Ritratto fotografico di un gruppo diversificato di studenti liceali che discutono animatamente ma in modo costruttivo in un'aula moderna e luminosa. Obiettivo prime 35mm, luce naturale brillante che entra dalle finestre, profondità di campo media che mantiene a fuoco il gruppo principale ma sfoca leggermente lo sfondo, colori vivaci ma realistici per trasmettere energia positiva.

Lodi e Rimproveri a Scuola: Cosa Vogliono Davvero gli Studenti delle Superiori?

Ehi prof, ehi studenti! Parliamoci chiaro: il rapporto tra chi insegna e chi impara è un balletto delicato, fatto di incoraggiamenti, correzioni, successi e qualche scivolone. Ma vi siete mai chiesti cosa passa davvero per la testa di un adolescente quando riceve una lode o un rimprovero? Io sì, e non sono l’unico. Recentemente mi sono imbattuto in uno studio pilota affascinante che ha cercato di capirci qualcosa di più, intervistando proprio loro, gli studenti delle scuole superiori americane. E le risposte, ve lo dico, sono tutt’altro che scontate.

Perché le Lodi Contano (Anche alle Superiori)

Partiamo da un punto fermo: le lodi degli insegnanti non sono solo pacche sulle spalle. Sono considerate una pratica evidence-based, cioè supportata da decenni di ricerche. Funzionano! Aiutano a creare un ambiente positivo, aumentano i comportamenti corretti e la concentrazione. Il problema? Gran parte di queste ricerche si è concentrata sui bambini più piccoli. E gli adolescenti? Loro sono un mondo a parte, in piena trasformazione fisica ed emotiva. È logico pensare che abbiano preferenze diverse, sfumature culturali uniche legate alla loro età.

Pensateci: alle superiori si sviluppa un senso critico più acuto, la percezione del gruppo dei pari diventa fondamentale, e magari un complimento fatto davanti a tutti può creare imbarazzo anziché piacere. Eppure, le strategie come il PBIS (Positive Behavior Intervention Supports), che usano le lodi come strumento chiave, vengono implementate anche nelle scuole superiori (oltre 3000 negli USA!). Capire come lodare diventa quindi cruciale, non solo per una questione di “buone maniere”, ma anche per l’efficacia stessa della lode. Se uno studente preferisce una lode discreta e riceve un applauso pubblico, l’effetto potrebbe essere nullo, se non addirittura controproducente.

Lodi Specifiche vs Generiche: Cosa Funziona Meglio?

La ricerca distingue spesso tra due tipi di lodi:

  • Lode Specifica sul Comportamento (BSP – Behavior-Specific Praise): È quella che ti dice esattamente cosa hai fatto bene. Esempio: “Ottimo lavoro nel citare tutte le fonti nella tua ricerca!”. È considerata più efficace perché chiara e diretta.
  • Lode Generica (GP – General Praise): È più vaga. Esempio: “Bravo!”. Meno informativa, ma pur sempre un feedback positivo.

Studi hanno confermato che la BSP è potente: riduce i comportamenti indesiderati e aumenta quelli positivi. È considerata una pratica potenzialmente basata sull’evidenza anche per gli studenti più grandi.

E i Rimproveri? Il Rovescio della Medaglia

Quando si parla di lodi, spesso si tirano in ballo anche i rimproveri. Un rapporto equilibrato tra i due è fondamentale per un clima sereno in classe. Troppi rimproveri e poche lodi? Ambiente pesante, studenti demotivati. Purtroppo, la tendenza, soprattutto salendo di grado scolastico, è proprio questa: meno lodi e più “richiami all’ordine”. Gli studenti a rischio, poi, sono particolarmente sensibili a questo equilibrio. Anche qui, ci sono rimproveri verbali (da “non si urla” a toni più duri) e gestuali (mani sui fianchi, uno sguardo eloquente). Capire come gli studenti percepiscono anche questi è importante.

Fotografia di un'aula liceale luminosa, focus su uno studente che riceve un biglietto discreto da un insegnante sorridente alla cattedra. Obiettivo prime 35mm, profondità di campo per sfocare leggermente lo sfondo degli altri studenti, luce naturale controllata dalle finestre.

Lo Studio Pilota: Ascoltiamo gli Studenti

Ed eccoci al cuore della questione. Lo studio ha coinvolto 55 studenti liceali (9°-12° grado) da sette stati USA, con background diversi (rurali, suburbani, urbani, diversi status socio-economici). Hanno risposto a un sondaggio (l’Adolescent Praise and Reprimand Preference Survey – APRPS, adattato da uno studio precedente) sulle loro opinioni e preferenze riguardo a lodi e rimproveri.

Cosa Pensano delle Lodi?

I risultati sono illuminanti:

  • Accettabilità: La stragrande maggioranza (oltre il 70%) ritiene accettabile ricevere lodi sia per il lavoro scolastico che per il comportamento corretto. Si sentono bene nel fare la cosa giusta o si sentono un esempio per i compagni. Solo una piccola parte (7.4%) si sente imbarazzata, mentre circa un quarto si dichiara indifferente.
  • Frequenza: Qui la nota dolente. Nonostante le lodi siano ben accette, gli studenti ne ricevono poche. Oltre la metà ne ha ricevuta solo 1 o 2 nell’ultima settimana, e quasi il 30% nessuna!
  • Lodi vs Ricompense: Le ricompense tangibili (punti, biglietti, oggetti) sono viste come accettabili, ma meno preferite rispetto alla semplice lode verbale o scritta. Questo è interessante, specie per le scuole con budget limitati!
  • Come Lodare? Le Preferenze Top:
    • Lode privata: Che la sappiano solo loro. Vince a mani basse!
    • Messaggi a casa ai genitori/tutori: Sorprendente, ma molto apprezzato! Un riconoscimento che arriva “in alto”.
    • Pass “salta-compito” o simili: Un beneficio concreto è sempre gradito.
    • Crediti extra: Altamente desiderati sia per il lavoro che per il comportamento.
  • Cosa Evitare Assolutamente:
    • Post pubblici sui social o bacheche scolastiche: Bocciatissimi. L’esposizione pubblica non piace.
    • Nessun riconoscimento: Sentirsi ignorati è frustrante.
    • Lode ad alta voce davanti alla classe: Crea imbarazzo per molti.
  • Neutri su: Ricompense tangibili (cibo, bevande, punti/ticket), gesti casuali (batti cinque, pollice su).

Un commento di uno studente riassume bene un sentimento diffuso: perché premiare solo chi sbaglia e poi si corregge, e non chi fa sempre la cosa giusta? E un altro, con ADHD, sottolinea la frustrazione di non vedere riconosciuto lo sforzo extra nel ricordare di consegnare i compiti.

E i Rimproveri? Cosa Preferiscono (o Sopportano Meglio)

Anche sui rimproveri, i ragazzi hanno le idee chiare:

  • Accettabilità: Ritengono giusto essere rimproverati se non fanno il loro dovere o si comportano male.
  • Frequenza: Fortunatamente, la maggior parte (65%) non ha ricevuto rimproveri nell’ultima settimana.
  • Come Rimproverare? Le Preferenze Top:
    • Rimprovero verbale o scritto privato: Di nuovo, la privacy è la chiave. Una correzione a tu per tu.
  • Cosa Evitare Assolutamente:
    • Punizioni “scolastiche” (detention, scuola il sabato): Le meno gradite in assoluto.
  • Neutri su: Molte altre forme, incluso il non ricevere alcun rimprovero. Interessante notare che la comunicazione a casa per comportamenti negativi è tra le meno preferite, a differenza della comunicazione positiva.

Scatto ravvicinato di un insegnante che parla a bassa voce con uno studente alla sua cattedra dopo la lezione in un'aula vuota. Espressioni serie ma rispettose. Obiettivo zoom 50mm, luce soffusa da finestra laterale, stile film noir leggero per enfatizzare la privatezza.

Cosa Ci Portiamo a Casa? Implicazioni Pratiche

Questo studio, seppur pilota e con un campione limitato (e potenzialmente “autoselezionato”, magari studenti con rapporti già positivi con la scuola), ci dà spunti preziosi:

1. La Privacy è d’Oro: Sia per le lodi che per i rimproveri, gli adolescenti preferiscono la discrezione. Evitiamo elogi sperticati o ramanzine davanti a tutta la classe. Un commento a bassa voce, un biglietto, una nota sul compito sono spesso più efficaci.
2. Le Lodi Contano, Usiamole!: Gli studenti le apprezzano, ma ne ricevono poche. Insegnanti, aumentate la dose, ma fatelo nel modo giusto! Riconoscete lo sforzo, la qualità del lavoro, il comportamento corretto.
3. Comunicazione Casa-Scuola: I messaggi positivi a casa sono un premio potentissimo! Usiamoli di più. Limitiamo le comunicazioni negative solo quando strettamente necessario, perché possono incrinare i rapporti.
4. Ricompense Sì, Ma Senza Esagerare: La lode sincera e ben data può valere più di mille gadget. Valutiamo bene l’uso di sistemi a punti o premi tangibili; potrebbero non essere la priorità per tutti.
5. Ascoltare gli Studenti: Perché non chiedere direttamente a loro? Un semplice sondaggio in classe o l’osservazione attenta delle loro reazioni può darci indicazioni preziose su come comunicare efficacemente.
6. Attenzione all’Imbarazzo: Quel piccolo gruppo che si sente a disagio con le lodi merita attenzione. Forse per loro è meglio un riconoscimento ancora più discreto o focalizzato solo sull’impegno.

In conclusione, motivare e guidare gli adolescenti è un’arte che richiede sensibilità. Questo studio ci ricorda che, anche se a volte sembrano distanti o disinteressati, gli studenti delle superiori hanno un forte bisogno di essere visti, riconosciuti e corretti nel modo giusto. E spesso, la chiave è semplice: un po’ di privacy e tanta sincerità.

Fonte: Springer

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