Flusso Coronarico Lento: L’Indice TyG-WC è la Chiave Nascosta?
Avete mai sentito parlare di quel fastidioso, a volte spaventoso, dolore al petto? È uno dei motivi più comuni per cui ci si precipita al pronto soccorso. Le cause possono essere tante, cardiache e non. Tra quelle cardiache, pensiamo subito all’infarto (sindrome coronarica acuta, o ACS), ma non è sempre così semplice. A volte, la diagnosi richiede esami complessi, persino invasivi come la coronarografia.
Il Mistero dell’INOCA e del Flusso Lento
Qui le cose si fanno interessanti. Immaginate di fare una coronarografia e scoprire che… le coronarie principali non sono ostruite! Eppure, il dolore c’è, l’ischemia (mancanza di ossigeno al cuore) pure. Questa condizione si chiama INOCA (Ischemia con Arterie Coronarie Non Ostruttive). E all’interno dell’INOCA, si nasconde un fenomeno ancora più particolare: il fenomeno del flusso coronarico lento (CSFP). In pratica, il sangue scorre nelle coronarie più lentamente del normale, anche senza blocchi evidenti. Un vero rompicapo, la cui causa esatta è ancora oggetto di studio.
Sappiamo però che infiammazione e insulino-resistenza sembrano giocare un ruolo chiave nello sviluppo del CSFP. Ed è qui che entrano in gioco i nostri “indiziati”.
Gli Indiziati: L’Indice TyG e i Suoi “Parenti”
Avete presente l’indice Trigliceridi-Glucosio (TyG)? È un semplice calcolo basato sui livelli di trigliceridi e glucosio nel sangue. Inizialmente proposto come un indicatore surrogato dell’insulino-resistenza (cioè, quando le cellule non rispondono bene all’insulina), oggi è considerato anche un nuovo parametro infiammatorio. Il suo valore clinico è stato studiato in un sacco di malattie cardiovascolari, e recentemente alcuni studi hanno iniziato a collegarlo anche al CSFP.
Ma non finisce qui! Esistono anche versioni “modificate” dell’indice TyG, che combinano il TyG con altri parametri legati all’obesità, come:
- L’indice di massa corporea (BMI): dando vita all’indice TyG-BMI.
- La circonferenza vita (WC): creando l’indice TyG-WC.
- Il rapporto vita-altezza (WHtR): generando l’indice TyG-WHtR.
Anche questi indici modificati hanno mostrato risultati promettenti in diverse patologie, incluso il CSFP. La domanda che mi (e ci) siamo posti è stata: ok, tutti questi indici sembrano utili, ma quale funziona meglio nel predire il CSFP? Finora, nessuno aveva fatto un confronto diretto.
La Nostra Indagine: Mettere alla Prova gli Indici
Così, ci siamo messi al lavoro con uno studio retrospettivo, andando a rivedere i dati dei pazienti che si erano presentati con dolore toracico e avevano fatto una coronarografia presso il nostro ospedale (Beijing Tiantan Hospital, Capital Medical University) tra gennaio 2022 e agosto 2023. Abbiamo selezionato i pazienti con diagnosi di INOCA (cioè, senza ostruzioni significative nelle coronarie).
All’interno di questo gruppo, abbiamo identificato chi aveva il CSFP e chi no, basandoci sulla misurazione del flusso sanguigno tramite il metodo “TIMI frame count corretto (CTFC)”. Se il CTFC era superiore a 27 in almeno un’arteria coronaria, il paziente veniva classificato nel gruppo CSFP.
Alla fine, avevamo 655 pazienti INOCA: 69 nel gruppo CSFP e 586 nel gruppo non-CSFP. Abbiamo raccolto un sacco di dati per ciascun paziente: età, sesso, fumo, storia medica (ipertensione, diabete, ecc.), farmaci assunti, peso, altezza, circonferenza vita, e ovviamente tutti i risultati degli esami del sangue necessari per calcolare TyG, TyG-WC, TyG-BMI e TyG-WHtR.
Le Differenze Emerse: Cosa Abbiamo Scoperto?
Confrontando i due gruppi, sono emerse alcune differenze significative. I pazienti con CSFP tendevano ad avere:
- Un indice di massa corporea (BMI) più alto.
- Una maggiore prevalenza di malattia renale cronica (CKD).
- Una minore probabilità di essere in terapia anti-diabetica (questo è interessante e merita approfondimenti).
- Livelli più alti di acido urico (UA), trigliceridi (TG), colesterolo totale (TC), colesterolo LDL (“cattivo”) e omocisteina (HCY).
E, cosa più importante per la nostra indagine, i pazienti con CSFP mostravano livelli significativamente più alti di tutti gli indici che stavamo studiando: TyG, TyG-WC, TyG-BMI e TyG-WHtR rispetto al gruppo non-CSFP. Questo già ci diceva che c’era un legame.
Il Verdetto: Quale Indice Predice Meglio il CSFP?
Per capire quale indice fosse non solo associato, ma anche un predittore indipendente del CSFP (cioè, un fattore di rischio a sé stante, anche tenendo conto di altre variabili come età, sesso, BMI, ecc.), abbiamo usato l’analisi di regressione logistica multivariata. I risultati sono stati chiari: TyG, TyG-WC e TyG-BMI sono risultati essere fattori di rischio indipendenti per il CSFP. L’indice TyG-WHtR, invece, non ha mantenuto questa significatività dopo aver aggiustato per tutte le altre variabili nel nostro modello più completo.
Ma la domanda cruciale era: quale di questi tre “sopravvissuti” è il migliore nel predire il CSFP? Per rispondere, abbiamo utilizzato le curve ROC (Receiver Operating Characteristic). Queste curve ci aiutano a valutare la capacità discriminatoria di un test diagnostico o predittivo. Più l’area sotto la curva (AUC) si avvicina a 1, migliore è la capacità predittiva.
Ebbene, i risultati sono stati:
- AUC per TyG: 0.648
- AUC per TyG-WC: 0.714
- AUC per TyG-BMI: 0.655
- AUC per TyG-WHtR: 0.705 (anche se non era predittore indipendente nel modello completo)
Il vincitore è risultato essere l’indice TyG-WC! Ha mostrato la performance predittiva migliore rispetto agli altri indici, come confermato anche da ulteriori analisi statistiche (NRI e IDI). Abbiamo anche visto che questo valore predittivo del TyG-WC si manteneva in diversi sottogruppi di pazienti (per età, BMI, storia di fumo), anche se sembrava funzionare leggermente meglio negli uomini che nelle donne (un dato da esplorare ulteriormente).
Perché Proprio TyG-WC? Ipotesi sui Meccanismi
Perché l’indice che combina trigliceridi, glucosio e circonferenza vita dovrebbe essere il migliore? Non abbiamo una risposta definitiva, ma possiamo fare delle ipotesi basate su ciò che sappiamo.
Il CSFP è legato a problemi come la disfunzione endoteliale (il rivestimento interno dei vasi non funziona bene), l’infiammazione, lo stress ossidativo e l’insulino-resistenza.
L’indice TyG è un buon marcatore di insulino-resistenza e infiammazione. La circonferenza vita (WC) è un indicatore ben noto dell’adiposità viscerale (il grasso accumulato intorno agli organi interni), che è anch’essa fortemente legata all’infiammazione e ai problemi metabolici.
Quindi, combinare TyG e WC potrebbe catturare in modo più efficace la sinergia tra insulino-resistenza, infiammazione e grasso viscerale, tutti fattori che contribuiscono al malfunzionamento dei piccoli vasi coronarici tipico del CSFP.
Limiti e Prospettive Future
Ora, siamo scienziati, quindi dobbiamo essere onesti sui limiti del nostro studio. È uno studio retrospettivo e condotto in un singolo centro. Questo significa che i nostri risultati, seppur promettenti, hanno bisogno di essere confermati da studi più ampi, magari multicentrici e prospettici (che seguono i pazienti nel tempo). Inoltre, non abbiamo valutato l’impatto a lungo termine di questi indici sugli esiti clinici dei pazienti con CSFP. Infine, misurazioni come la circonferenza vita possono avere una certa variabilità.
Nonostante ciò, crediamo che questo sia il primo studio a confrontare direttamente il valore predittivo di TyG e dei suoi indici modificati per il CSFP. L’AUC di 0.714 per TyG-WC indica una capacità discriminatoria modesta, ma non trascurabile, specialmente considerando che anche score di rischio cardiovascolare ben noti a volte hanno performance simili.
Cosa Portiamo a Casa?
La conclusione principale è che, tra gli indici basati su TyG, l’indice TyG-WC sembra essere lo strumento più performante per identificare i pazienti con INOCA a rischio di avere il fenomeno del flusso coronarico lento. Essendo un indice semplice, non invasivo e calcolabile da esami di routine e una semplice misurazione della vita, potrebbe rivelarsi utile come strumento di screening preliminare prima di procedure più invasive come la coronarografia. Certo, non è una sfera di cristallo, ma un piccolo indizio in più per navigare nel complesso mondo dell’INOCA e del CSFP.
Fonte: Springer