Una giovane madre sorridente, di etnia asiatica, tiene in braccio con tenerezza il suo neonato addormentato. Luce naturale calda proveniente da una finestra laterale illumina dolcemente i loro visi. Stile ritratto 50mm, profondità di campo ridotta che sfoca lo sfondo domestico creando un'atmosfera intima e sicura.

Vaccino Antinfluenzale in Gravidanza: Perché Tanta Esitazione? La Scala 5C Ci Svela Tutto!

Allora, parliamoci chiaro: la gravidanza è un periodo magico, pieno di gioie e aspettative, ma anche di qualche preoccupazione. E una di queste, diciamocelo, riguarda la salute, sia nostra che del piccolo in arrivo. L’influenza, ad esempio, può essere un bel grattacapo quando si è incinte o si è appena diventate mamme. Non sono io a dirlo, ma studi su studi che ci mostrano come le donne in gravidanza siano più vulnerabili e come l’influenza possa portare a complicazioni serie, sia per la mamma che per il bambino.

Eppure, nonostante esista un modo sicuro ed efficace per proteggersi – il vaccino antinfluenzale – le percentuali di vaccinazione tra le future e neomamme sono spesso bassissime, quasi da non credere, specialmente in alcune parti del mondo come la Cina, dove si parla di percentuali intorno all’1-2%! Ma perché? Cosa frena le donne dal fare una scelta che potrebbe proteggere due vite? Ecco, questa è la domanda da un milione di dollari. La risposta, o almeno una parte importante di essa, sta in quella che chiamiamo esitazione vaccinale.

Capire l’Esitazione: Il Modello delle 5C

Per cercare di capirci qualcosa di più, noi ricercatori abbiamo bisogno di strumenti. Nel 2012, un gruppo di esperti dell’OMS ha creato un modello, chiamato 3C, per spiegare l’esitazione:

  • Confidence (Fiducia): Quanto ci si fida del vaccino, del sistema sanitario e di chi prende le decisioni.
  • Complacency (Compiacenza/Sottovalutazione del rischio): Quanto si percepisce basso il rischio di contrarre la malattia che il vaccino previene.
  • Convenience (Comodità/Accessibilità): Quanto è facile accedere al vaccino.

Poi, nel 2018, questo modello è stato ampliato, diventando il modello 5C, aggiungendo:

  • Calculation (Calcolo/Valutazione): La tendenza a cercare attivamente informazioni e a soppesare rischi e benefici (che può portare a maggiore esitazione se ci si imbatte in disinformazione).
  • Collective Responsibility (Responsabilità Collettiva): La volontà di vaccinarsi anche per proteggere gli altri, contribuendo all’immunità di gregge.

Questo modello a 5C è stato usato per studiare l’esitazione verso il vaccino antinfluenzale nella popolazione generale. Ma per le donne in gravidanza e nel post-partum? Mancava uno strumento specifico, che tenesse conto delle loro preoccupazioni uniche.

Creare lo Strumento Giusto: La Nostra Missione

Ed è qui che entriamo in gioco noi. Ci siamo detti: perché non adattare la scala 5C proprio per misurare l’esitazione verso il vaccino antinfluenzale nelle donne in gravidanza e nel periodo post-partum? Detto, fatto. Abbiamo preso la scala originale, l’abbiamo tradotta in cinese (il nostro studio si è concentrato lì, vista la bassissima copertura vaccinale) e l’abbiamo “personalizzata”.

Come? Abbiamo mantenuto la struttura a 5 fattori, ma abbiamo specificato in ogni domanda che si parlava di vaccinazione “durante la gravidanza/postpartum”. E, cosa fondamentale, abbiamo aggiunto delle domande specifiche sulle preoccupazioni più sentite dalle mamme: la sicurezza e l’efficacia del vaccino per il feto o per il neonato allattato al seno. Ad esempio, abbiamo inserito frasi come: “Sono completamente fiduciosa che la vaccinazione antinfluenzale durante la gravidanza/postpartum sia sicura per il feto/bambino allattato al seno” o “Vaccinarsi contro l’influenza durante la gravidanza/postpartum è importante perché aiuta a proteggere il feto/bambino”. Alla fine, siamo arrivati a una scala di 19 domande.

Una donna incinta, di profilo, guarda con espressione pensierosa fuori da una finestra in una giornata uggiosa. Stile ritratto 35mm, toni duotone seppia e grigio per evocare introspezione e leggera preoccupazione. Profondità di campo che sfoca lo sfondo.

Lo Studio sul Campo: Diamo i Numeri!

Una volta pronta la nostra “Scala di Esitazione Vaccinale Materna per l’Influenza”, dovevamo metterla alla prova. Tra gennaio e marzo 2024, abbiamo condotto un’indagine su larga scala in Cina. Abbiamo coinvolto ben 2035 donne, sia incinte che nel periodo post-partum (fino a 4 mesi dopo il parto), reclutate in diverse strutture sanitarie sparse in nove province, rappresentative di diverse aree geografiche del paese (Est, Centro, Ovest e Nord-Est). Volevamo un quadro il più possibile completo.

Le partecipanti hanno compilato un questionario online (anonimo e previo consenso informato, ovviamente!) che includeva le loro caratteristiche socio-demografiche e la nostra nuova scala 5C. Abbiamo messo in atto diversi controlli di qualità per assicurarci che le risposte fossero valide (ad esempio, scartando questionari compilati troppo velocemente o con risposte tutte uguali).

Funziona? Affidabilità e Validità della Scala

Il momento della verità: la nostra scala misura davvero quello che dice di misurare (validità) ed è consistente (affidabilità)? Per scoprirlo, abbiamo usato analisi statistiche specifiche.

  • Affidabilità: Abbiamo calcolato il famoso Cronbach’s alpha. Un valore sopra 0.7 è considerato buono. Bene, la nostra scala totale ha ottenuto un eccellente 0.915, e anche le singole sottoscale (Fiducia, Compiacenza, Ostacoli, Calcolo, Responsabilità Collettiva) hanno mostrato valori alti (tra 0.802 e 0.958). Abbiamo anche verificato l’affidabilità split-half (dividendo le domande pari e dispari), ottenendo buoni risultati. Insomma, la scala è robusta e consistente!
  • Validità: Abbiamo usato l’Analisi Fattoriale Confermativa (CFA) per vedere se i dati raccolti confermavano la struttura a 5 fattori che ci aspettavamo. E sì, i risultati sono stati positivi! Gli indici di adattamento del modello (RMSEA, CFI, TLI, NFI) erano tutti nei range considerati buoni. Questo significa che la scala misura effettivamente le 5 dimensioni dell’esitazione che volevamo indagare.

Quindi, possiamo dirlo: abbiamo tra le mani uno strumento affidabile e valido per misurare l’esitazione verso il vaccino antinfluenzale nelle donne in gravidanza e nel post-partum in Cina. Un bel passo avanti!

Cosa Abbiamo Scoperto sull’Esitazione in Cina?

Ma non ci siamo fermati qui. Abbiamo usato i dati raccolti per avere una prima fotografia della situazione. Cosa è emerso?
I punteggi medi più alti sono stati registrati nella sottoscala della Responsabilità Collettiva (2.73 su 4). Questo suggerisce che le donne, in generale, riconoscono l’importanza di vaccinarsi per proteggere anche gli altri, inclusi i loro bambini. È un dato positivo!

Tuttavia, i punteggi più bassi li abbiamo trovati nelle sottoscale della Compiacenza/Sottovalutazione del rischio (2.16 su 4) e degli Ostacoli/Accessibilità (Constraints, 2.17 su 4). Cosa significa? Significa che molte donne tendono a percepire un basso rischio personale di contrarre l’influenza o di subirne conseguenze gravi (e questo, come abbiamo visto, aumenta l’esitazione). Inoltre, sembrano esserci ostacoli significativi nell’accesso alla vaccinazione (difficoltà a trovare il vaccino, mancanza di tempo, costi, ecc.).

Primo piano di un questionario online visualizzato su uno schermo di tablet, tenuto da mani curate. Focus selettivo su una domanda riguardante la percezione del rischio influenzale. Illuminazione da studio controllata, stile macro 100mm, alta definizione dei pixel dello schermo e leggera texture della pelle delle mani.

Questi risultati sono in linea con altri studi: chi si sente meno a rischio si vaccina meno, e chi trova più facile accedere al servizio si vaccina di più. Sembra ovvio, ma avere dati specifici raccolti con uno strumento validato è fondamentale.

Cosa Fare Ora? Implicazioni e Prossimi Passi

Avere uno strumento valido è fantastico, ma a cosa serve se non lo usiamo? Questo studio ci dice chiaramente dove bisogna intervenire in Cina (e potenzialmente in contesti simili) per ridurre l’esitazione e aumentare le coperture vaccinali:

  1. Educazione sanitaria: Bisogna lavorare sulla percezione del rischio. Spiegare meglio perché l’influenza è pericolosa in gravidanza, sia per la mamma che per il bambino, e sottolineare i benefici reali e la sicurezza del vaccino. Bisogna contrastare la “complacency”.
  2. Migliorare l’accesso: È cruciale rimuovere gli ostacoli. Rendere il vaccino facilmente disponibile dove le donne vanno per i controlli prenatali, magari gratuitamente o a basso costo, offrire orari flessibili, informare attivamente su dove e come vaccinarsi.

Certo, il nostro studio ha dei limiti. L’abbiamo condotto solo durante la stagione influenzale (forse l’esitazione è diversa in altri periodi?) e solo in Cina. Sarebbe importante testare la scala e fare ricerche simili in altri paesi e contesti culturali.

Ma intanto, abbiamo fatto un passo importante. Abbiamo uno strumento in più per capire e affrontare un problema serio. Comprendere le ragioni profonde dell’esitazione, grazie alla nostra scala 5C adattata, ci permette di progettare interventi mirati ed efficaci. Perché l’obiettivo finale è uno solo: proteggere la salute delle mamme e dei loro bambini. E su questo, non possiamo permetterci di essere esitanti.

Fonte: Springer

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