Microscopia a super-risoluzione di cellule di Escherichia coli in rapida crescita, che mostra il nucleoide (DNA, colorato in giallo fluorescente e strutturato) condensato e localizzato vicino alla membrana interna (rossa). Macro lens, 100mm, high detail, precise focusing, controlled lighting, vista dettagliata della struttura cellulare.

Il DNA Danzante di E. coli: Un Segreto Nascosto Vicino alla Membrana!

Ciao a tutti, appassionati di scienza e curiosi del mondo microscopico! Oggi voglio portarvi con me in un viaggio affascinante all’interno di uno degli organismi più studiati al mondo, il batterio Escherichia coli. Nonostante lo conosciamo da tempo, nasconde ancora segreti sorprendenti, soprattutto riguardo a come organizza il suo materiale genetico, il DNA. A differenza delle nostre cellule, i batteri non hanno un nucleo ben definito. Il loro DNA fluttua in una regione chiamata nucleoide, e capire come riescano a tenerlo in ordine, compattato ma accessibile, è una sfida che ci affascina da decenni.

Recenti scoperte, ottenute grazie a tecniche di microscopia potentissime, ci hanno regalato una visione completamente nuova, specialmente quando *E. coli* è “in forma” e cresce rapidamente.

Una Sorpresa Sotto il Microscopio: DNA Vicino alla “Pelle”

Immaginate la nostra sorpresa quando, utilizzando microscopi a super-risoluzione capaci di vedere dettagli incredibilmente piccoli (parliamo di nanometri!), abbiamo osservato il nucleoide di *E. coli* in rapida crescita. Non era una massa informe al centro della cellula, come forse ci si potrebbe aspettare. Al contrario! Appariva condensato e posizionato molto, molto vicino alla membrana interna del batterio, quasi come se fosse “appiccicato” alla parete interna. Addirittura, in alcune visualizzazioni tridimensionali, sembrava formare una sorta di anello, lasciando il centro della cellula sorprendentemente libero dal DNA.

Questa disposizione è stata confermata anche osservando cellule vive orientate verticalmente, una tecnica chiamata VerCINI, che ci ha permesso di vedere una sezione trasversale del batterio. È emerso chiaramente che durante la crescita rapida, il DNA preferisce stare in periferia, mentre in condizioni di crescita lenta, tende a occupare il centro. Una differenza notevole!

Il Motore dell’Organizzazione: Trascrizione e Traduzione al Comando

Ma cosa tiene il DNA così vicino alla membrana quando il batterio è in piena attività? Qui entra in gioco il cuore della nostra scoperta. Abbiamo ipotizzato che i processi fondamentali della vita cellulare – la trascrizione (lettura del DNA per produrre RNA messaggero) e la traduzione (sintesi delle proteine a partire dall’RNA) – fossero i principali responsabili.

In particolare, abbiamo puntato i riflettori su un processo affascinante chiamato “transerzione”. Immaginate questo: la trascrizione e la traduzione avvengono quasi simultaneamente, e se la proteina che si sta formando è destinata alla membrana, viene inserita direttamente lì mentre è ancora in fase di sintesi. Questo crea un legame fisico, seppur indiretto, tra il DNA (da cui parte l’informazione), il macchinario di sintesi proteica (i ribosomi) e la membrana cellulare. È come se questi processi “tirassero” il DNA verso la periferia.

Per testare questa idea, abbiamo usato degli “interruttori” chimici: gli antibiotici. Abbiamo trattato le cellule di *E. coli* con sostanze che bloccano specificamente diversi processi:

  • Rifampicina: blocca la trascrizione.
  • Cloramfenicolo: blocca la traduzione.
  • MP265 e Mecillinam: interferiscono con la sintesi della parete cellulare.
  • Nalidixato: blocca la replicazione del DNA.
  • Azide di sodio: blocca il trasporto delle proteine attraverso la membrana.

I risultati sono stati illuminanti! Quando abbiamo bloccato la trascrizione o la traduzione con rifampicina o cloramfenicolo, è successo qualcosa di spettacolare: nel giro di pochissimi minuti (2-10 minuti!), il nucleoide si è “staccato” dalla membrana ed è collassato verso il centro della cellula. Un cambiamento rapidissimo e drastico! Questo suggerisce fortemente che sono proprio questi processi attivi a mantenere il DNA in quella posizione periferica.

Microscopia a super-risoluzione (PAINT) di una cellula di E. coli prima (sinistra) e dopo 10 minuti di trattamento con rifampicina (destra). A sinistra, il DNA (giallo caldo) è vicino alla membrana (rossa). A destra, il DNA è collassato al centro. Macro lens, 100mm, high detail, controlled lighting.

Al contrario, gli antibiotici che colpiscono la sintesi della parete cellulare (MP265, mecillinam) hanno influenzato l’organizzazione del nucleoide solo quando la cellula ha iniziato a cambiare forma, diventando più sferica. L’azide di sodio ha avuto effetti minimi sulla posizione del DNA, pur causando problemi al posizionamento di altre proteine come MreB.

Non Solo Biologia: Entropia e Geometria Contano!

Ma la storia non finisce qui. La fisica gioca un ruolo fondamentale nell’organizzazione cellulare. Abbiamo visto che anche la geometria della cellula e le forze entropiche sono importanti. L’entropia, in parole semplici, è la tendenza dei sistemi a raggiungere il massimo disordine o, nel caso di polimeri come il DNA in uno spazio confinato, a massimizzare lo spazio disponibile per le loro configurazioni.

Quando abbiamo bloccato la replicazione del DNA con nalidixato, il nucleoide si è fermato al centro, ma la cellula ha continuato a crescere, creando zone vuote senza DNA. Rimuovendo l’antibiotico, il DNA ha rapidamente ricolonizzato queste aree vuote, espandendosi più velocemente di quanto la cellula si allungasse! Questo ci dice che forze fisiche, come la repulsione entropica tra le anse del DNA, spingono attivamente il materiale genetico a occupare lo spazio disponibile.

Abbiamo anche fatto esperimenti “combinati”: prima abbiamo fatto allargare le cellule con MP265, rendendole più cicciotte, e poi abbiamo bloccato la trascrizione o la traduzione. In queste cellule più larghe, il nucleoide collassato manteneva una certa struttura interna, a differenza delle cellule normali dove diventava più simile a una “salsiccia” allungata. Questo suggerisce che il confinamento – quanto spazio ha il DNA per muoversi – influenza la sua forma finale. L’osservazione di un batterio naturalmente più grande, *Xenorhabdus doucetiae*, ha ulteriormente supportato l’idea che le dimensioni cellulari contino.

Un Legame Inaspettato: DNA ed Elongasomi

Un’altra osservazione interessante è stata una correlazione spaziale tra il nucleoide e i complessi proteici chiamati elongasomi (che contengono la proteina MreB e sono coinvolti nell’allungamento della cellula). Sembra che il DNA tenda a trovarsi vicino a queste strutture legate alla membrana. Potrebbero essere dei punti “caldi” per la transerzione? È un’ipotesi intrigante. Questa correlazione, però, svaniva quando bloccavamo la sintesi proteica o alteravamo la forma della cellula, rafforzando l’idea del legame dinamico tra questi processi.

Visualizzazione 3D tramite microscopia a super-risoluzione (dSTORM) del nucleoide di E. coli (colorato in base alla profondità, dal blu al rosso). Si nota la struttura condensata e la vicinanza alla membrana cellulare (non mostrata). Wide-angle lens, 10mm, sharp focus.

Cosa Portiamo a Casa?

Questo viaggio nel cuore di *E. coli* ci ha mostrato che l’organizzazione del suo DNA è un processo incredibilmente dinamico e complesso, un vero e proprio balletto molecolare orchestrato da:

  • Processi biologici attivi: Trascrizione e traduzione, probabilmente accoppiate nella transerzione, agiscono come “ancore” che tengono il DNA vicino alla membrana durante la crescita rapida.
  • Forze fisiche: L’entropia spinge il DNA a espandersi e a segregarsi, mentre il confinamento dato dalla geometria cellulare ne modella la forma.
  • Stato metabolico: Le condizioni di crescita (veloce vs. lenta) cambiano drasticamente l’organizzazione del nucleoide.

Abbiamo visto come l’uso di antibiotici non solo ci aiuta a combattere le infezioni, ma può anche svelare meccanismi cellulari fondamentali, mostrando quanto rapidamente la cellula batterica risponda ai cambiamenti. Le tecniche di microscopia avanzata sono state le nostre finestre per sbirciare in questo mondo nascosto con un dettaglio senza precedenti.

Capire come i batteri organizzano il loro genoma non è solo affascinante, ma è cruciale per sviluppare nuove strategie antibatteriche e per comprendere i principi fondamentali dell’organizzazione della vita a livello molecolare. La danza del DNA di *E. coli* continua a stupirci!

Fonte: Springer

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