Ritratto intenso di un'infermiera cinese, espressione che mescola stanchezza e dedizione, in un ambiente ospedaliero leggermente sfocato. Obiettivo 35mm, duotone blu e grigio per un effetto emotivo, profondità di campo.

Lavorare da Malati: L’Allarme Presenzialismo tra gli Infermieri in Cina

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di un fenomeno tanto diffuso quanto, spesso, invisibile: il presenzialismo. Magari il termine non vi dice molto, ma scommetto che la situazione sì: avete presente quando vi sentite uno straccio, fisicamente o mentalmente, ma andate comunque al lavoro? Ecco, quello è presenzialismo. E indovinate un po’? Tra gli infermieri, specialmente in Cina secondo un recente studio multicentrico, la situazione è piuttosto seria.

Cos’è Questo Presenzialismo e Perché Dovrebbe Preoccuparci?

Il presenzialismo, a volte chiamato “assenteismo nascosto”, è proprio questo: essere fisicamente presenti sul posto di lavoro, ma non pienamente operativi a causa di problemi di salute, fisica o psicologica. Si va al lavoro, sì, ma con meno entusiasmo, produttività ridotta e un’efficienza che lascia a desiderare. Potreste pensare: “Beh, almeno sono lì!”. Errore. Diversi studi, compreso quello che analizziamo oggi, suggeriscono che l’impatto del presenzialismo sia addirittura più dannoso dell’assenteismo vero e proprio.

Perché? Semplice:

  • Non ci si prende il tempo necessario per recuperare, rischiando burnout e peggiorando la propria salute.
  • La ridotta capacità lavorativa porta a perdite di produttività significative per l’organizzazione (si parla di perdite economiche fino a quattro volte superiori a quelle dell’assenteismo!).
  • Nel caso degli infermieri, questo può compromettere l’attenzione, il giudizio e la capacità decisionale, aumentando il rischio di errori e mettendo a repentaglio la sicurezza dei pazienti.

Insomma, un circolo vizioso che non fa bene a nessuno.

Infermieri: Una Categoria ad Alto Rischio

Il lavoro dell’infermiere è, per sua natura, impegnativo. Parliamo di compiti spesso gravosi, carichi di lavoro elevati, turni notturni, responsabilità pesanti, stress costante, esposizione a rischi e poca “fungibilità” (non è facile sostituire un infermiere all’ultimo minuto). Tutto questo mette a dura prova la salute fisica e mentale, rendendo questa categoria professionale particolarmente vulnerabile al presenzialismo. Pensate che l’incidenza del presenzialismo tra gli infermieri è stimata essere 3-4 volte superiore rispetto ad altre professioni! Una meta-analisi ha addirittura rilevato una prevalenza media globale del 49.2%.

Lo studio cinese che prendiamo in esame, condotto su 1647 infermieri clinici in 37 ospedali nella provincia del Sichuan tra settembre e novembre 2024, conferma questa tendenza. I risultati sono piuttosto eloquenti: il punteggio medio di presenzialismo è risultato essere 17.01 (su una scala da 6 a 30), e ben il 65.5% degli infermieri ha riportato livelli elevati di presenzialismo (punteggio superiore a 15). Un dato che fa riflettere, considerando che gli infermieri sono la spina dorsale del sistema sanitario.

Un'infermiera dall'aspetto visibilmente stanco ma professionale, in piedi in un corridoio d'ospedale moderno ma affollato, controlla appunti su una cartella clinica. Luce ospedaliera fredda, leggero effetto 'depth of field' per sfocare leggermente lo sfondo e mettere a fuoco l'infermiera. Obiettivo prime 35mm, stile fotorealistico.

I Fattori Chiave: Cosa Influenza il Presenzialismo degli Infermieri?

Lo studio non si è limitato a fotografare la situazione, ma ha cercato di capire quali fattori influenzano questo fenomeno. Utilizzando un’analisi di regressione lineare multipla, sono emersi alcuni elementi significativi (con P < 0.05):

  • Reparto di appartenenza: Infermieri che lavorano in reparti come medicina interna, pronto soccorso, terapia intensiva, chirurgia e sala operatoria mostrano livelli di presenzialismo più alti rispetto a quelli di ostetricia, ginecologia o pediatria. Questo potrebbe dipendere dalla maggiore pressione, dal ritmo più serrato e dalla gravità dei pazienti trattati nei primi reparti.
  • Genere: Le infermiere donne tendono ad avere livelli di presenzialismo più alti rispetto ai colleghi uomini. Le cause potrebbero essere fisiologiche, ma anche legate al doppio ruolo che spesso le donne ricoprono (lavoro e famiglia), aumentando il conflitto lavoro-famiglia.
  • Corrispondenza tra lavoro e retribuzione (Job-Pay Matching): Gli infermieri che percepiscono uno squilibrio tra l’impegno profuso (ore, responsabilità, ritmo) e le ricompense ricevute (stipendio, rispetto, opportunità di carriera, sicurezza del lavoro) sono più inclini al presenzialismo. Quando lo sforzo non è adeguatamente riconosciuto, possono emergere frustrazione e comportamenti negativi, tra cui il lavorare “tanto per esserci”.
  • Distacco Psicologico (Psychological Detachment): Questo è un punto cruciale e forse meno intuitivo. Il distacco psicologico è la capacità di “staccare la spina” mentalmente dal lavoro durante il tempo libero. Lo studio ha trovato una correlazione negativa significativa (r = -0.274, P < 0.01) tra distacco psicologico e presenzialismo. In pratica, chi riesce a staccare meno, è più a rischio di presenteeismo.

Il Distacco Psicologico: L’Anello Mancante per il Recupero?

Soffermiamoci un attimo sul distacco psicologico. Il concetto si basa sul modello sforzo-recupero: dopo aver speso energie (fisiche e mentali) al lavoro, abbiamo bisogno di un periodo di recupero per ripristinare l’equilibrio. Il distacco psicologico è un meccanismo fondamentale per questo recupero. Se non riusciamo a smettere di pensare al lavoro, a rimuginare sui problemi o a sentirci mentalmente “ancora lì”, il recupero non avviene efficacemente.

Questo studio evidenzia come la mancanza di distacco sia un fattore predittivo del presenzialismo. Gli infermieri che non riescono a staccare mentalmente durante le ore non lavorative sono più propensi a tornare al lavoro ancora affaticati, meno concentrati e, quindi, a cadere nella trappola del presenzialismo. È come se il cervello non avesse mai una vera pausa, portando a un esaurimento progressivo delle risorse.

Vista dall'alto di una scrivania con un computer spento, una tazza di tè fumante e un libro aperto. Accanto, una finestra mostra un tranquillo paesaggio verde al tramonto. Luce calda e rilassante, focus preciso sugli oggetti sulla scrivania. Obiettivo macro 60mm, high detail.

Cosa Possiamo Imparare? Strategie per Contrastare il Fenomeno

I risultati di questa ricerca sono un campanello d’allarme, ma offrono anche spunti concreti per intervenire. È chiaro che il presenzialismo tra gli infermieri in Cina (e probabilmente altrove) è un problema serio che richiede attenzione da parte dei dirigenti ospedalieri e dei responsabili dei reparti.

Cosa si può fare?

  • Migliorare l’ambiente di lavoro: Creare contesti meno stressanti, più supportivi e con risorse adeguate.
  • Gestione delle risorse umane: Assicurare un numero adeguato di infermieri per evitare sovraccarichi cronici. Sviluppare sistemi di turnazione e rotazione equi e sostenibili.
  • Equilibrio Sforzo-Ricompensa: Implementare sistemi di valutazione e ricompensa equi e trasparenti, che riconoscano l’impegno e il valore del lavoro infermieristico.
  • Promuovere il Distacco Psicologico: Sensibilizzare sull’importanza del recupero e del distacco. Evitare interferenze lavorative durante il tempo libero (email, chiamate fuori orario, ecc.). Incoraggiare pause reali e attività che aiutino a “staccare”.
  • Supporto alla Salute Fisica e Mentale: Offrire programmi di supporto psicologico e promuovere stili di vita sani.

Certo, lo studio ha i suoi limiti (è focalizzato sulla provincia del Sichuan e ha un disegno trasversale), ma i suoi risultati sono un forte richiamo alla necessità di agire. Ignorare il presenzialismo significa non solo trascurare il benessere degli infermieri, ma anche mettere a rischio la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti. È ora di rendere visibile questo “assenteismo nascosto” e affrontarlo con strategie mirate ed efficaci.

Un gruppo diversificato di infermieri sorridenti e dall'aspetto riposato durante una pausa caffè in una sala luminosa e accogliente dell'ospedale. Interazione positiva tra colleghi. Obiettivo zoom 24-70mm impostato a circa 50mm, luce naturale dalla finestra, atmosfera collaborativa e serena.

Fonte: Springer

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