Immagine fotorealistica di una moderna rete di distribuzione elettrica al tramonto, wide-angle 20mm, con linee elettriche che si intersecano con campi di pannelli solari (PV-DG) e un piccolo edificio tecnologico che rappresenta un DSTATCOM, long exposure per nuvole sfumate, sharp focus.

Rete Elettrica a Prova di Futuro: Come Ottimizzare Solare e DSTATCOM Affrontando l’Incertezza!

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che mi appassiona tantissimo e che riguarda il futuro dell’energia che usiamo ogni giorno. Avete presente la rete elettrica? Quel sistema complesso che porta l’elettricità nelle nostre case e aziende? Beh, non è perfetta. Spesso soffre di problemi come instabilità, cali di tensione e perdite di energia lungo il percorso. Immaginate un tubo dell’acqua pieno di piccole falle: un sacco di energia preziosa va sprecata!

Questi problemi sono spesso causati da carichi che cambiano continuamente (pensate a quando tutti accendono il condizionatore d’estate!) e dalla crescente domanda di energia. Ma non temete, la tecnologia ci viene in aiuto!

Gli Eroi della Rete: PV-DG e DSTATCOM

Per rendere la nostra rete più robusta ed efficiente, abbiamo due alleati potentissimi:

  • Generazione Distribuita Fotovoltaica (PV-DG): Si tratta, in parole povere, dei nostri amati pannelli solari, ma installati in punti strategici della rete di distribuzione, più vicini a dove l’energia serve. Producono energia pulita proprio dove serve, riducendo la dipendenza dalle grandi centrali lontane.
  • DSTATCOM (Distribution Static Compensator): Questo è un dispositivo elettronico “intelligente”, parte della famiglia dei cosiddetti FACT (Flexible AC Transmission Systems) adattati alla distribuzione. Il suo superpotere? Può iniettare o assorbire rapidamente potenza reattiva (un tipo specifico di energia necessaria per il funzionamento di molti dispositivi) per stabilizzare la tensione, migliorare la qualità dell’energia e ridurre le perdite. Pensatelo come un “accordatore” della rete.

L’idea è semplice: usare questi strumenti per migliorare la rete, ridurre le perdite e sfruttare al massimo la capacità delle linee esistenti, senza dover costruire nuove, costose infrastrutture.

La Sfida: Trovare il Posto Giusto (e la Taglia Giusta!)

Ok, abbiamo i nostri eroi, PV-DG e DSTATCOM. Ma la domanda cruciale è: dove li mettiamo esattamente nella rete? E quanto grandi devono essere? Non è una decisione da prendere a cuor leggero. Metterli nel posto sbagliato o dimensionarli male potrebbe non portare benefici, o addirittura peggiorare le cose!

E qui entra in gioco la vera complessità: l’incertezza. Il sole, si sa, non splende sempre con la stessa intensità (la produzione dei pannelli solari è variabile), e anche i nostri consumi energetici non sono costanti, cambiano durante il giorno e l’anno. Come facciamo a prendere la decisione migliore tenendo conto di tutte queste variabili? È un bel rompicapo!

Il Nostro Approccio: Ottimizzazione Intelligente e Gestione dell’Incertezza

Per risolvere questo problema, nel nostro studio abbiamo usato un approccio combinato.
Innanzitutto, per trovare la posizione e la dimensione ottimali di PV-DG e DSTATCOM, abbiamo impiegato un algoritmo di ottimizzazione chiamato TLBO (Teaching–Learning-Based Optimization). È un algoritmo ispirato al processo di insegnamento e apprendimento in una classe: c’è una fase “insegnante” in cui le soluzioni migliori “insegnano” alle altre, e una fase “studente” in cui le soluzioni imparano interagendo tra loro. È un modo efficace per esplorare tante possibilità e convergere verso la soluzione migliore.

Poi, per affrontare l’incertezza della produzione solare e dei consumi, abbiamo usato metodi di programmazione stocastica e la potente Simulazione Monte Carlo (MCS). Immaginate di lanciare migliaia di volte dei dadi truccati (dove i “trucchi” rappresentano le probabilità reali di sole e consumi): la MCS ci permette di generare tantissimi scenari realistici (ad esempio, “tanto sole e pochi consumi”, “poco sole e tanti consumi”, ecc.) e di valutare quale configurazione di PV-DG e DSTATCOM funziona meglio in media, considerando gli scenari più probabili. Abbiamo modellato l’incertezza della produzione solare usando la distribuzione Beta e quella dei carichi usando la distribuzione Normale.

Immagine fotorealistica di un grafico complesso con curve di distribuzione Beta e Normale sovrapposte, rappresentanti l'incertezza della generazione solare e del carico elettrico. Macro lens, 70mm, high detail, controlled lighting per evidenziare le curve.

Il nostro “campo di battaglia” per i test è stato il sistema standard IEEE 33-bus, una rete di distribuzione modello ampiamente utilizzata nella ricerca per confrontare i risultati.

Cosa Volevamo Ottenere? Gli Obiettivi dell’Ottimizzazione

Non basta mettere PV e DSTATCOM a caso. Volevamo ottimizzare contemporaneamente tre aspetti fondamentali, combinandoli in una funzione obiettivo “multi-scopo”:

  1. Minimizzare le perdite di potenza totali sulla rete (meno sprechi!).
  2. Minimizzare la deviazione totale della tensione (mantenere la tensione stabile e vicina al valore ideale per tutti gli utenti).
  3. Massimizzare l’indice di stabilità della tensione (VSI) (rendere la rete più robusta e meno incline a collassi).

Abbiamo dato un peso leggermente maggiore alla riduzione delle perdite (40% dell’importanza totale), e il restante 60% diviso equamente tra miglioramento del profilo di tensione e stabilità (30% ciascuno).

I Risultati: Cosa Abbiamo Scoperto?

Abbiamo analizzato tre scenari principali:

  1. Certezza Totale: Abbiamo ipotizzato di conoscere esattamente produzione solare e consumi (uno scenario ideale).
  2. Incertezza Solare: Consumi noti, ma produzione solare variabile (modellata con MCS e distribuzione Beta).
  3. Incertezza Totale: Sia i consumi che la produzione solare sono variabili (modellati con MCS e distribuzioni Normale/Beta).

E i risultati sono stati davvero incoraggianti!

Nel primo scenario (certezza), l’inserimento ottimale di PV-DG e DSTATCOM ha portato a risultati spettacolari:

  • Le perdite di potenza sono crollate da circa 210 kW a soli 10.95 kW (una riduzione del 94.8%!).
  • L’indice di stabilità della tensione (VSI) minimo è migliorato notevolmente, passando da circa 0.71 a 0.9745 p.u. (un miglioramento del 36.8%, dove 1 è il valore ideale).
  • La deviazione totale della tensione è stata ridotta significativamente (miglioramento del 34.5%).

Inoltre, l’algoritmo TLBO si è dimostrato molto efficiente, convergendo verso la soluzione ottimale in poche iterazioni (circa 28), molto più velocemente di altri algoritmi testati in letteratura come BFOA, LSA, DE, GSAB o BA.

Grafico di convergenza dell'algoritmo TLBO che mostra la rapida diminuzione della funzione obiettivo nel corso delle iterazioni. Stile grafico pulito, alta leggibilità dei dati.

E Quando Entra in Gioco l’Incertezza?

Come previsto, negli scenari 2 e 3, dove abbiamo introdotto l’incertezza, i risultati sono stati leggermente diversi per ogni scenario probabilistico analizzato con Monte Carlo. L’incertezza rende la pianificazione più complessa. Tuttavia, anche considerando la variabilità, i benefici rimangono sostanziali. Le perdite sono comunque molto più basse rispetto alla situazione iniziale e il profilo di tensione rimane entro limiti accettabili (la deviazione di tensione è rimasta nulla nei casi testati), anche se l’indice di stabilità medio risulta leggermente inferiore rispetto allo scenario ideale di certezza.

Questo ci dice che, anche se non possiamo prevedere perfettamente il futuro, un posizionamento e dimensionamento ottimale basato su analisi stocastiche porta comunque a un miglioramento robusto e tangibile delle prestazioni della rete.

Uno Sguardo su Scala Maggiore: Il Test sul Sistema a 118 Bus

Per assicurarci che il nostro approccio non funzionasse solo su un piccolo sistema modello, lo abbiamo testato anche su un sistema più grande e complesso, l’IEEE 118-bus, che include carichi residenziali, commerciali e industriali con profili di consumo diversi. Anche qui, l’integrazione ottimizzata di PV-DG (con una certa penetrazione massima consentita) ha mostrato benefici significativi, riducendo la necessità di energia dalla generazione centrale e diminuendo le perdite orarie, pur mantenendo la tensione entro limiti accettabili.

Wide-angle landscape, 18mm, di una vasta rete elettrica con tralicci che si estendono su un paesaggio misto urbano e industriale, integrando visibilmente impianti fotovoltaici sui tetti e a terra. Long exposure per nuvole dinamiche, sharp focus sull'infrastruttura.

In Conclusione: Un Passo Avanti per Reti Intelligenti e Sostenibili

Cosa ci portiamo a casa da tutto questo? Che l’uso combinato e ottimizzato di generazione distribuita fotovoltaica e dispositivi DSTATCOM è una strategia vincente per affrontare le sfide delle moderne reti elettriche. Possiamo ridurre drasticamente le perdite di energia, migliorare la stabilità e la qualità della tensione, e integrare meglio le fonti rinnovabili.

L’algoritmo TLBO si è rivelato uno strumento potente ed efficiente per trovare le soluzioni migliori, e l’approccio stocastico con Monte Carlo ci permette di prendere decisioni informate anche in presenza di incertezza su produzione e consumi. Certo, c’è ancora lavoro da fare, ad esempio esplorando diverse strategie di controllo della potenza reattiva o testando l’approccio su altri casi studio reali. Ma la strada è tracciata: verso reti elettriche più intelligenti, efficienti e resilienti, pronte per il futuro dell’energia!

Fonte: Springer

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