“Ho Fatto Amicizia Molto Più Facilmente”: Storie di Bambini Autistici e l’Incredibile Potere dei Gruppi Sociali
Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che mi sta molto a cuore: come possiamo aiutare i bambini nello spettro autistico a navigare il complesso mondo delle relazioni sociali. Sapete, per molti di loro, interagire e comunicare in contesti sociali “tipici” può essere una vera sfida. L’autismo è una condizione del neurosviluppo che tocca circa 1 bambino su 100 a livello globale, e in Italia, come in Australia da cui proviene lo studio di cui parliamo, la prevalenza è alta tra i bambini in età scolare.
Questo periodo della vita, quello scolastico, è fondamentale. È il momento in cui si costruiscono amicizie, si forma l’identità, si gettano le basi per il futuro accademico e lavorativo. Purtroppo, i bambini autistici rischiano di più di incontrare difficoltà, sia a livello di salute mentale che di rendimento scolastico.
Certo, oggi si parla tanto di neurodiversità e di come l’ambiente giochi un ruolo cruciale nel supportare le persone autistiche. Ed è giustissimo! Ma c’è ancora bisogno di programmi che diano ai bambini stessi gli strumenti per creare le proprie opportunità sociali. Qui entrano in gioco i Programmi di Gruppo per le Abilità Sociali (SSGP). Hanno una lunga storia e sono tra gli approcci più validati per sviluppare le competenze sociali nei bambini nello spettro.
Ma cosa ne pensano davvero i diretti interessati?
Ed è proprio qui che si inserisce uno studio affascinante che ha voluto dare voce ai bambini (tra gli 8 e i 12 anni) e alle loro famiglie. Hanno partecipato a un esperimento controllato randomizzato (RCT) che metteva a confronto due tipi di gruppi sociali:
- KONTAKT™: Un programma più strutturato, con insegnamento esplicito delle abilità sociali tramite discussioni a tema, giochi di ruolo, ecc.
- ART Legends: Un gruppo più “implicito”, basato su attività artistiche condivise, dove le interazioni sociali nascono più spontaneamente, senza istruzioni dirette.
I ricercatori hanno poi intervistato 35 bambini e 37 genitori subito dopo la fine dei programmi (durati 16 sessioni settimanali) per capire come si erano trovati, cosa aveva funzionato e cosa no. E i risultati sono davvero illuminanti!
L’Esperienza Generale: Un Bilancio Sorprendentemente Positivo
La prima cosa che salta all’occhio è che, in generale, l’esperienza è stata molto positiva per la stragrande maggioranza dei partecipanti, sia nel gruppo KONTAKT™ che in ART Legends. I genitori raccontano di bambini “felici di andare” e che si sono “divertiti molto”. Certo, la soddisfazione è stata leggermente più alta tra i genitori del gruppo ART Legends (100% contro il 78% di KONTAKT™), forse perché un po’ più di comunicazione da parte dello staff durante il percorso KONTAKT™ sarebbe stata apprezzata.
Ma qual è stato l’aspetto più utile? Per molti genitori (quasi la metà), è stata proprio l’opportunità di interagire con altri bambini autistici. Sentirsi capiti, accettati, “a casa”. Come ha detto un genitore del gruppo ART Legends: “Gli piace stare con altri bambini autistici perché si sente a suo agio, come se tutti ci capissimo a vicenda. Capiamo tutti di essere un po’ diversi e non ci arrabbiamo l’uno con l’altro per questo.” Questo senso di appartenenza è potentissimo.
Anche i bambini stessi si sono dichiarati soddisfatti (86%), con un leggero vantaggio per KONTAKT™ (89% vs 81%). Anzi, i bambini di KONTAKT™ erano più propensi a raccomandare il programma ad altri coetanei. Una mamma ha definito KONTAKT™ “probabilmente uno dei migliori programmi che [mio figlio] abbia mai fatto”, sottolineando come la durata e la struttura avessero avuto un effetto “significativamente positivo” rispetto ad altre esperienze più brevi.
Cosa Ha Funzionato (e Cosa Meno) nei Dettagli
Scavando un po’ più a fondo, emergono dettagli interessanti su struttura, dinamiche e contenuti.
Struttura delle Sessioni:
- Durata (16 sessioni): La maggior parte dei genitori l’ha trovata ottima. Una durata più lunga permette ai bambini di conoscersi meglio e crea costanza. Alcuni del gruppo ART Legends avrebbero voluto addirittura continuare!
- Informazioni ai Genitori: Molti si sono sentiti informati all’inizio, ma diversi avrebbero gradito più dettagli sulle attività e, soprattutto, più feedback durante il percorso su come stava andando il proprio figlio. Le sessioni dedicate ai genitori in KONTAKT™ (tre in totale) sono state utili, ma la comunicazione continua è un punto su cui lavorare.
Dinamiche di Gruppo:
- Età e Genere: L’età (8-12 anni) andava bene a circa metà dei genitori, ma alcuni (soprattutto in KONTAKT™) avrebbero preferito gruppi con età più omogenee. Una bambina si è sentita un po’ a disagio essendo l’unica femmina nel suo gruppo KONTAKT™.
- Dimensione del Gruppo (5-8 bambini): Qui le opinioni divergono. Alcuni genitori avrebbero preferito gruppi più grandi per “incontrare più varietà di persone”. Molti bambini, invece, hanno apprezzato i gruppi piccoli: “meno rumore”, meno “affollamento”. Dipende molto dalle preferenze individuali.
- Clima del Gruppo: Generalmente positivo. I bambini descrivevano gli altri come “gentili” e li consideravano “amici”, anche se a volte qualcuno poteva essere “fastidioso” o “rumoroso”. Il sentirsi “tra pari”, capiti nelle proprie “piccole stranezze”, è stato un tema ricorrente e molto apprezzato.
Contenuti Specifici:
- Momenti Iniziali e Finali (Entrambi i gruppi): Generalmente apprezzati dai bambini (“abbiamo potuto parlare insieme”, “capire come stavano gli altri”). Qualcuno li ha trovati un po’ lunghi o noiosi, o non si ricordava bene il rituale finale. I genitori li hanno visti come un buon modo per focalizzarsi su ogni bambino.
- Attività KONTAKT™ (Giochi, Discussioni, Compiti): I giochi, come le sciarade, sono piaciuti molto (“era divertente, mi piace recitare!”). Le discussioni a tema (es. amicizia, emozioni, social media, autismo) sono state viste positivamente da molti bambini (“ho imparato di più”, “ho capito le prospettive altrui”), anche se alcune erano “noiose” o “troppo basiche” per altri. Il tema dell’autismo ha suscitato reazioni contrastanti. I compiti a casa sono stati l’elemento meno gradito, spesso percepiti come “uno spreco di tempo” o difficili da gestire (soprattutto per chi aveva difficoltà con scrittura e funzioni esecutive).
- Attività ART Legends (Progetti artistici, Show and Tell, Riordino): I bambini hanno apprezzato la libertà di fare “quello che volevo” e “costruire quello che ci piaceva”, anche se qualche genitore avrebbe preferito che provassero più cose diverse. Lo “Show and Tell” (mostrare e raccontare le proprie creazioni) è piaciuto molto (“la gente poteva fare domande”), ma spesso mancava il tempo per farlo. Anche il riordino finale, visto dai genitori come un’importante assunzione di responsabilità, era meno amato dai bambini.
- Pausa Merenda (Entrambi): Un momento per “il cibo e per parlare con le persone”, anche se i gusti sulla merenda variavano! Vista da alcuni genitori come un’opportunità di socializzazione “naturale”.
- Escursione (KONTAKT™): Un grande successo! Ha permesso ai bambini di mettere in pratica abilità come ordinare cibo da soli, gestire denaro, fare richieste. Un’esperienza “reale” molto apprezzata da genitori e bambini.
- Moderare una Sessione (KONTAKT™): Un’opportunità gradita dai bambini (“ho capito cosa vuol dire guidare il gruppo”, “ho potuto scegliere cosa succedeva”).
I Risultati Concreti: Cosa è Cambiato Davvero?
Al di là delle opinioni sui programmi, la domanda fondamentale è: ci sono stati miglioramenti concreti? Ebbene sì! Sia i genitori che i bambini hanno riportato cambiamenti positivi in diverse aree, con alcune sfumature tra i due gruppi.
- Relazioni:
- Fare Nuovi Amici: Qui entrambi i gruppi hanno brillato, con un leggero vantaggio per KONTAKT™ (56% vs 41%). Un bambino ha detto: “prima [di KONTAKT™] faticavo a fare amicizia e dopo, quando ho finito, ho fatto amicizia molto più facilmente”. Anche nel gruppo ART Legends si sono create belle amicizie, con scambi di numeri e promesse di rivedersi.
- Gestione dei Conflitti: Miglioramenti simili in entrambi i gruppi (K: 28%; A: 24%), con KONTAKT™ che sembra aver inciso un po’ di più sulla risoluzione specifica dei conflitti.
- Cooperazione (seguire regole, aiutare): Qui ART Legends sembra aver dato più frutti, specialmente nell’offrire e accettare aiuto (41% vs 17% di KONTAKT™). Un bambino ha persino ricevuto un premio a scuola per aver aiutato un compagno!
- Interazioni Interpersonali (partecipare a eventi, unirsi a gruppi): Leggero vantaggio per KONTAKT™ (61% vs 53%), ma entrambi i gruppi hanno aiutato i bambini a sentirsi più a loro agio nell’unirsi ad attività di gruppo.
- Comunicazione:
- Abilità Fondamentali (ascoltare, fare i turni): Miglioramenti in entrambi, ma più riportati in ART Legends (Ascoltare: 41% vs 33%; Turni: 53% vs 39%).
- Comunicazione Non Verbale (riconoscere/esprimere emozioni): Leggero vantaggio per KONTAKT™ (50% vs 41%).
- Comunicazione Verbale (esprimere emozioni, iniziare/mantenere conversazioni, farsi capire, ordinare al bar): Qui KONTAKT™ mostra un vantaggio più netto (56% vs 35%), anche se nell’iniziare conversazioni i risultati sono simili.
- Fiducia in Sé: Miglioramenti riportati più spesso in KONTAKT™ (44% vs 35%). Sentirsi parte di un gruppo “con persone come me” sembra aver dato una bella spinta all’autostima.
- Emotività (regolazione, gestione emozioni, solitudine, stress): Qui la differenza è marcata. Il 44% dei partecipanti KONTAKT™ ha riportato miglioramenti (soprattutto in gestione delle emozioni e riduzione della solitudine), contro solo un partecipante in ART Legends. L’approccio più esplicito di KONTAKT™ sembra quindi più efficace su questo fronte.
- Consapevolezza e Conoscenza Sociale: Leggero vantaggio generale per KONTAKT™ (33% vs 24%), anche se ART Legends ha mostrato un piccolo vantaggio specifico sulla comprensione delle regole sociali.
In sintesi, entrambi gli approcci funzionano e portano benefici, ma KONTAKT™, con il suo insegnamento più diretto, sembra dare qualcosa in più su aspetti come la comunicazione verbale complessa, la gestione emotiva e forse la qualità delle amicizie a lungo termine (come emerso da altri dati dello studio). ART Legends, d’altro canto, eccelle nel promuovere la cooperazione e le abilità di base dell’interazione in un contesto più naturale.
Ostacoli e Facilitatori: La Strada Verso la Partecipazione
Partecipare a questi gruppi non è sempre stato semplice. Cosa ha aiutato e cosa ha reso le cose difficili?
Facilitatori:
- Supporto familiare (genitori, nonni che aiutano con i trasporti).
- Interesse specifico per l’attività (soprattutto per ART Legends).
- Tempistiche e luoghi comodi (per alcuni, la vicinanza a scuola era perfetta).
- A volte, piccoli incentivi (un gelato dopo la sessione!).
Barriere:
- Logistica: distanza da casa, orari che si sovrapponevano ad altri impegni (sport dei fratelli, lavoro dei genitori). Questo è stato un tema molto sentito.
- Avere altri figli da gestire.
- COVID-19: malattie o restrizioni hanno impedito la partecipazione ad alcune sessioni.
- Cambiamenti non comunicati (es. cambio di leader o di stanza in ART Legends, che può destabilizzare).
- Per alcuni bambini in ART Legends, la mancanza di un supporto più strutturato (“scaffolding”) per provare nuove attività.
- Per un bambino, il fatto che il gruppo fosse specificamente “per autistici” è stato un ostacolo, non identificandosi con l’etichetta.
Questi fattori ci dicono che la logistica è cruciale. Forse integrare questi programmi direttamente a scuola potrebbe essere una soluzione per superare molte barriere.
E i Coetanei Neurotipici? Un Dibattito Aperto
Ai genitori del gruppo KONTAKT™ è stato chiesto: cosa ne pensate di includere bambini neurotipici nei gruppi? Le opinioni erano divise.
- Pro: Potrebbe aumentare la consapevolezza sull’autismo nei bambini neurotipici, fornire modelli di ruolo, facilitare la condivisione di abilità. Alcuni pensano che anche i bambini neurotipici potrebbero beneficiare di un training sulle abilità sociali.
- Contro: Timore che possa ridurre l’efficacia del programma per i bambini autistici, che potrebbero non sentirsi più liberi di esprimersi apertamente. L’importanza di uno “spazio sicuro” tra pari è stata sottolineata da molti.
Questo riflette un tema più ampio: l’importanza per le persone autistiche di connettersi con la propria comunità per costruire appartenenza, fiducia e benessere.
Guardando al Futuro: Come Migliorare Ancora?
Questo studio non ci dà solo una fotografia del presente, ma anche preziosi spunti per il futuro, basati proprio sui suggerimenti dei partecipanti:
- Migliorare la comunicazione tra staff e famiglie durante il percorso.
- Considerare attentamente la logistica (orari, luoghi). L’integrazione scolastica è una pista da esplorare.
- Valutare l’omogeneità dell’età nei gruppi.
- Offrire più varietà nelle attività, magari incorporando interessi specifici dei bambini.
- Fornire più supporto strutturato (“scaffolding”) quando necessario, anche nei gruppi meno direttivi.
- …e perché no, un “animale domestico di classe” (cane, lucertola!) è stato suggerito dai bambini di KONTAKT™! L’idea degli interventi assistiti con animali sta prendendo piede e potrebbe essere interessante.
In Conclusione: Ascoltare è la Chiave
Quello che emerge con forza da questa ricerca è che sia i programmi di social skills più strutturati come KONTAKT™, sia approcci più impliciti e basati sugli interessi come ART Legends, possono avere un impatto positivo sulla vita dei bambini autistici e delle loro famiglie. Aiutano a costruire competenze, a fare amicizia, a sentirsi più sicuri e compresi.
Non esiste una formula magica unica per tutti, perché le preferenze e i bisogni sono personali. Ma ascoltare le voci dei bambini e dei genitori, capire le loro esperienze vissute, i loro successi e le loro difficoltà, è fondamentale per continuare a migliorare questi preziosi supporti. Dopotutto, come dice il motto della comunità autistica: “Niente su di noi senza di noi”. Ed è proprio seguendo questa strada che possiamo fare la differenza.
Fonte: Springer