Caffè Arabica Sotto Attacco: Non Solo Siccità, il Freddo Morde di Più in Yunnan!
Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che mi sta molto a cuore, e scommetto anche a molti di voi: il caffè. Quella tazzina fumante che ci dà la carica al mattino, quel profumo inconfondibile… Ma vi siete mai chiesti cosa c’è dietro? E soprattutto, come se la sta cavando il nostro amato caffè di fronte ai capricci del clima?
Recentemente mi sono imbattuto in uno studio affascinante che ha un po’ ribaltato le mie convinzioni. Siamo abituati a pensare che il nemico numero uno delle piantagioni di caffè, specialmente con i cambiamenti climatici, sia il caldo eccessivo o la siccità. Beh, tenetevi forte: in una delle regioni emergenti più importanti per la coltivazione del caffè Arabica, lo Yunnan in Cina, il problema principale negli ultimi decenni è stato… il freddo! Sì, avete capito bene. Seguito, ovviamente, dalla siccità.
Perché proprio lo Yunnan?
Magari vi state chiedendo: “Ma perché studiare il caffè proprio lì?”. Lo Yunnan è una regione speciale. Si trova ai margini settentrionali della fascia tropicale dove tradizionalmente si coltiva il caffè, a latitudini e altitudini più elevate rispetto, ad esempio, al Sud America o all’Africa. Questo la rende una sorta di “laboratorio a cielo aperto” per capire come il caffè potrebbe adattarsi (o meno) a climi diversi, magari proprio quelli che troveremo in futuro a causa del riscaldamento globale.
Molti esperti suggeriscono di spostare le coltivazioni verso latitudini o altitudini maggiori per sfuggire al caldo torrido. Ottima idea, in teoria. Ma lo studio sullo Yunnan ci mette in guardia: spostarsi più a nord o più in alto significa anche esporsi a un rischio maggiore di temperature basse, a volte persino gelate. E indovinate un po’? Il caffè Arabica, pur amando il fresco (l’ideale è tra 16°C e 24°C), soffre parecchio quando fa troppo freddo.
Il Freddo: Nemico Numero Uno (a Sorpresa)
I ricercatori hanno analizzato dati trentennali (dal 1992 al 2022) sulla produzione di caffè e sul clima in 29 contee dello Yunnan, che rappresentano oltre il 90% della produzione della regione (e l’80% di tutta la Cina!). Hanno usato modelli statistici sofisticati (chiamati GAM) per capire quali fattori climatici avessero inciso di più sulla resa del caffè.
E il risultato è stato netto: il fattore che ha contribuito maggiormente alla perdita di raccolto nel 66% delle contee analizzate è stato lo stress da freddo, in particolare le temperature minime troppo basse durante la fase di maturazione delle drupe (i frutti del caffè). Pensate che per ogni grado Celsius in meno nella temperatura minima giornaliera durante questa fase critica, la resa può calare quasi del 19%! Un colpo durissimo per gli agricoltori.

La Siccità: Il Secondo Colpevole
Subito dopo il freddo, il secondo fattore più impattante è risultato essere la siccità, misurata soprattutto attraverso il deficit di pressione di vapore (VPD), un indicatore dell’aridità dell’aria. Il momento più critico per la siccità? La fase di fioritura. Un aumento di appena 0.1 kPa nel VPD durante questo periodo può portare a una riduzione della resa del 4%. Sembra poco rispetto al freddo, ma la siccità è un problema più diffuso e persistente in alcune aree.
Durante la fioritura, anche se c’è acqua nel terreno, un’aria troppo secca “risucchia” l’acqua dalle piante e dai delicati fiori, compromettendo l’impollinazione e quindi la formazione dei chicchi. Immaginate i poveri fiori che appassiscono prima ancora di poter fare il loro lavoro!
E il Caldo Eccessivo?
E il caldo? Nello Yunnan, storicamente, sembra aver avuto un ruolo meno determinante rispetto al freddo e alla siccità. Questo non significa che il caffè non soffra il caldo (temperature sopra i 30-35°C sono dannose, soprattutto in fioritura), ma semplicemente che in questa regione, grazie all’altitudine e alla latitudine, le ondate di calore estremo sono state meno frequenti o intense rispetto ad altre zone del mondo. Attenzione però: lo studio evidenzia che l’impatto negativo della siccità e del caldo sembra essere in aumento negli ultimi anni, mentre quello del freddo è in leggera diminuzione. Il futuro potrebbe riservare sorprese diverse.

Mappe del Rischio: Dove Colpisce di Più?
Lo studio ha anche mappato la distribuzione geografica dei rischi:
- Freddo: Colpisce di più nelle aree nord-occidentali dello Yunnan (come Baoshan e Dehong), quelle a maggiore altitudine, dove si coltivano caffè speciali ma dove il rischio gelate è concreto.
- Siccità: È più sentita nelle zone centrali (Lincang e Pu’er), caratterizzate da colline più basse e una stagione secca molto marcata.
- Caldo: Il rischio maggiore si concentra nelle aree sud-orientali (come Xishuangbanna), a quote più basse e con un clima più tipicamente tropicale.
Questa variabilità è fondamentale: non si può applicare la stessa soluzione ovunque!
Cosa Impariamo da Tutto Questo?
Questa ricerca è importantissima per diverse ragioni. Prima di tutto, ci ricorda che non dobbiamo dare per scontato che il caldo sia *sempre* il problema principale per il caffè nell’era del cambiamento climatico. Quando si pensa di spostare le coltivazioni in aree marginali, più fresche, bisogna mettere in conto seriamente il rischio freddo.
Per lo Yunnan, i risultati suggeriscono strategie concrete:
- Allerta Freddo: Sistemi di allerta precoce per gelate e basse temperature, anche con poche ore di anticipo, possono permettere agli agricoltori di proteggere le piante (con coperture, fumi, ecc.).
- Combattere la Siccità: Servono più infrastrutture per l’irrigazione. Attualmente, il 95% delle piantagioni dipende solo dalla pioggia, e spesso si trovano su pendii difficili da irrigare.
- Ombra Contro il Caldo (e non solo): Aumentare la copertura con alberi da ombra. Questi non solo mitigano le temperature estreme (sia calde che fredde, in parte) e l’aridità dell’aria, ma migliorano anche la biodiversità e la salute del suolo. Nello Yunnan l’adozione è ancora ferma al 30-40%, c’è margine per migliorare!
Insomma, la prossima volta che sorseggerete il vostro caffè, pensate a quanto sia complesso produrlo e a come il clima stia rendendo tutto più difficile. E ricordatevi che non è solo la siccità a minacciarlo: a volte, come ci insegna lo Yunnan, il pericolo arriva dal freddo. Una sfida in più per garantire che il nostro amato caffè continui ad arrivare nelle nostre tazze.

Fonte: Springer Nature
