Un adolescente cinese seduto alla scrivania davanti a un computer acceso, con una mano sul mouse e l'altra che porta alla bocca una patatina fritta da un sacchetto; espressione concentrata sullo schermo. Fotografia ritratto, obiettivo 50mm, profondità di campo media, luce ambientale proveniente dalla finestra laterale, colori naturali.

Adolescenti e Internet: Quando lo Schermo Pesa sulla Bilancia (Studio Cinese Rivela Come)

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di un argomento che mi sta particolarmente a cuore e che, scommetto, tocca da vicino molti di noi, genitori o meno: il rapporto tra i nostri ragazzi e il mondo digitale. Siamo onesti, l’era di Internet ha trasformato radicalmente le vite degli adolescenti. È diventato uno strumento indispensabile per studiare, socializzare, divertirsi… ma ci siamo mai chiesti seriamente quale impatto abbia sulla loro salute, in particolare sul loro peso?

Mi sono imbattuto in uno studio recente, focalizzato sulla Cina, che ha cercato di fare luce proprio su questo legame. E, vi anticipo, i risultati fanno riflettere. Perché proprio la Cina? Perché è un paese enorme, in rapida trasformazione, dove l’adozione di Internet è stata fulminea e ha cambiato stili di vita in modo profondo, un po’ come sta succedendo, in modi diversi, anche qui da noi.

Un Campanello d’Allarme Globale: Il Sovrappeso Adolescenziale

Prima di tuffarci nello studio, facciamo un passo indietro. Il sovrappeso e l’obesità tra i ragazzi dai 5 ai 19 anni sono un problema di salute pubblica che sta diventando sempre più serio, sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Pensate che nel 1975 meno dell’1% degli adolescenti era obeso. Nel 2016, questa cifra era schizzata a oltre 124 milioni (6% delle ragazze, 8% dei ragazzi), con più di 340 milioni di ragazzi considerati sovrappeso o obesi.

Questo non è solo un problema per la salute individuale dei ragazzi, ma rappresenta anche un costo enorme per i sistemi sanitari. Si parla di centinaia di dollari in più all’anno per le cure mediche pro capite, con picchi per ricoveri ospedalieri. Negli Stati Uniti, l’epidemia di obesità ha generato spese extra per miliardi di dollari. E la Cina non è da meno: la prevalenza di sovrappeso e obesità tra i bambini in età scolare è passata dal 15,5% nel 2010 al 29,4% nel 2022. Numeri che fanno impressione, vero?

Le cause sono molteplici:

  • Stili di vita sedentari
  • Scarsa attività fisica
  • Abitudini alimentari scorrette (troppo fast food, bevande zuccherate)
  • Fattori socio-economici e ambientali

Ma l’uso di Internet? Qui la faccenda si complica.

Internet: Amico o Nemico della Bilancia?

Finora, gli studi sull’impatto di Internet sulla salute nutrizionale degli adolescenti hanno dato risultati contrastanti. Molti suggeriscono che un uso eccessivo o problematico della rete sia associato a un maggior rischio di sovrappeso e obesità, oltre a problemi di salute mentale, vista e postura. Altri studi, invece, non hanno trovato un legame significativo, specialmente per le ragazze.

Il punto cruciale è che gran parte di queste ricerche si è concentrata sui paesi sviluppati. Mancava un’analisi approfondita su cosa succede nelle economie in transizione come la Cina, dove l’accesso a Internet è esploso negli ultimi 20 anni, portando con sé l’apprendimento online, i giochi, i video, lo shopping virtuale, soprattutto tramite smartphone. Come ha influito tutto questo sulle abitudini e sulla salute dei ragazzi cinesi?

Internet può essere un’arma a doppio taglio. Da un lato, offre accesso a informazioni, anche nutrizionali. Dall’altro, però, aumenta il tempo passato davanti a uno schermo (screen time), riducendo quello dedicato al sonno e all’attività fisica. Inoltre, chi abusa di Internet tende a consumare più bevande zuccherate, meno frutta e, in alcuni casi, può sviluppare disturbi alimentari.

Un adolescente sovrappeso seduto su un divano, illuminato dalla luce bluastra di uno smartphone che tiene in mano, stanza leggermente in penombra. Fotografia ritratto, obiettivo 35mm, profondità di campo ridotta per sfocare lo sfondo, toni freddi blu e grigi duotone.

Molti studi precedenti si sono limitati a osservare una correlazione, senza riuscire a stabilire un vero rapporto di causa-effetto e senza considerare un fattore importante: l’autoselezione. Chi usa Internet potrebbe essere diverso da chi non lo usa per motivi preesistenti (reddito familiare, abitudini culturali, preferenze individuali) che influenzano anche la salute.

Lo Studio Cinese: Mettere i Puntini sulle “i”

Ed è qui che entra in gioco lo studio che vi menzionavo all’inizio (“The effect of Internet use on adolescent nutritional outcomes: evidence from China”). I ricercatori hanno fatto un lavoro notevole utilizzando dati longitudinali (cioè seguendo le stesse persone nel tempo) da due grandi indagini cinesi: la China Health and Nutrition Survey (CHNS) e la China Family Panel Studies (CFPS), coprendo un periodo che arriva fino al 2022 e un campione enorme di oltre 19.000 osservazioni su adolescenti tra i 10 e i 19 anni.

La novità? Hanno usato un indicatore più preciso del semplice BMI (Indice di Massa Corporea) per valutare lo stato nutrizionale degli adolescenti: il BMI-for-age z-score. Questo punteggio tiene conto dell’età e del sesso, confrontando il BMI del ragazzo con le curve di crescita standard dell’OMS. È molto più adatto per capire se un adolescente è sottopeso, normopeso, sovrappeso o obeso rispetto ai suoi coetanei.

Inoltre, hanno utilizzato un modello statistico sofisticato (l’Endogenous Switching Regression – ESR) proprio per superare il problema dell’autoselezione e capire se l’uso di Internet *causi* effettivamente cambiamenti nel peso, tenendo conto anche di fattori non osservabili. Hanno persino usato una “variabile strumentale” (la penetrazione di Internet a livello di contea) per rafforzare l’analisi causale. Insomma, hanno cercato di essere il più rigorosi possibile.

Il Verdetto: Cosa Dice la Scienza (Cinese)?

E allora, cosa hanno scoperto? Tenetevi forte: i risultati principali confermano che l’uso di Internet aumenta significativamente sia il BMI-for-age z-score degli adolescenti sia la probabilità che diventino sovrappeso.

Nello specifico, lo studio stima che se gli adolescenti che usano Internet non lo avessero usato, il loro BMI-for-age z-score sarebbe inferiore di 1.613 punti e la loro probabilità di essere sovrappeso diminuirebbe del 10.2%.

Non solo: l’effetto si intensifica con l’aumentare del tempo passato online. Chi usa Internet per più di due ore al giorno nel tempo libero (considerati “utenti eccessivi”) vede aumentare il proprio BMI-z-score di 1.531 punti e la probabilità di sovrappeso del 14.6%. Risultati simili si ottengono considerando la media giornaliera di utilizzo.

Questi effetti negativi sono stati riscontrati:

  • Sia nelle aree urbane che in quelle rurali (anche se con magnitudo leggermente diverse)
  • Sia nei ragazzi che nelle ragazze (con effetti leggermente maggiori sui maschi per il BMI-z-score e la probabilità di sovrappeso)

Quindi, sembra proprio che il legame ci sia, e sia causale. Ma come avviene esattamente?

Primo piano su un tavolo disordinato accanto a un laptop aperto con un gioco online sullo schermo; ci sono un bicchiere mezzo pieno di una bevanda gassata scura con ghiaccio e una confezione aperta di patatine fritte da fast food. Fotografia still life, obiettivo macro 100mm, alta definizione, illuminazione controllata per evidenziare le gocce di condensa sul bicchiere.

I Meccanismi: Come Internet Cambia la Dieta

Qui arriva un’altra parte interessante dello studio. I ricercatori hanno analizzato come cambia l’assunzione di nutrienti e le abitudini alimentari tra chi usa Internet e chi no.

I risultati mostrano che l’uso di Internet porta a:

  • Un aumento significativo dell’apporto proteico. Questo potrebbe sembrare positivo, ma va letto nel contesto generale.
  • Una diminuzione dell’apporto di carboidrati e grassi (questo dato è un po’ sorprendente e meriterebbe approfondimenti, ma è meno rilevante rispetto al punto successivo).
  • Un aumento drastico del consumo di fast food (gli utenti di Internet ne consumano 4.5 volte più frequentemente!).
  • Un aumento significativo del consumo di bevande zuccherate (circa 0.1 litri in più a settimana).

Ecco svelato l’arcano! Sembra che l’uso di Internet, magari durante sessioni di gioco online, visione di video o socializzazione virtuale, spinga i ragazzi verso abitudini alimentari poco sane: più snack ipercalorici, più cibo spazzatura, più bibite gassate. È come se lo schermo diventasse un compagno di merende poco salutari.

È interessante notare come per gli adulti, altri studi abbiano trovato effetti positivi di Internet sulla salute (minor BMI, migliore salute percepita), forse perché gli adulti usano la rete anche per informarsi su diete, salute, consulti medici online. Gli adolescenti, invece, sembrano usare Internet prevalentemente per intrattenimento, cadendo più facilmente nelle “trappole” alimentari associate.

Robustezza e Limiti: Quanto Fidarsi?

Come ogni studio scientifico, anche questo ha i suoi punti di forza e i suoi limiti. I punti di forza sono sicuramente l’ampio campione, i dati longitudinali, l’uso di un indicatore specifico per adolescenti (BMI-for-age z-score) e l’applicazione di metodi statistici avanzati (ESR, IV, controlli di robustezza come la correzione di Mundlak e l’approccio IV di Lewbel) per stabilire un nesso causale e non solo una correlazione.

I limiti? I dati, seppur estesi fino al 2022, non sono “di ieri”. Inoltre, lo studio non distingue tra i diversi *scopi* dell’uso di Internet (giocare è diverso da studiare online) e non ha potuto verificare se Internet influenzi le conoscenze nutrizionali dei ragazzi (mancavano i dati). Sono spunti per ricerche future!

Cosa Possiamo Fare? Riflessioni e Implicazioni

Questi risultati, secondo me, sono un invito all’azione. Non si tratta di demonizzare Internet, che resta uno strumento potentissimo e irrinunciabile. Si tratta di capire i rischi e agire di conseguenza.

A livello di policy e società:

  • Servono campagne educative per promuovere un uso più sano e consapevole di Internet tra i ragazzi.
  • Bisogna bilanciare le attività online con l’esercizio fisico e una corretta alimentazione.
  • Potrebbero servire strategie per ridurre il consumo di bibite e fast food durante le attività online (magari regolamentando la pubblicità mirata?).
  • È utile guardare alle esperienze internazionali di successo nel promuovere diete equilibrate e stili di vita attivi tra gli adolescenti (es. etichettatura alimentare più efficace).

A livello di scuola e famiglia:

  • È fondamentale regolare il tempo passato davanti agli schermi, specialmente nel tempo libero dopo la scuola.
  • Dobbiamo educare i ragazzi a fare scelte alimentari più sane, anche quando sono online.
  • Noi adulti (genitori, educatori) dobbiamo dare il buon esempio!

A livello individuale:

  • I ragazzi stessi devono diventare consapevoli dei rischi e cercare attivamente un equilibrio, evitando sessioni troppo lunghe davanti al computer/smartphone e privilegiando cibi più sani.

Un gruppo eterogeneo di adolescenti sorridenti che fanno attività fisica all'aperto in un parco, alcuni giocano a palla, altri corrono; sullo sfondo, alberi e cielo sereno. Fotografia di movimento, teleobiettivo zoom 150mm, velocità otturatore alta per congelare l'azione, tracciamento del movimento.

In conclusione, questo studio cinese ci dà una prova abbastanza solida che l’uso di Internet contribuisce all’aumento di peso negli adolescenti, principalmente modificando le loro abitudini alimentari verso opzioni meno salutari come fast food e bevande zuccherate. È una sfida complessa, che richiede un approccio olistico coinvolgendo governi, scuole, famiglie e i ragazzi stessi. L’obiettivo non è togliere Internet, ma imparare a navigare nel mondo digitale in modo sano, per costruire una generazione futura più consapevole e in salute.

Fonte: Springer

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