Primo piano di un mucchietto di sale bianco normale accanto a un mucchietto di sostituto del sale (leggermente più opaco e granuloso) su una superficie di legno scuro. Luce naturale laterale che crea ombre morbide, obiettivo macro 90mm, alta definizione dei cristalli, sfondo sfocato che suggerisce un ambiente di cucina salutare.

Meno Sale, Meno Cancro allo Stomaco? La Sorprendente Pista dei Sostituti del Sale (Studio SSaSS)

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che riguarda tutti noi, da vicino: il sale. Sì, quel pizzico bianco che mettiamo quasi ovunque. Sappiamo già che esagerare non fa bene al cuore e alla pressione, ma vi siete mai chiesti se possa avere a che fare anche con… il cancro allo stomaco? Beh, la domanda non è campata in aria, e uno studio recente, chiamato SSaSS (Salt Substitute and Stroke Study), ha provato a indagare proprio questo legame, con risultati che, vi anticipo, sono piuttosto intriganti.

Il Nemico Nascosto nel Piatto: Sodio e Cancro allo Stomaco

Partiamo da un fatto: da tempo si sospetta che un consumo eccessivo di sodio (il componente “cattivo” del sale da cucina, il cloruro di sodio) sia un fattore di rischio per il cancro allo stomaco. Pensate che il cancro allo stomaco è il quinto tumore più comune e la quarta causa di morte per cancro nel mondo! Diversi studi (osservazionali, caso-controllo, coorti prospettiche) hanno puntato il dito contro l’eccesso di sodio. Addirittura, una meta-analisi ha suggerito che chi consuma molto sodio ha circa il 50% di rischio in più di sviluppare questo tumore rispetto a chi ne consuma poco.

Il problema è che, globalmente, consumiamo molto più sodio di quanto il nostro corpo abbia bisogno. Si stima un consumo medio di circa 4 grammi al giorno, quando probabilmente i nostri antenati ne assumevano meno di 0.5 grammi! In Asia, e in particolare in Cina (dove è stato condotto lo studio SSaSS), i consumi sono ancora più alti. Il sodio arriva principalmente dal sale aggiunto in cottura o a tavola, da quello nei cibi processati e da quello usato nei ristoranti. Ridurre il sodio è una raccomandazione dell’OMS e di tante altre agenzie sanitarie, ma diciamocelo: non è facile cambiare abitudini così radicate.

Una Soluzione a Portata di Saliera? I Sostituti del Sale

Ma se vi dicessi che esiste un modo per ridurre l’apporto di sodio senza stravolgere la nostra dieta? Parlo dei sostituti del sale a ridotto contenuto di sodio e arricchiti di potassio. In pratica, una parte del “cattivo” cloruro di sodio viene rimpiazzata con il “buono” cloruro di potassio. Sembra una soluzione semplice e pratica, no?

Ed è qui che entra in gioco lo studio SSaSS. Questo enorme studio randomizzato e controllato è stato condotto in 600 villaggi rurali della Cina, coinvolgendo quasi 21.000 persone (età media 65 anni, molti con storia di ictus o pressione alta non controllata). Metà dei villaggi ha ricevuto gratuitamente questi sostituti del sale (composti per il 75% da cloruro di sodio e per il 25% da cloruro di potassio) da usare al posto del sale normale, mentre l’altra metà ha continuato a usare il sale tradizionale (100% cloruro di sodio).

Lo scopo principale dello studio SSaSS era vedere se questi sostituti potessero ridurre il rischio di ictus, eventi cardiovascolari e morte prematura. E i risultati, pubblicati precedentemente, sono stati nettamente positivi: i sostituti del sale hanno abbassato la pressione sanguigna e protetto significativamente da ictus ed eventi cardiovascolari. Un successone!

Primo piano di due saliere identiche su un tavolo di legno rustico, una contenente sale bianco normale, l'altra un sostituto del sale leggermente più granuloso e meno bianco. Luce laterale morbida, obiettivo macro 100mm, alta definizione dei cristalli di sale, sfondo leggermente sfocato.

Ma Riguardo al Cancro allo Stomaco? Cosa Dice lo SSaSS?

Visti i dati impressionanti raccolti, i ricercatori hanno pensato: perché non dare un’occhiata anche ai dati sui tumori? Non era l’obiettivo primario, quindi si tratta di un’analisi post-hoc (fatta dopo), ma con così tanti partecipanti e un disegno di studio così robusto (randomizzato!), era un’occasione unica.

E qui le cose si fanno interessanti, ma anche un po’ complicate. Vediamo i risultati principali:

  • Cancro allo Stomaco (Totale): C’è stata una tendenza verso una riduzione del rischio nei villaggi che usavano il sostituto del sale rispetto a quelli che usavano sale normale (Rate Ratio – RR 0.77). Questo significa circa il 23% di rischio in meno, ma attenzione: il risultato non è statisticamente significativo (l’intervallo di confidenza al 95% va da 0.54 a 1.08, e includendo l’1 non possiamo essere certi che l’effetto sia reale).
  • Cancro allo Stomaco Fatale: Qui la tendenza è più marcata. Il rischio di morire per cancro allo stomaco è risultato inferiore del 34% nel gruppo che usava il sostituto (RR 0.66). Questo risultato è al limite della significatività statistica (intervallo di confidenza 0.44-1.00). Questi casi fatali sono stati attentamente verificati (adiudicati) da un comitato indipendente, il che dà più peso al dato.
  • Cancro allo Stomaco Non Fatale: Per i casi non fatali (identificati tramite registri ospedalieri e non verificati dal comitato), la riduzione del rischio era minore e non significativa (RR 0.88, intervallo di confidenza 0.56-1.37).
  • Tutti i Tipi di Cancro: Considerando tutti i tumori insieme (oltre 1000 eventi registrati), non è emersa una differenza significativa tra i due gruppi (RR 0.94). Lo stesso vale se si considerano separatamente tutti i tumori fatali (RR 0.85) e tutti quelli non fatali (RR 1.04).
  • Altri Tipi Specifici di Cancro: Non sono emersi effetti chiari su altri tumori specifici (esofago, colon-retto, fegato, polmone, mammella, pancreas).
  • Outcome Composito Esplorativo: Un’analisi esplorativa che combinava i tumori di stomaco, colon-retto, fegato e polmone ha mostrato un effetto protettivo statisticamente significativo (RR 0.76, intervallo di confidenza 0.62-0.92). Tuttavia, essendo un’analisi esplorativa e post-hoc, va presa con le pinze.

Perché Non Abbiamo (Ancora) una Risposta Definitiva?

Insomma, abbiamo una tendenza promettente, soprattutto per i casi fatali di cancro allo stomaco, ma non una prova schiacciante. Perché? Ci sono diverse ragioni e limitazioni da considerare:

  • Analisi Post-Hoc: L’analisi sui tumori non era pianificata dall’inizio, il che la rende meno robusta di un’analisi su un outcome primario.
  • Durata Follow-up: Quasi 5 anni di follow-up possono essere tanti per gli eventi cardiovascolari, ma forse un po’ pochi per vedere l’effetto pieno sulla cancerogenesi, che è un processo più lungo. Le curve di sopravvivenza per il cancro allo stomaco sembravano separarsi maggiormente verso la fine dello studio, suggerendo che un follow-up più lungo potrebbe mostrare risultati più chiari.
  • Numero di Eventi: Nonostante il gran numero di partecipanti, il numero di casi specifici di cancro allo stomaco (212 in totale) non era altissimo, limitando la potenza statistica dello studio per questo specifico outcome.
  • Adiudicazione Limitata: Solo i casi di cancro fatali sono stati verificati da un comitato indipendente. I casi non fatali, basati sui codici di dimissione ospedaliera, potrebbero contenere errori di classificazione. Questo potrebbe spiegare la differenza nei risultati tra fatali e non fatali.
  • Effetto Combinato Sodio/Potassio: Il sostituto riduce il sodio MA aumenta il potassio. Entrambi hanno effetti benefici sulla pressione, ma è difficile separare i loro potenziali effetti specifici sul cancro in questo studio. L’effetto protettivo osservato negli studi precedenti era legato alla riduzione del sodio; il ruolo del potassio nella prevenzione del cancro è meno chiaro.

Immagine concettuale di curve di sopravvivenza Kaplan-Meier su uno schermo digitale, che mostrano due linee (una per il sale normale, una per il sostituto) per l'incidenza del cancro allo stomaco. Le linee iniziano unite e si separano leggermente nel tempo. Illuminazione da laboratorio, obiettivo 50mm, focus sulle curve.

Cosa Ci Portiamo a Casa?

Allora, qual è il messaggio finale? Beh, lo studio SSaSS conferma in modo robusto che i sostituti del sale a ridotto contenuto di sodio e arricchiti di potassio sono un’ottima strategia per la salute cardiovascolare. Riducono la pressione, gli ictus e la mortalità generale. Su questo non ci sono dubbi.

Riguardo al cancro, e in particolare a quello dello stomaco, la situazione è più sfumata. Non abbiamo una prova definitiva che questi sostituti proteggano, ma i dati, specialmente quelli sui casi fatali di cancro gastrico, mostrano una tendenza incoraggiante che merita assolutamente di essere approfondita.

I ricercatori stessi sottolineano la necessità di un follow-up più lungo dei partecipanti allo studio SSaSS. Hanno già ottenuto i consensi per continuare a monitorare gli eventi fatali e non fatali e sperano di raccogliere dati più solidi nei prossimi anni. Questo permetterebbe di accumulare più eventi e dare più tempo all’eventuale effetto protettivo di manifestarsi pienamente.

Nel frattempo, considerare l’uso di sostituti del sale rimane una scelta intelligente per la salute del cuore e delle arterie, supportata da prove solide. Se poi, in futuro, avremo anche la conferma di un beneficio contro il cancro allo stomaco, tanto meglio! Sarà un motivo in più per fare questo piccolo, ma potenzialmente importantissimo, cambiamento nella nostra saliera.

Staremo a vedere cosa ci diranno i prossimi anni di ricerca!

Fonte: Springer

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *