Primo piano dettagliato di un ramo di Cotoneaster selvatico che mostra i sintomi classici del colpo di fuoco batterico: foglie annerite e appassite, essudato batterico visibile sul picciolo. Obiettivo macro 105mm, alta definizione, luce drammatica laterale per enfatizzare la malattia.

Allarme Rosso in Cina: il Colpo di Fuoco Minaccia per la Prima Volta il Cotoneaster Selvatico!

Ciao a tutti, appassionati di natura e giardinaggio! Oggi vi parlo di qualcosa che mi ha fatto un po’ sobbalzare sulla sedia, una notizia che arriva da lontano ma che tocca corde sensibili per chi ama le piante e la biodiversità. Immaginate le splendide distese di Cotoneaster selvatico, quegli arbusti meravigliosi della famiglia delle Rosacee, spesso usati anche nei nostri giardini per le loro bacche colorate e la loro resistenza. Bene, tenetevi forte: per la prima volta in assoluto, in Cina è stato segnalato un attacco di colpo di fuoco batterico proprio su queste piante. E non è una buona notizia, ve lo assicuro.

Ma cos’è questo “Colpo di Fuoco”? Una Minaccia Seria

Forse non tutti lo conoscono, ma il colpo di fuoco batterico, causato dal batterio Erwinia amylovora, è una delle malattie più devastanti per molte piante della famiglia delle Rosacee. Pensate a meli, peri, biancospini… ecco, questo batterio è il loro incubo. È talmente aggressivo che molti paesi lo considerano una malattia da quarantena. Originario del Nord America, si è diffuso a macchia d’olio in oltre 60 paesi, creando danni ingenti all’agricoltura e agli ecosistemi. In Cina, era già stato avvistato dal 2015, principalmente su alberi da frutto come meli e peri, ma mai, fino ad ora, sul Cotoneaster.

La Scoperta nello Xinjiang: Un Campanello d’Allarme

Tutto è iniziato nel maggio 2023. Lungo il corso inferiore del fiume Jilgilang, nella contea di Gongliu (regione dello Xinjiang), alcuni ricercatori hanno notato qualcosa di strano su piante di Cotoneaster selvatico che crescevano nelle foreste secondarie. I sintomi erano inequivocabili e ricordavano proprio quelli del colpo di fuoco:

  • Nervature delle foglie annerite
  • Essudati batterici (una sorta di “muco” appiccicoso) sui piccioli
  • Appassimento rapido
  • Necrosi (morte dei tessuti)
  • Foglie che si accartocciavano verso l’interno
  • Germogli che assumevano una tipica forma a “uncino” prima di seccarsi
  • Frutti giovani con lesioni acquose, che poi scurivano e si mummificavano

Insomma, un quadro clinico preoccupante che ha subito fatto scattare l’allarme. Era fondamentale capire se si trattasse davvero di Erwinia amylovora.

Il Lavoro da Detective: Confermare l’Identità del Colpevole

A questo punto, è iniziata la fase di indagine scientifica vera e propria. I ricercatori hanno raccolto campioni di tessuti malati (rami, foglie) e li hanno portati in laboratorio. Qui, hanno seguito un protocollo rigoroso per isolare e identificare il batterio responsabile.

Hanno iniziato coltivando i batteri presenti nei campioni su terreni di coltura specifici (Nutrient Agar e Zeller medium). Le colonie batteriche che si sono sviluppate avevano proprio l’aspetto tipico di Erwinia amylovora: bianco-crema lattiginoso su un terreno, rosso-arancio appiccicoso sull’altro. Ma l’aspetto non basta!

Per essere sicuri, hanno condotto diversi test:

  • Test di ipersensibilità sul tabacco: Hanno iniettato una sospensione batterica nelle foglie di piante di tabacco (Nicotiana benthamiana). Come previsto per E. amylovora, le foglie hanno reagito rapidamente sviluppando lesioni necrotiche bianche, una sorta di “reazione allergica” della pianta che conferma la presenza di specifici fattori di patogenicità.
  • Test di patogenicità sul Cotoneaster: Hanno preso delle piantine sane di Cotoneaster selvatico (raccolte nella stessa zona e coltivate in serra) e le hanno inoculate spruzzando la sospensione batterica. Dopo sette giorni, le piante inoculate mostravano gli stessi sintomi osservati in natura (appassimento, necrosi), mentre le piante di controllo (spruzzate solo con acqua sterile) erano perfettamente sane. Hanno poi re-isolato il batterio dalle piante malate sperimentalmente, confermando che era identico a quello di partenza. La prova del nove!
  • Analisi Molecolare (PCR e Sequenziamento): Questa è stata la conferma definitiva. Utilizzando tecniche di PCR (Reazione a Catena della Polimerasi) con primer specifici che riconoscono una porzione di DNA presente solo in Erwinia amylovora (in particolare, un plasmide chiamato pEa29), hanno ottenuto un frammento della dimensione attesa (391 paia di basi). Hanno poi sequenziato questo frammento e confrontato la sequenza con i database genetici internazionali. Risultato? Una somiglianza superiore al 99.6% con ceppi noti di Erwinia amylovora. Bingo! I batteri isolati, chiamati ZGXJXZ-1 e ZGXJXZ-2, erano senza dubbio lui, il temuto agente del colpo di fuoco.

Foglie di Cotoneaster selvatico affette da colpo di fuoco batterico, primi piani con dettagli necrotici scuri sulle nervature e sugli steli, aspetto appassito. Obiettivo macro 90mm, alta definizione, illuminazione controllata per evidenziare le lesioni.

Perché Questa Scoperta è Così Importante (e Preoccupante)?

Questa non è solo una nota a piè di pagina per botanici. È la prima volta in assoluto che il colpo di fuoco viene documentato su Cotoneaster in Cina. Questo significa che il batterio sta espandendo la sua gamma di ospiti anche in questa regione. E la cosa è particolarmente grave perché lo Xinjiang, specialmente l’area dei Monti Tianshan, è un vero e proprio scrigno di biodiversità per le Rosacee selvatiche.

Pensateci: quest’area è considerata un centro di origine per molte specie di alberi da frutto. Ospita popolazioni selvatiche di melo, albicocco, mandorlo, biancospino, susino, ciliegio, sorbo, lampone, e ovviamente, diverse specie di Cotoneaster. È un patrimonio genetico inestimabile, una riserva naturale fondamentale per la conservazione di queste specie.

Il fatto che Erwinia amylovora abbia iniziato a colpire il Cotoneaster selvatico solleva preoccupazioni ecologiche enormi. Se il batterio dovesse diffondersi ulteriormente nelle foreste selvatiche dei Tianshan, potrebbe infettare altre specie di Rosacee vulnerabili, mettendo a rischio queste preziose risorse genetiche. Sarebbe una perdita gravissima.

Cosa ci Aspetta?

Questa scoperta, frutto di un lavoro meticoloso che ha combinato osservazioni sul campo, analisi di laboratorio classiche e tecniche molecolari avanzate, è un monito importante. Ci dice che dobbiamo tenere alta la guardia. Il colpo di fuoco batterico è un nemico subdolo e capace di adattarsi.

Monitorare la sua diffusione, specialmente in aree di grande valore ecologico come le foreste dei Tianshan, diventa cruciale. Bisognerà studiare la suscettibilità delle altre specie selvatiche presenti e, forse, pensare a strategie di contenimento per proteggere questo patrimonio unico.

È una sfida complessa, che ci ricorda quanto siano delicati gli equilibri naturali e quanto sia importante la ricerca scientifica per comprendere e affrontare le minacce emergenti. Vi terrò aggiornati se ci saranno novità su questo fronte!

Foresta secondaria lungo il fiume Jilgilang nello Xinjiang, Cina, con arbusti di Cotoneaster selvatico in primo piano. Paesaggio con obiettivo grandangolare 20mm, luce naturale del tardo pomeriggio, messa a fuoco nitida per mostrare la biodiversità della regione.

Fonte: Springer

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