto del tabacco più comunemente usato tra gli studenti Latinx delle scuole medie e superiori.

Cosa Rende i Giovani Vulnerabili? Un Mix di Teorie

Per capire perché un giovane inizia a “svapare”, gli scienziati hanno tirato in ballo diverse teorie comportamentali. C’è la Teoria del Comportamento Pianificato, che dice che l’intenzione è la chiave. Se un ragazzo intende provare, è più probabile che lo faccia. Questa intenzione fa parte di un concetto più ampio chiamato suscettibilità, che in pratica misura quanto un giovane sia “aperto” all’idea di usare un certo prodotto, tipo le sigarette elettroniche. E la suscettibilità, ragazzi, è un predittore bello forte!

Tradizionalmente, per misurare la suscettibilità al fumo si guardava a tre cose: l’intenzione di fumare “presto”, se si fumerebbe una sigaretta offerta da un amico, e l’intenzione di fumare entro un anno. Recentemente, però, si è aggiunto un altro pezzo del puzzle: la curiosità. E indovinate un po’? I giovani Latinx sembrano essere particolarmente curiosi riguardo a questi prodotti. Aggiungere la curiosità alla misurazione della suscettibilità aiuta un sacco a prevedere chi potrebbe passare dalla semplice curiosità alla sperimentazione vera e propria.

Lo studio di cui vi parlo ha cercato di integrare diverse teorie:

  • La Teoria Sociale Cognitiva (SCT): se i genitori usano gli ENDS, i figli potrebbero vederli come un modello.
  • La Teoria del Comportamento Pianificato (TPB): se i ragazzi percepiscono che “svapare” è socialmente accettato, saranno più inclini a farlo.
  • Il Modello delle Credenze sulla Salute (HBM): se i giovani pensano che gli ENDS siano dannosi, l’intenzione di usarli sarà bassa.
  • Il Modello Socio-Ecologico (SEM): l’ambiente, come i consigli dei genitori o le loro percezioni negative sugli ENDS, influenza l’intenzione dei ragazzi.

L’idea è che mettendo insieme questi pezzi si possa avere un quadro più completo, che tenga conto sia degli aspetti individuali (cognitivi) sia di quelli sociali e ambientali. Insomma, un approccio olistico!

Primo piano di un adolescente che osserva pensieroso una sigaretta elettronica, sfondo sfocato con grafici che rappresentano teorie comportamentali. Luce soffusa, obiettivo da ritratto 35mm, profondità di campo, bianco e nero cinematografico.

I Dati e la Metodologia: Come Hanno Fatto?

I ricercatori hanno usato i dati del “Population Assessment for Tobacco and Health (PATH) study”, uno studio enorme che segue quasi 50.000 persone sopra i 12 anni. Per questa analisi specifica, hanno preso i dati della “Wave 3” (raccolti tra il 2015 e il 2016), coinvolgendo 9630 adolescenti tra i 12 e i 17 anni che non avevano mai usato ENDS prima, e uno dei loro genitori. Hanno poi creato un modello statistico complesso (un “covariance structural path model”) per vedere come fattori come l’esempio dei genitori, la comunicazione, le regole in casa e le percezioni dei coetanei fossero collegati alla suscettibilità all’uso di ENDS. E, cosa fondamentale, hanno confrontato i risultati tra giovani Latinx e non-Latinx.

Per misurare la suscettibilità, hanno considerato:

  • La curiosità verso gli ENDS.
  • L’intenzione di provare un ENDS “presto”.
  • L’intenzione di provare un ENDS “nel prossimo anno”.
  • Se avrebbero usato un ENDS se offerto da un migliore amico.

Hanno anche chiesto ai ragazzi e ai genitori un sacco di altre cose: se i genitori usavano ENDS, se ne avevano parlato con i figli, quali regole c’erano in casa, quanti amici usavano ENDS, quanto pensavano fossero dannosi, quanto fosse facile comprarli, e se avevano visto pubblicità sui social media.

I Risultati che Fanno Riflettere: Latinx vs. Non-Latinx

E qui, ragazzi, arriva la parte che mi ha lasciato un po’ a bocca aperta. Nonostante i giovani non-Latinx avessero più fattori di rischio “classici” (come genitori che usano ENDS, regole meno severe in casa sull’uso di ENDS, e una minore percezione del danno da ENDS), i giovani Latinx mostravano una suscettibilità complessiva leggermente, ma significativamente, più alta! Strano, vero?

Vediamo qualche dettaglio in più:

  • I genitori dei giovani Latinx avevano quasi il doppio delle probabilità di aver usato ENDS negli ultimi 30 giorni rispetto ai genitori dei non-Latinx (4.1% vs 2.2%).
  • Erano anche più del doppio propensi a permettere l’uso di ENDS ovunque in casa (8.2% vs 3.8%).
  • D’altro canto, i giovani non-Latinx avevano quasi il doppio delle probabilità di avere qualcuno in casa che possedeva un dispositivo ENDS (10.9% vs 5.8%) e il doppio delle probabilità di avere prodotti del tabacco o ENDS disponibili in casa (13.2% vs 6.5%).

Nonostante questo quadro, come dicevo, la variabile “suscettibilità” media era più alta per i giovani Latinx.

Il Ruolo Chiave della Famiglia e degli Amici

Lo studio ha poi analizzato le relazioni tra i vari fattori. Per entrambi i gruppi, la percezione che gli ENDS siano dannosi e che siano difficili da acquistare per i giovani era associata a una minore suscettibilità. Fin qui, tutto abbastanza logico.

Ma le differenze emergono quando guardiamo alle norme sociali. Per i giovani Latinx, la percezione che la maggior parte delle persone disapprovi l’uso di ENDS era associata a una minore suscettibilità. Per i giovani non-Latinx, invece, questa associazione non c’era! Sembra quasi che per i ragazzi Latinx l’opinione della “comunità” conti di più.

Un altro dato interessante: l’uso di ENDS da parte dei genitori e la disponibilità di prodotti ENDS in casa erano associati a una maggiore suscettibilità nei giovani Latinx, ma non nei giovani non-Latinx. Questo suggerisce che l’ambiente familiare diretto ha un impatto diverso a seconda del background culturale.

Per entrambi i gruppi, avere più amici che usano ENDS, una maggiore esposizione agli ENDS sui media e la percezione che le persone vicine vedano gli ENDS in modo più positivo erano tutti associati direttamente a una maggiore suscettibilità. Gli amici e i social media, insomma, pesano parecchio per tutti.

Gruppo diversificato di adolescenti, alcuni con tratti Latinx, che interagiscono in un ambiente informale, uno di loro tiene discretamente una sigaretta elettronica. In un angolo, una figura genitoriale osserva con espressione mista. Scena di vita quotidiana, obiettivo 35mm, luce naturale diffusa, duotone seppia e ciano per un effetto nostalgico ma moderno.

Media e Percezione del Rischio: Fattori Universali?

L’esposizione alla pubblicità degli ENDS sui social media era associata a una percezione che gli ENDS fossero meno dannosi, ma solo tra i giovani non-Latinx. Per entrambi i gruppi, invece, l’esposizione ai social media e il numero di amici che usano ENDS erano collegati alla percezione che acquistare ENDS fosse più facile.

Interessante notare che, tra i giovani non-Latinx, regole domestiche più severe sull’uso degli ENDS e una maggiore percezione del danno da parte dei genitori erano entrambe associate a una *maggiore* percezione della facilità di acquisto degli ENDS. Un risultato un po’ controintuitivo, che meriterebbe ulteriori approfondimenti.

Per entrambi i gruppi, avere avuto una conversazione con i genitori sull’uso degli ENDS, avere meno amici che li usano e percepire che le persone vicine hanno opinioni negative sugli ENDS erano tutti fattori associati a una maggiore percezione del danno e a una maggiore percezione che la maggior parte delle persone disapprovi gli ENDS.

Perché Queste Differenze? Uno Sguardo alla Cultura

Questi risultati, secondo me, sono fondamentali. Ci dicono che non possiamo fare di tutta l’erba un fascio quando si tratta di prevenzione. Le differenze nella suscettibilità agli ENDS tra giovani Latinx e non-Latinx richiedono un’indagine più approfondita e, soprattutto, programmi di prevenzione che siano culturalmente su misura.

La maggiore influenza delle norme sociali percepite tra i giovani Latinx potrebbe essere legata a valori culturali come il familismo (forte legame familiare), il respeto (rispetto per gli altri, specialmente gli anziani e le figure autorevoli) e l’essere bien educado (ben educato, che include il rispetto delle usanze sociali). Se la comunità disapprova, questo potrebbe avere un peso maggiore per loro.

Il fatto che i giovani Latinx fossero comunque leggermente più suscettibili, nonostante i giovani non-Latinx avessero genitori che usavano ENDS più frequentemente, li percepissero come meno dannosi e avessero regole domestiche più permissive, è preoccupante. I giovani non-Latinx avevano anche maggiore accesso ai prodotti ENDS a casa, avevano meno probabilità di aver discusso dell’uso di ENDS con i loro genitori, sperimentavano una maggiore esposizione agli ENDS sui social media e personalmente vedevano gli ENDS come meno dannosi. Questo suggerisce che ci sono fattori specifici, forse culturali, familiari o comunitari, che aumentano la vulnerabilità dei giovani Latinx e che dobbiamo ancora comprendere appieno.

Non È Tutto Oro Ciò che Luccica: I Limiti dello Studio

Come ogni ricerca, anche questa ha i suoi limiti. I dati sono “cross-sectional”, cioè scattano una fotografia in un momento preciso, quindi non possiamo stabilire con certezza rapporti di causa-effetto. Possiamo solo parlare di associazioni. Inoltre, si basa su questionari auto-riferiti, quindi c’è sempre il rischio che qualcuno non abbia risposto in modo del tutto sincero (magari per “desiderabilità sociale”). E poi, c’è sempre la possibilità che chi ha scelto di non partecipare allo studio fosse diverso da chi ha partecipato.

Infine, la popolazione Latinx è molto eterogenea. Future ricerche dovrebbero considerare come fattori quali l’acculturazione, il background socioeconomico o le differenze generazionali potrebbero influenzare questi risultati.

Schermo di smartphone che mostra un feed di social media con pubblicità colorate e accattivanti di sigarette elettroniche, tenuto da una mano adolescente. Sullo sfondo, simboli stilizzati di ricerca scientifica, grafici di dati e icone culturali Latinx. Obiettivo macro 60mm, alta definizione, illuminazione controllata per enfatizzare lo schermo, effetto duotone viola e arancione.

Cosa Portiamo a Casa? Implicazioni e Prospettive Future

Nonostante i limiti, questo studio ci dà un sacco di spunti utili. Ci dice che l’approccio “taglia unica” non funziona. Per i giovani Latinx, sembra particolarmente importante lavorare sull’influenza dei genitori (il loro uso di ENDS, la disponibilità di prodotti in casa) e sulla percezione delle norme sociali.

In generale, emerge chiaramente che gli amici e i social media hanno un impatto enorme sul comportamento e sulle decisioni degli adolescenti. D’altra parte, l’influenza dei genitori, per entrambi i gruppi, sembrava limitarsi principalmente ad aumentare la percezione del danno e a ridurre le norme sociali attraverso una conversazione specifica sugli ENDS. Forse ci sono altri comportamenti genitoriali, non misurati qui, che potrebbero fare la differenza.

Insomma, la battaglia contro la dipendenza da nicotina tra i giovani è complessa e richiede strategie mirate e sensibili alle diverse realtà culturali. Spero che ricerche come questa aiutino a sviluppare interventi sempre più efficaci. E voi, cosa ne pensate? Avete esperienze dirette o riflessioni da condividere? Parliamone!

Fonte: Springer

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