Infermiere Specializzate in Arabia Saudita: Tra Sfide Quotidiane e un Futuro Promettente
Amici lettori, oggi voglio portarvi con me in un viaggio affascinante, alla scoperta di una realtà professionale in piena evoluzione in un contesto tanto dinamico quanto complesso: sto parlando delle infermiere specializzate (Nurse Practitioners, o NP) in Arabia Saudita. Ho avuto modo di approfondire uno studio fenomenologico che getta luce sulle loro esperienze vissute, e credetemi, c’è molto di cui parlare!
Immaginate un sistema sanitario che sta cambiando pelle, spinto dalla famosa “Saudi Vision 2030”, un piano ambizioso che mira a modernizzare il Paese sotto molti aspetti, inclusa la sanità. In questo scenario, la figura dell’infermiere specializzato sta emergendo come una pedina fondamentale. Ma chi sono esattamente queste professioniste e come vivono il loro ruolo in un contesto così particolare?
Chi è l’Infermiere Specializzato? Un Breve Rinfresco
Prima di addentrarci nelle loro storie, facciamo un passo indietro. L’infermiere specializzato è un professionista sanitario con una formazione avanzata, spesso a livello di master o superiore, che gli permette di svolgere compiti che vanno oltre quelli dell’infermiere tradizionale. Parliamo di diagnosi, gestione di piani terapeutici, promozione del benessere, il tutto con un approccio centrato sul paziente. Sono figure chiave per migliorare l’accesso alle cure, la qualità dell’assistenza e per far fronte alla carenza di personale medico, specialmente in aree poco servite. Un ruolo che, nel mondo, si è espanso enormemente negli ultimi decenni.
Le Voci delle NP Saudite: Identità e Percezione di Sé
Lo studio che ho analizzato ha dato voce a dieci NP, intervistandole tra giugno 2022 e dicembre 2024. E cosa è emerso? Beh, innanzitutto una forte identità professionale. Queste donne si descrivono come specializzate grazie alla loro esperienza o formazione, con un training avanzato, spesso un titolo post-laurea o una certificazione (magari ottenuta all’estero, come negli USA), e capaci di praticare in modo indipendente. Si vedono come figure che vanno “oltre” l’infermiere registrato, capaci di prescrivere trattamenti, condurre valutazioni olistiche e dettagliate, e dedicare più tempo ai pazienti, educandoli e consigliandoli. Una di loro ha detto: “Come infermiera specializzata, sono diventata più indipendente, ho la mia clinica, ho il mio ruolo. Posso prendere le mie decisioni.” Forte, no?
Le Sfide sul Campo: Un Percorso a Ostacoli
Ma non è tutto rose e fiori, anzi. Lavorare come NP in Arabia Saudita, per usare le parole di una partecipante, è “una lotta. Una vera lotta.” I problemi sono diversi e significativi:
- Mancanza di classificazione professionale e di un ambito di pratica definito: Questo è il nodo cruciale. Senza regolamenti chiari a livello nazionale, senza un “job description” standardizzato, queste professioniste si trovano spesso a dover definire da sole i contorni del proprio lavoro. Immaginate la confusione e le preoccupazioni legali!
- Supporto carente dalla leadership: Molte lamentano una mancanza di sostegno da parte dei dirigenti infermieristici e delle amministrazioni ospedaliere. Sentirsi dire “non c’è supporto, posso dire che c’è zero supporto” fa capire la frustrazione.
- Scarsa consapevolezza comunitaria e professionale: Spesso né il pubblico né gli altri operatori sanitari sanno esattamente cosa faccia un’NP. “La gente non sa cosa significhi infermiere specializzato… la loro mente va subito a ‘quindi sei un’infermiera, quindi sei un dottore’. Niente in mezzo.” Questo porta a incomprensioni e difficoltà.
- Retribuzione non adeguata: Nonostante le competenze e le responsabilità avanzate, la paga spesso rimane quella di un infermiere registrato. Una bella ingiustizia, se ci pensate.
Queste sfide, purtroppo, non sono uniche dell’Arabia Saudita, ma riflettono problematiche comuni in molti sistemi sanitari dove il ruolo dell’NP è ancora in fase di consolidamento.

Relazioni Interprofessionali e con i Pazienti: Un Mix di Emozioni
Le esperienze con i pazienti sono spesso caratterizzate da una fase iniziale di estraneità, seguita però da accettazione e fiducia. Una volta che i pazienti e le loro famiglie instaurano un rapporto continuativo, apprezzano la dedizione e la competenza delle NP. “Una volta che si fidano di te, si fidano di te. Non importa se sei un medico, un’infermiera o una practitioner.”
Con i colleghi, la situazione è più variegata. Alcuni infermieri registrati mostrano resistenza, forse per gelosia o incomprensione del ruolo avanzato (“È un’infermiera, perché non lo fa lei?”). Altri, invece, sono collaborativi e di supporto, riconoscendo il valore aggiunto. Con i medici, il quadro è tendenzialmente più positivo: molti sono favorevoli e richiedono attivamente la presenza di NP nei loro team, specialmente quelli con formazione occidentale che già conoscono questa figura professionale. Anche le nuove generazioni di medici sembrano più aperte al cambiamento e ai nuovi ruoli sanitari.
Cosa Può Aiutare? I Facilitatori del Cambiamento
Nonostante le difficoltà, le NP intervistate hanno identificato alcuni elementi chiave che potrebbero facilitare l’implementazione del loro ruolo:
- Un ambito di pratica standardizzato e chiaro: Avere regolamenti nazionali solidi eliminerebbe ambiguità e resistenze.
- Esperienza clinica pregressa: Aver lavorato sul campo aiuta enormemente nella transizione al ruolo di NP.
- Formazione strutturata e standardizzata: Programmi accademici, tirocini e fellowship ben definiti sono cruciali per rafforzare la professione.
- Retribuzione equa e supporto a tutti i livelli: Sentirsi valorizzati economicamente e supportati dalla leadership è fondamentale. “Siate equi con gli stipendi… consapevolezza, per favore, abbiamo bisogno di più consapevolezza… Vogliamo solo il loro supporto.”
Uno Sguardo al Futuro: Promettente e in Progresso
Nonostante tutto, c’è un palpabile ottimismo riguardo al futuro delle NP in Arabia Saudita. Le partecipanti vedono un cammino “luminoso e promettente”, anche se lento. “Stiamo percorrendo la stessa storia dell’infermiere specializzato quando è iniziato nei primi anni in Nord America o in Europa. Penso che stiamo andando anche più veloci.” La crescente domanda di queste figure da parte degli stessi medici e delle amministrazioni ospedaliere è un segnale forte. La trasformazione sanitaria legata alla Vision 2030, l’attenzione alla prevenzione e alle cure primarie, l’aumento della popolazione anziana e delle malattie croniche sono tutti fattori che spingono verso una maggiore integrazione delle NP.

Questo studio, il primo nel suo genere a esplorare le esperienze vissute dalle NP in Arabia Saudita, è preziosissimo. Ci dice che queste professioniste hanno un’identità forte e sono pronte a dare un contributo enorme. Tuttavia, le ambiguità normative, la mancanza di supporto e una retribuzione non adeguata sono ostacoli seri. Per sfruttare appieno il potenziale delle NP, è urgente una riforma politica che stabilisca quadri normativi chiari, garantisca una compensazione equa e promuova la collaborazione interprofessionale. Solo così l’Arabia Saudita potrà davvero beneficiare di queste figure cruciali per il suo sistema sanitario del futuro.
Insomma, la strada è ancora in salita, ma la direzione sembra quella giusta. E io, da parte mia, continuerò a seguire con interesse l’evoluzione di questa affascinante professione!
Fonte: Springer
