Fotografia ritratto di un cardiologo brasiliano sorridente che esamina un elettrocardiogramma in uno studio medico moderno e luminoso. Obiettivo prime 50mm, profondità di campo media, luce professionale.

Cuore e Angina in Brasile: Lo Studio V-GOOD Rivela l’Efficacia della Trimetazidina 80mg!

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che tocca da vicino molti di noi, o persone che conosciamo: la sindrome coronarica cronica (SCC) e quel fastidioso sintomo chiamato angina pectoris. Sapete, quel dolore o fastidio al petto che può davvero limitare la vita quotidiana. Spesso, anche seguendo le terapie standard, molti pazienti continuano a soffrirne. E allora, che si fa?

Beh, la ricerca non si ferma mai, e oggi vi porto notizie fresche dal Brasile, grazie allo studio osservazionale V-GOOD. Questo studio ha messo sotto la lente d’ingrandimento un farmaco, la Trimetazidina, in una nuova formulazione a rilascio modificato (MR) da 80 mg, da prendere solo una volta al giorno (OD). L’obiettivo? Capire se aggiungere questa compressa alla terapia abituale potesse finalmente dare sollievo a quei pazienti brasiliani con SCC che, nonostante le cure, avevano ancora l’angina.

Perché proprio questo studio?

Diciamocelo, gestire l’angina cronica non è una passeggiata. Le linee guida ci danno delle indicazioni, spesso partendo da farmaci come beta-bloccanti o calcio-antagonisti. Ma la realtà, come dimostrano tanti studi (e come forse alcuni di voi sanno per esperienza), è che una bella fetta di pazienti, a volte fino al 40-50%, continua ad avere sintomi, anche dopo interventi come l’angioplastica (PCI) o il bypass coronarico (CABG).

Ecco perché servono approcci diversi, terapie che agiscano in modo complementare. La Trimetazidina fa proprio questo: invece di lavorare principalmente sulla pressione o sulla frequenza cardiaca (come fanno molti farmaci antianginosi), aiuta le cellule del cuore a “ottimizzare” il loro metabolismo energetico, specialmente quando c’è poco ossigeno (ischemia). È un meccanismo d’azione differente, che può fare la differenza.

Inoltre, lo studio è stato condotto specificamente in Brasile. Perché è importante? Perché la popolazione brasiliana ha una diversità genetica unica al mondo, un mix incredibile di origini. Non possiamo semplicemente dare per scontato che ciò che funziona perfettamente in Europa o Nord America funzioni allo stesso modo lì. Servono dati locali, “real-world”, per capire davvero l’impatto di una terapia. E poi, c’è la questione della praticità: una compressa al giorno invece di due o tre? Per chi già prende tante medicine per altre condizioni (ipertensione, diabete, colesterolo…), può essere un aiuto enorme per non dimenticarsi le pillole e seguire la terapia correttamente (la famosa “aderenza”).

Come si è svolto lo studio V-GOOD?

Immaginatevi 70 centri medici sparsi per il Brasile. I cardiologi hanno coinvolto oltre 1000 pazienti adulti (età media intorno ai 67 anni, quasi il 60% donne) con SCC che, nonostante prendessero già farmaci antianginosi, continuavano ad avere attacchi di angina (in media, circa 3 a settimana all’inizio). A questi pazienti è stata aggiunta la Trimetazidina MR 80 mg una volta al giorno.

Non era uno studio “sperimentale” in cui si confrontava il farmaco con un placebo, ma uno studio osservazionale: si è semplicemente osservato cosa succedeva nella pratica clinica reale quando i medici decidevano di aggiungere questo farmaco. I pazienti sono stati seguiti per 3 mesi, con visite all’inizio (V1), dopo 1 mese (V2) e dopo 3 mesi (V3).

Cosa si è misurato? Principalmente:

  • Il numero medio di attacchi di angina a settimana.
  • Quante volte a settimana usavano i nitrati a breve durata d’azione (le “pasticche sotto la lingua” per l’attacco acuto).
  • La gravità dell’angina (usando la classificazione della Canadian Cardiovascular Society – CCS).
  • Come i pazienti percepivano le limitazioni nelle attività quotidiane (con una scala visiva da 0 a 10).
  • L’aderenza alla terapia.
  • La tollerabilità del farmaco (effetti collaterali).
  • La soddisfazione di medici e pazienti.

Fotografia ritratto di un uomo anziano brasiliano (circa 65 anni) con espressione pensierosa ma speranzosa, seduto in un ambiente domestico luminoso. Obiettivo prime 35mm, profondità di campo ridotta per sfocare lo sfondo, luce naturale morbida.

I Risultati: Cosa Abbiamo Imparato?

E qui arrivano le buone notizie! L’aggiunta della Trimetazidina MR 80 mg OD ha portato a miglioramenti significativi e, direi, davvero incoraggianti. Tenetevi forte:

  • Meno attacchi di angina: Il numero medio di attacchi settimanali è crollato! Da una media di 3.1 all’inizio, si è passati a 1.0 dopo un mese e addirittura a 0.7 dopo tre mesi. Praticamente, gli attacchi si sono ridotti di oltre due terzi!
  • Meno bisogno di “pillole d’emergenza”: Anche l’uso dei nitrati a breve durata d’azione è diminuito drasticamente, passando da una media di 2.6 volte a settimana a 0.6 dopo tre mesi.
  • Angina meno limitante: La percentuale di pazienti con angina severa (classe CCS III o IV, quella che limita molto le attività) è passata dal 14.5% iniziale a solo il 2.0% dopo 3 mesi.
  • Più pazienti senza angina: La cosa forse più bella è che la percentuale di pazienti completamente liberi da angina è schizzata dal 15.4% iniziale al 73.6% dopo 3 mesi! Pensate che cambiamento nella qualità di vita!
  • Migliore capacità fisica: I pazienti stessi hanno riferito di sentirsi meno limitati nelle attività quotidiane. Il punteggio medio sulla scala di limitazione è sceso da 5.1 (limitazione moderata) a 2.1 (limitazione lieve) in 3 mesi.

E tutto questo, nella stragrande maggioranza dei casi (quasi il 94% dei pazienti), senza dover modificare le altre terapie antianginose che già assumevano. Questo suggerisce che il merito di questi miglioramenti sia proprio dell’aggiunta della Trimetazidina.

Soddisfazione alle stelle e buona tollerabilità

Non solo i numeri sono stati positivi. Anche il “sentiment” è stato ottimo:

  • Il 90.7% dei cardiologi ha giudicato l’efficacia della Trimetazidina 80 mg OD come “soddisfacente” o “molto soddisfacente”.
  • Ancora meglio la tollerabilità: il 94.8% dei medici l’ha valutata positivamente.
  • E i pazienti? Il 97.2% ha trovato il regime di una compressa al giorno “comodo” o “molto comodo”, e il 97.1% si è dichiarato “soddisfatto” o “molto soddisfatto” del trattamento.
  • Quasi il 90% ha espresso il desiderio di continuare la terapia anche dopo la fine dello studio.

Fotografia macro di una capsula di Trimetazidina 80mg MR su una superficie pulita e neutra. Obiettivo macro 100mm, messa a fuoco precisa sulla capsula, illuminazione controllata per evidenziare i dettagli.

Dal punto di vista della sicurezza, il farmaco è stato ben tollerato. Solo una piccola percentuale di pazienti (6.1%) ha riportato qualche evento avverso, e solo nell’1.8% dei casi questi sono stati attribuiti alla Trimetazidina. Gli effetti collaterali più comuni sono stati vertigini (0.8%), nausea (0.6%) e dolore addominale (0.4%), tutti considerati non gravi dai medici. Ci sono stati 5 decessi durante lo studio, ma nessuno è stato collegato al farmaco in studio; purtroppo, in una popolazione con problemi cardiaci, questi eventi possono accadere e le percentuali osservate sono in linea con quanto atteso.

Mettere i Risultati in Prospettiva

Questi dati dal Brasile confermano quanto già visto in altri studi “real-world” sulla Trimetazidina MR 80 mg OD: è un’opzione efficace e sicura da aggiungere quando le terapie di prima linea non bastano. È interessante notare che molti pazienti nello studio avevano già subito interventi di rivascolarizzazione (PCI o CABG), eppure avevano ancora sintomi. Questo ci ricorda che l’angina può persistere o ripresentarsi, e avere armi terapeutiche aggiuntive è fondamentale.

L’approccio “metabolico” della Trimetazidina si rivela quindi un’alternativa o un’aggiunta preziosa, specialmente quando aumentare le dosi dei farmaci emodinamici (come i beta-bloccanti) non è possibile o non è sufficiente. E la formulazione da 80 mg una volta al giorno è un chiaro vantaggio per la semplicità e l’aderenza alla terapia, un aspetto cruciale nel trattamento delle malattie croniche.

Qualche Limite (Siamo Onesti!)

Come ogni studio, anche V-GOOD ha delle limitazioni. Essendo osservazionale, non c’era un gruppo di controllo con placebo, quindi non possiamo avere la certezza assoluta che *tutto* il miglioramento sia dovuto solo alla Trimetazidina (anche se i dati sono molto forti). Il periodo di osservazione è stato di 3 mesi, un po’ breve per valutare effetti a lunghissimo termine. Inoltre, le valutazioni soggettive di medici e pazienti possono avere un margine di variabilità.

Tuttavia, i punti di forza sono notevoli: il gran numero di pazienti coinvolti, l’ambientazione nella vita reale (non in un laboratorio super controllato) e la rappresentatività della popolazione brasiliana con SCC sintomatica.

Fotografia grandangolare di una coppia di anziani sorridenti che cammina in un parco verdeggiante in Brasile. Obiettivo grandangolare 20mm, messa a fuoco nitida su tutta la scena, luce solare brillante.

In Conclusione

Lo studio V-GOOD ci manda un messaggio chiaro e positivo dal Brasile: aggiungere la Trimetazidina MR 80 mg una volta al giorno alla terapia esistente nei pazienti con sindrome coronarica cronica che soffrono ancora di angina è una strategia che funziona. Riduce significativamente gli attacchi di angina, il bisogno di farmaci al bisogno, migliora la capacità di svolgere le attività quotidiane e aumenta il numero di pazienti liberi da sintomi. Il tutto con un profilo di tollerabilità buono e un’elevata soddisfazione da parte di chi la usa e di chi la prescrive.

Insomma, un’opzione terapeutica in più, efficace, comoda e ben tollerata, per aiutare tante persone a vivere meglio nonostante la malattia coronarica. Una bella notizia per i pazienti brasiliani e un’ulteriore conferma del valore di questo approccio terapeutico!

Fonte: Springer

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