Ritratto fotografico di una giovane infermiera croata sorridente che tiene in mano il suo diploma di Master, in un corridoio di ospedale moderno e luminoso. Obiettivo da 50mm, luce naturale, effetto bokeh sullo sfondo per far risaltare la figura.

Master in Infermieristica in Croazia: Passione o Follia? Le Motivazioni Nascoste degli Studenti

Ammettiamolo, a volte ci sono scelte che, viste da fuori, sembrano quasi un controsenso. Oggi voglio parlarvi di una situazione che mi ha fatto riflettere parecchio: quella degli studenti di infermieristica in Croazia che decidono di imbarcarsi in un Master specialistico (il cosiddetto Master of Nursing, o MN) nonostante, e qui sta il punto, le opportunità di carriera e gli aumenti di stipendio post-laurea siano, diciamo così, piuttosto limitati. Ma allora, cosa li spinge? È pura passione, un pizzico di follia visionaria o c’è dell’altro?

Recentemente mi sono imbattuta in uno studio qualitativo molto interessante che ha cercato di scavare a fondo in queste motivazioni. E credetemi, i risultati sono affascinanti e, per certi versi, illuminanti, non solo per la Croazia ma forse per chiunque si trovi a investire in formazione in contesti non proprio rosei.

Un Contesto Complicato: Pochi Posti al Sole (e con lo Stipendio Adeguato)

Prima di addentrarci nelle motivazioni, facciamo un passo indietro per capire il quadro generale. Pensate che nel 2022, in Croazia, solo l’1,7% degli infermieri impiegati nel sistema sanitario ricopriva un ruolo definito per laureati Master. Avete capito bene. La stragrande maggioranza di chi consegue questo titolo, al momento, non può realisticamente aspettarsi un avanzamento di carriera o un aumento di stipendio immediato. Un po’ come comprare un biglietto della lotteria sperando nel jackpot, ma sapendo che le probabilità sono risicate.

Certo, nel luglio 2022 il governo croato ha fatto un passettino avanti, garantendo aumenti salariali per i laureati MN in sette posizioni specifiche (come caposala, infermieri del pronto soccorso integrato, e altre figure specialistiche). Peccato che il numero totale di questi posti sia esiguo. Su circa 2905 laureati MN (dati dell’agosto 2023), solo il 19% aveva un impiego e uno stipendio corrispondenti al titolo. Questo significa che oltre l’80% di loro non vede un ritorno tangibile dell’investimento formativo, almeno non nell’immediato e non in termini economici.

E non è una situazione nuova o isolata. Già nel 2007, gli infermieri giordani lamentavano che il Master non portava a miglioramenti economici o di carriera. Stessa musica in Malesia nel 2005. Insomma, sembra che la valorizzazione delle competenze avanzate in infermieristica sia una salita ripida in diverse parti del mondo, Croazia inclusa.

Allora, Chi Glielo Fa Fare? Le Vere Motivazioni Dietro la Scelta

Lo studio ha coinvolto 30 studenti di Master, sia frequentanti a tempo pieno sia lavoratori-studenti (part-time), provenienti da sette diverse istituzioni. Attraverso interviste semi-strutturate, i ricercatori hanno cercato di capire cosa scattasse nella loro testa.

Ebbene, i temi principali emersi sono stati due, comuni a entrambi i gruppi:

  • Un profondo desiderio di crescita personale e professionale.
  • Diverse considerazioni pratiche.

Per gli studenti part-time, già inseriti nel mondo del lavoro, un forte motore era anche l’ottimismo riguardo alle prospettive di carriera future. Nonostante tutto, la speranza di un domani migliore non li abbandona.

Ma andiamo più nel dettaglio. La crescita personale e professionale è vista come un arricchimento intrinseco, un modo per acquisire maggiori conoscenze, migliorare le competenze comunicative, fare networking e ottenere un riconoscimento, anche solo a livello di soddisfazione personale. Per gli studenti a tempo pieno, questo si traduceva anche nella speranza di maggiori opportunità di carriera in generale, mentre per i part-time l’obiettivo era spesso un miglioramento nel proprio attuale posto di lavoro o la possibilità di dedicarsi alla formazione infermieristica.

Ritratto fotografico di uno studente di infermieristica croato, pensieroso ma determinato, con libri di testo e appunti sparsi su una scrivania illuminata da una lampada. Obiettivo da 35mm, bianco e nero film, profondità di campo che sfoca leggermente lo sfondo per concentrarsi sull'espressione intensa dello studente.

Le “considerazioni pratiche” erano diverse per i due gruppi. Gli studenti a tempo pieno, spesso più giovani e con meno responsabilità familiari, menzionavano la possibilità di sfruttare i diritti studenteschi (come la retta gratuita finanziata dallo stato, l’alloggio universitario, borse di studio), la non prontezza immediata ad entrare nel mondo del lavoro e, talvolta, promesse fatte alla famiglia. Per i lavoratori-studenti, invece, una considerazione pratica era semplicemente ottenere le credenziali del Master, forse viste come un “pezzo di carta” importante per il futuro, indipendentemente dai benefici immediati.

Competenze Acquisite e Valore del Titolo: Luci e Ombre

Quando si è parlato delle competenze acquisite, le risposte sono state variegate. Alcuni studenti hanno sottolineato che l’aumento dello stipendio non era la motivazione principale, quanto piuttosto il desiderio di acquisire più conoscenze e competenze infermieristiche per essere migliori nel proprio lavoro. Altri, più scettici, non ritenevano che le competenze offerte fossero la ragione primaria della loro iscrizione, data la scarsa corrispondenza tra alcuni programmi e le reali necessità lavorative.

Tuttavia, in generale, i partecipanti si aspettavano che gli studi di Master potenziassero la loro capacità di comprendere la ricerca scientifica, ampliassero i loro orizzonti e il pensiero critico, e fornissero competenze pratiche in comunicazione, lavoro di squadra, educazione e leadership. “Forse mi si aprirà una nuova prospettiva che prima non avevo,” ha confidato uno studente.

Un aspetto interessante riguarda la percezione delle differenze tra i vari programmi di Master offerti in Croazia. La maggioranza (25 su 30) riteneva che queste differenze non impattassero sul riconoscimento del titolo nel settore sanitario. “Nessuno ti chiederà dove hai studiato, ma si congratuleranno per essere un Master in Infermieristica,” è stata una delle risposte emblematiche.

E che dire delle quote di iscrizione? Qui le opinioni divergevano. Circa la metà dei partecipanti, soprattutto studenti lavoratori, le considerava relativamente alte, sollevando preoccupazioni sulla “iperproduzione” di laureati Master, che potrebbe svalutare ulteriormente il titolo se le competenze acquisite non sono significativamente superiori a quelle di altri infermieri. Altri, prevalentemente studenti a tempo pieno, non le ritenevano eccessive, e alcuni vedevano addirittura positivamente un numero maggiore di laureati, pensando che questo potesse accelerare il riconoscimento del titolo: “Se c’è un gruppo più numeroso di infermieri con Master, penso che forse inizieranno a riconoscerlo prima.”

La Questione Salariale e le Speranze per il Futuro

Arriviamo al nodo cruciale: lo stipendio. Può essere una motivazione sufficiente per iscriversi al Master? Per metà dei partecipanti, la risposta è stata un onesto sì. “In un mondo dove tutto gira intorno ai soldi, semplicemente, onestamente sì,” ha ammesso uno studente. Per l’altra metà, il coefficiente salariale era visto più come un beneficio aggiuntivo, ma non la ragione principale. Qualcuno ha addirittura affermato: “Se l’unica ragione per cui le persone si iscrivono agli studi specialistici è ottenere uno stipendio più alto, allora sono decisamente nella professione sbagliata.”

C’era però un consenso quasi unanime (27 su 30) sul fatto che ogni laureato Master dovrebbe ricevere un coefficiente salariale più alto. L’investimento di tempo, denaro e impegno nello studio merita un riconoscimento, anche per motivare le future generazioni di infermieri. Molti hanno fatto il paragone con altre professioni sanitarie, come i medici, per i quali ogni livello di istruzione superiore viene valorizzato.

La maggior parte degli intervistati (28 su 30) si è detta ottimista, aspettandosi che, prima o poi, i laureati MN otterranno automaticamente il diritto a un coefficiente salariale maggiorato nelle istituzioni sanitarie. Le stime? Entro i prossimi 5-10 anni. “Accadrà di sicuro; è solo questione di tempo,” ha detto uno studente, sperando che la crescente domanda di infermieri giochi a loro favore.

Foto macro di una pila di monete croate (Kuna) accanto a un camice da infermiere e uno stetoscopio, a simboleggiare la questione salariale. Obiettivo macro da 60mm, illuminazione controllata per dettagli precisi, focus selettivo sulle monete.

Per raggiungere questo obiettivo, i partecipanti hanno suggerito varie strategie: standardizzare le descrizioni dei ruoli lavorativi, promuovere una riforma sanitaria, organizzare proteste e scioperi, affrontare la carenza di personale e, soprattutto, promuovere l’unità e l’azione collettiva all’interno della comunità infermieristica, con il coinvolgimento di autorità, Ministero della Salute, Ordine degli Infermieri Croato, sindacati e istituzioni educative.

Sviluppo Professionale Post-Master: Tra Ricerca e (Forse) Dottorato

Guardando al futuro professionale dopo il Master, l’interesse per la ricerca scientifica era alto (20 su 30 partecipanti). Tuttavia, la maggioranza (19 su 30) non esprimeva interesse a proseguire con un dottorato. Gli studenti a tempo pieno erano principalmente concentrati sull’ottenere un impiego nel settore sanitario. “Ho frequentato un liceo generale, e questa è, da un lato, troppa istruzione per me, troppo poca esperienza lavorativa,” ha spiegato uno di loro.

Per chi considerava il dottorato, le motivazioni erano il miglioramento personale, l’approfondimento della formazione infermieristica, la ricerca scientifica e la possibilità di insegnare all’università. Tra le barriere al dottorato, invece, emergevano la mancanza di risorse finanziarie, la carenza di conoscenze specifiche o un senso di inadeguatezza. Alcuni non erano nemmeno a conoscenza delle possibilità formative post-Master, evidenziando una possibile lacuna informativa. È da notare che in Croazia, al momento, non esiste un programma di dottorato esclusivo per infermieri, sebbene possano iscriversi a dottorati offerti da facoltà di medicina o altre università, anche all’estero.

Tra gli studenti lavoratori, sette su quindici stavano considerando di cambiare lavoro se non avessero ricevuto un aumento di stipendio dopo il Master, mentre otto si dicevano contenti del loro impiego attuale e avrebbero continuato anche senza un incremento salariale.

Cosa Ci Insegna Questa Storia?

Questo studio, a mio avviso, ci offre spunti preziosi. Ci dice che, anche quando i benefici tangibili e immediati scarseggiano, la spinta verso la crescita personale e professionale, unita a un indomito ottimismo, può essere un motore potentissimo. L’aspirazione a contribuire al proprio campo attraverso la ricerca e l’educazione emerge come un valore aggiunto significativo del titolo di Master.

Comprendere queste motivazioni è fondamentale. Le istituzioni educative e le organizzazioni professionali possono così supportare meglio i laureati MN, creando percorsi di carriera che si allineino con le loro aspirazioni. Perché, alla fine, la realizzazione personale può arrivare anche quando la compensazione economica non è la motivazione primaria, ma è giusto e doveroso che l’impegno e la competenza vengano riconosciuti a tutti i livelli.

Insomma, la scelta di questi studenti croati non è follia, ma un investimento sul proprio futuro e su quello della professione infermieristica, alimentato da una passione e una speranza che meritano tutto il nostro rispetto e, soprattutto, un concreto supporto dal sistema.

Fotografia grandangolare di un gruppo diversificato di studenti di infermieristica che collaborano attorno a un tavolo in una moderna biblioteca universitaria, con scaffali di libri sullo sfondo. Obiettivo grandangolare da 24mm, luce diffusa, atmosfera di studio e collaborazione.

Fonte: Springer

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