Ritratto fotografico realistico di un camionista ghanese dall'aspetto stanco ma vigile, seduto nella cabina del suo camion durante una sosta. Luce naturale laterale che evidenzia le linee del viso. Obiettivo 50mm, profondità di campo media, bianco e nero con toni seppia per un effetto vissuto.

Poca Acqua, Molti Rischi: L’Idratazione Ignorata dei Camionisti in Ghana

Ragazzi, parliamoci chiaro: guidare per ore e ore, specialmente un bestione come un camion o un’autocisterna, richiede una concentrazione pazzesca e una resistenza fisica non da poco. Ma c’è un aspetto fondamentale che spesso viene trascurato, un nemico silenzioso che può compromettere seriamente la salute e la sicurezza: la disidratazione. Mi sono imbattuto in uno studio affascinante che arriva direttamente dal Ghana e che mette in luce una realtà preoccupante riguardo le abitudini di idratazione dei camionisti e degli autisti di autocisterne locali. E credetemi, quello che emerge fa riflettere.

La Dura Realtà dei Numeri: Chi Beve Davvero Abbastanza?

Lo studio, condotto su ben 1575 autisti, ci sbatte in faccia una verità piuttosto scomoda: la stragrande maggioranza di questi lavoratori non beve abbastanza acqua. Pensate che solo il 14,2% raggiunge la quantità giornaliera raccomandata di 3000 ml (3 litri). Questo significa che un impressionante 85,8% dei camionisti intervistati beve meno del necessario. La maggior parte si assesta tra i 2000 e i 2500 ml al giorno, ma c’è anche chi scende a 1500 ml o addirittura meno. È un dato allarmante, se consideriamo le lunghe ore al volante, spesso in condizioni climatiche calde come quelle del Ghana.

Cosa Bevono al Posto dell’Acqua? Le Alternative (Non Sempre Salutari)

Se non bevono acqua, cosa scelgono per dissetarsi o tirarsi su durante i lunghi viaggi? Qui la cosa si fa interessante (e un po’ preoccupante). Le bevande più gettonate sono:

  • Energy drinks (37,5%)
  • Caffè (21,8%)
  • Bissap (una bevanda locale, 17,1%)
  • Altre bevande zuccherate (13,9%)

Succhi di frutta e frutta fresca, invece, sono consumati pochissimo. Il problema? Molte di queste bevande, come gli energy drink e il caffè, hanno effetti diuretici. In pratica, invece di idratare, possono contribuire a far perdere liquidi al corpo, peggiorando la situazione. È un controsenso bello e buono: cercano energia o refrigerio, ma rischiano di disidratarsi ancora di più.

Perché Così Poca Acqua? Le Barriere all’Idratazione

Ma perché questi autisti bevono così poco? Le ragioni emerse dallo studio sono molto concrete e legate alle difficoltà del loro mestiere:

  • Evitare di urinare frequentemente (32,1%): La ragione principale. Fermarsi spesso significa perdere tempo prezioso.
  • Mancanza di aree di sosta adeguate (25,6%): Trovare un posto pulito e sicuro dove fermarsi per una pausa bagno non è sempre facile lungo le strade ghanesi.
  • Vincoli di tempo (23,5%): Le consegne hanno scadenze strette e ogni minuto conta.
  • Altri motivi includono la sensazione di pesantezza bevendo mentre si guida, le condizioni climatiche (paradossalmente, alcuni bevono meno se fa freddo) e la paura di rovesciare l’acqua in cabina.

Insomma, si tratta di un mix di necessità fisiologiche “scomode” e condizioni di lavoro difficili che spingono a trascurare un bisogno primario come quello di bere.

Fotografia realistica di un camionista ghanese al volante del suo camion, con una bottiglia d'acqua mezza vuota e una lattina di energy drink sul cruscotto. Luce calda del pomeriggio che filtra dal finestrino. Obiettivo 35mm, profondità di campo ridotta per focalizzare sul guidatore e le bevande.

Ma Sanno Riconoscere i Rischi? La Scarsa Consapevolezza

Un altro dato che mi ha colpito è la scarsa conoscenza dei sintomi della disidratazione. Solo il 4,8% degli autisti intervistati ha dimostrato una conoscenza elevata dei segnali che il corpo invia quando è a corto di liquidi. La maggior parte riconosce a malapena sintomi come urine scure o maleodoranti, stanchezza, pelle secca, mal di testa o vertigini. L’unico sintomo riconosciuto da una maggioranza (64%) è la stitichezza. Questa mancanza di consapevolezza è pericolosa, perché impedisce agli autisti di capire quando stanno superando il limite e mettendo a rischio la loro salute e la loro capacità di guida. Ricordiamoci che la disidratazione influisce negativamente su:

  • Attenzione
  • Memoria
  • Umore
  • Tempi di reazione
  • Capacità decisionale

Tutti fattori cruciali per chi sta al volante di un mezzo pesante.

Chi Beve di Più? Identikit dell’Autista Idratato (e le Sorprese)

Lo studio ha anche cercato di capire quali fattori influenzano positivamente l’assunzione di acqua. E qui emergono dati interessanti:

  • Età: Gli autisti più anziani (sopra i 46 anni) tendono a bere di più. Forse l’esperienza insegna?
  • Istruzione: Chi ha un’istruzione superiore (terziaria) è più propenso a idratarsi correttamente. La consapevolezza paga.
  • Esperienza di guida: Anche chi ha più anni di esperienza alle spalle (>10 anni) beve di più.
  • Reddito: Un reddito mensile più alto (>100 USD) è associato a una migliore idratazione. Probabilmente per la maggiore facilità nell’acquistare acqua.
  • Salute: Chi non soffre di ipertensione o diabete e ha un peso corporeo normale o sovrappeso (ma non obeso) tende a bere di più. Forse una maggiore attenzione generale alla salute?
  • Co-autista: Avere un compagno di viaggio con cui dividere la guida aumenta la probabilità di bere a sufficienza, forse grazie a pause più facili.

Ma attenzione, c’è anche una sorpresa: chi lavora su turni regolari ha meno probabilità di bere abbastanza! Sembra controintuitivo, perché si potrebbe pensare che la regolarità aiuti. Invece, forse la rigidità degli orari fissi lascia meno flessibilità per le pause idratazione rispetto a chi gestisce il proprio tempo in modo più autonomo (pur nelle difficoltà).

Ampia veduta di una strada trafficata in Ghana con camion e autocisterne in fila. Ai lati della strada, poche strutture visibili, suggerendo la mancanza di aree di sosta adeguate. Cielo leggermente nuvoloso. Obiettivo grandangolare 18mm, messa a fuoco nitida sull'intera scena.

Cosa Possiamo Fare? Piste per Migliorare la Situazione

Di fronte a questo quadro, è chiaro che bisogna intervenire. Non si tratta solo della salute dei singoli autisti, ma della sicurezza stradale di tutti. Lo studio suggerisce alcune direzioni:

  • Campagne di sensibilizzazione: Educare gli autisti sull’importanza dell’idratazione e sui rischi delle bevande alternative (energy drink, caffè). Far conoscere i sintomi della disidratazione è cruciale.
  • Migliorare le infrastrutture: Servono più aree di sosta sicure e pulite lungo le principali rotte di trasporto.
  • Coinvolgimento delle aziende: Le compagnie di trasporto devono fare la loro parte, magari fornendo acqua potabile ai propri autisti e integrando pause idratazione programmate nei piani di viaggio.
  • Politiche e regolamenti: Le autorità dovrebbero considerare standard di idratazione nelle normative sulla salute e sicurezza sul lavoro per i conducenti professionisti.

Interventi mirati, soprattutto per chi lavora su turni regolari, potrebbero fare una grande differenza.

In Conclusione: Un Problema da Non Sottovalutare

Insomma, la storia che emerge da questo studio ghanese è un campanello d’allarme. La scarsa idratazione tra i camionisti è un problema diffuso, complesso, legato a condizioni di lavoro, infrastrutture carenti e scarsa consapevolezza. Affrontarlo significa migliorare la salute e il benessere di questi lavoratori essenziali e, contemporaneamente, contribuire a rendere le strade più sicure per tutti. Perché un autista disidratato è un autista meno lucido, e al volante la lucidità è tutto.

Primo piano macro di gocce d'acqua su una foglia verde brillante, simbolo di idratazione e salute. Luce controllata e morbida che evidenzia i dettagli delle gocce. Obiettivo macro 90mm, alta definizione, sfondo sfocato.

Fonte: Springer

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