Fiorire nel Mondo: Svelati i Segreti del Benessere Globale dal GFS
Ciao a tutti! Oggi voglio portarvi con me in un viaggio affascinante alla scoperta di cosa significhi davvero “fiorire” come esseri umani, su scala globale. Parliamo del Global Flourishing Study (GFS), un progetto di ricerca monumentale che sta cercando di svelare i misteri del benessere in tutto il pianeta. Immaginate: oltre 200.000 persone coinvolte in 22 paesi diversissimi, sparsi in tutti e sei i continenti abitati. E non è un’istantanea, ma uno studio che seguirà queste persone per ben 5 anni! L’obiettivo? Capire come siamo distribuiti sulla mappa della “fioritura” e quali fattori ci aiutano (o ci ostacolano) nel raggiungere uno stato di benessere completo.
Ma Cos’è Esattamente Questa “Fioritura”?
Sentiamo spesso parlare di benessere, felicità… ma “fioritura” (in inglese, flourishing) è un concetto ancora più ampio. La definizione che guida il GFS è più o meno questa: “il raggiungimento relativo di uno stato in cui tutti gli aspetti della vita di una persona sono buoni, compresi i contesti in cui vive”. Analizziamola un attimo:
- È multidimensionale: riguarda *tutti* gli aspetti della vita (salute, emozioni, relazioni, lavoro, senso della vita…).
- È un ideale relativo: nessuno è perfettamente “fiorito”, c’è sempre margine per crescere.
- Include aspetti oggettivi e soggettivi (anche se lo studio si concentra più sui secondi, misurabili con questionari).
- Il concetto di “buono” può variare culturalmente, ma c’è un terreno comune su cui si basa la misurazione.
- Include il contesto: la fioritura non è solo individuale, ma riguarda anche la comunità e l’ambiente in cui viviamo. Il benessere della comunità è parte del nostro.
Per darvi un’idea più concreta, il GFS esplora domini chiave come: salute (fisica e mentale), felicità e soddisfazione di vita, significato e scopo, carattere e virtù, relazioni sociali strette e sicurezza finanziaria.
Un Progetto Ambizioso: Cosa Rende Speciale il GFS?
Forse vi starete chiedendo: “Ma non esistono già studi globali sul benessere?”. Certo, pensiamo al *World Values Survey* o al *Gallup World Poll*. Il GFS, però, vuole andare oltre. Come? Principalmente in due modi:
- È longitudinale: segue le stesse persone nel tempo. Questo è cruciale per capire non solo *come* stiamo, ma *come* cambiamo e *perché*.
- È più ampio: misura una gamma molto più vasta di aspetti legati alla fioritura, andando oltre la semplice soddisfazione di vita o felicità momentanea.
Inoltre, una grande forza del GFS è il suo sforzo per includere prospettive non occidentali, cercando di capire quali pattern di benessere sono universali e quali, invece, sono specifici di certe culture. Basta con la ricerca focalizzata solo sull’Occidente!

Primi Risultati: Chi Fiorisce di Più nel Mondo?
Ok, veniamo al sodo. Cosa ci dicono i primi dati raccolti nel 2023? Analizzando un indice composito di fioritura (che mette insieme i vari domini), emergono pattern interessanti.
Considerando la media dei 22 paesi (e includendo la sicurezza finanziaria nell’indice):
- Età: Contrariamente a quanto si pensava (la famosa curva a U della felicità), la fioritura sembra abbastanza stabile fino ai 49 anni, per poi aumentare con l’età. Questo è un dato su cui riflettere molto: i giovani non se la passano così bene come un tempo?
- Genere: Uomini e donne mostrano livelli di fioritura simili in media globale, ma con differenze notevoli in alcuni paesi.
- Stato Civile: Le persone sposate riportano livelli di fioritura significativamente più alti rispetto a separati, divorziati o single (anche se con eccezioni culturali, come in India e Tanzania dove i single sembrano stare meglio dei coniugati!).
- Lavoro: Chi ha un impiego (dipendente o autonomo) fiorisce di più rispetto ai disoccupati. La differenza, però, varia tantissimo da paese a paese.
- Istruzione: Generalmente, la fioritura aumenta un po’ con l’istruzione, ma non ovunque.
- Religione: Qui il dato è forte e quasi universale. La partecipazione regolare a servizi religiosi è associata a livelli di fioritura notevolmente più alti. La differenza tra chi non partecipa mai e chi partecipa più volte a settimana è marcata.
- Immigrazione: In media, chi è nato nel paese in cui vive riporta una fioritura leggermente superiore, ma anche qui le differenze tra paesi sono significative.
L’Ombra dell’Infanzia: Come le Esperienze Passate Modellano il Nostro Presente
Il GFS ha chiesto ai partecipanti anche delle loro esperienze durante l’infanzia. E i risultati confermano quanto il passato possa influenzare il nostro benessere da adulti:
- Relazioni con i genitori: Avere avuto un buon rapporto con madre e padre è fortemente associato a una maggiore fioritura da adulti.
- Stabilità familiare: Crescere con genitori sposati sembra associato a un benessere leggermente maggiore rispetto a situazioni di divorzio, separazione o morte di un genitore.
- Situazione economica infantile: C’è un gradiente chiaro. Aver vissuto difficoltà economiche da piccoli è legato a minor fioritura da adulti, mentre essere cresciuti “comodamente” è associato a maggior benessere.
- Salute infantile: Stesso schema. Una salute eccellente da bambini predice maggior fioritura, mentre una salute scarsa predice il contrario.
- Esperienze negative: Aver subito abusi o essersi sentiti degli “outsider” durante l’infanzia è fortemente associato a una minore fioritura da adulti.
- Religiosità infantile: Anche qui, aver frequentato servizi religiosi settimanalmente da bambini è associato a maggior benessere da adulti, rispetto a chi non li frequentava mai.
È importante notare che queste sono associazioni, ma la robustezza di alcune (verificata con analisi statistiche come gli E-values) suggerisce che non si tratti solo di correlazioni casuali o confondimento.

Ma Attenzione: Non Siamo Tutti Uguali! Le Differenze Culturali
La cosa forse più affascinante del GFS è proprio come questi pattern generali si declinino diversamente nelle varie culture. La media globale nasconde un mondo di variazioni!
Ad esempio:
- L’età: Se in USA o Svezia la fioritura cresce con l’età, in Polonia e Tanzania tende a diminuire, mentre in India o Giappone ha una forma più a U.
- Il matrimonio: L’effetto positivo è quasi universale, ma l’intensità varia enormemente. In Israele la differenza tra sposati e divorziati è enorme, in Argentina quasi nulla.
- La religione: L’associazione positiva con la frequenza religiosa c’è quasi ovunque, ma passa da un effetto potentissimo a Hong Kong a uno quasi nullo in India.
- L’immigrazione: Nascere nel paese aiuta in Filippine o Polonia, ma in Spagna o Australia sembra vero il contrario.
Anche l’impatto dell’infanzia varia. Un buon rapporto con la madre conta tantissimo in Indonesia, quasi per niente in Israele (secondo questi dati iniziali). La povertà infantile ha un impatto devastante in Turchia, quasi nullo in Svezia. Questo ci dice che il contesto culturale modula profondamente come viviamo e cosa ci influenza.
Oltre l’Indice Composito: Le Mille Sfaccettature del Benessere
Usare un indice unico è utile, ma può nascondere dettagli importanti. Il GFS ha dati su tantissimi aspetti specifici del benessere, e analizzandoli singolarmente emergono sfumature interessanti:
- Salute fisica vs. Mentale: La salute fisica percepita cala con l’età (ovviamente), mentre quella mentale ha spesso un andamento a U. Dolore fisico e limitazioni aumentano con l’età.
- Emozioni diverse: Felicità e soddisfazione di vita seguono più o meno l’indice generale (ma con una tendenza a J più che a semplice crescita con l’età). Invece, equilibrio interiore, pace e ottimismo sembrano proprio aumentare con gli anni. La sofferenza, invece, non ha un pattern d’età chiaro ma è più legata ad altri fattori (stato civile, lavoro) e le donne ne riportano di più.
- Significato e Scopo: Aumentano con l’età, ma qui le esperienze infantili hanno effetti complessi. La morte di un genitore impatta di più in certi paesi, e in altri (come USA o Argentina) difficoltà economiche infantili sono associate a *più* significato da adulti!
- Carattere e Comportamenti Prosociali: Volontariato, donazioni, aiuto agli estranei… I pattern variano. Interessante: abusi infantili o sentirsi outsider predicono *maggiore* impegno in queste attività da adulti, ma *minore* capacità di mostrare amore o gratitudine. Un paradosso affascinante sulla resilienza e le sue forme.
- Relazioni e Comunità: La qualità delle relazioni strette segue l’indice generale, ma le donne riportano valori leggermente più alti. Il senso di appartenenza alla propria nazione è più forte per chi ci è nato e cala un po’ con l’istruzione.
Questo ci insegna che “fiorire” non è un blocco monolitico. Si può fiorire in alcuni ambiti e meno in altri.

Cosa Abbiamo Imparato (Per Ora)? Punti Chiave dal GFS
Se dovessi riassumere i messaggi più forti che emergono da questa prima ondata di dati, direi:
- Allarme Giovani: La tendenza della fioritura ad aumentare con l’età (o a non calare come si pensava) è preoccupante. Dobbiamo capire perché i giovani adulti sembrano faticare di più oggi e cosa possiamo fare. È un effetto dell’età o della coorte? Solo il tempo ce lo dirà.
- Fioriture Diverse: Non esiste un solo modo di fiorire. Paesi ricchi magari eccellono in sicurezza economica e soddisfazione di vita, ma arrancano su significato, relazioni o prosocialità, dove paesi a medio reddito (come Indonesia, Messico, Filippine) sembrano più forti. C’è una tensione tra benessere materiale e “umanistico”?
- L’Ambiguità dell’Avversità: Le difficoltà, specialmente infantili, sono spesso dannose. Ma a volte, per alcuni e in certi contesti, possono portare a crescita, resilienza, persino a un maggior senso o impegno sociale. Capire *quando* e *come* questo accade è una frontiera importante.
- Il Fattore Religione/Spiritualità: L’associazione tra frequenza religiosa e benessere è incredibilmente robusta e trasversale a culture e domini della fioritura. È un fattore che forse, nelle società secolarizzate, abbiamo sottovalutato o trascurato nel promuovere il benessere collettivo. Questo non significa imporre nulla, ma riconoscere un percorso che per molti sembra essere potente.

Limiti e Orizzonti Futuri: La Ricerca Continua
Ogni studio ha i suoi limiti, e il GFS non fa eccezione. Si basa su auto-valutazioni, le domande possono essere interpretate diversamente nelle varie culture, i paesi non sono un campione casuale del mondo (mancano i paesi a basso reddito, ad esempio). Le analisi demografiche sono descrittive, non causali, e quelle sull’infanzia, pur suggestive, si basano su ricordi.
Ma la bellezza del GFS è che è solo all’inizio! Le prossime ondate di dati ci permetteranno di seguire i cambiamenti nel tempo, capire meglio le cause e gli effetti, e distinguere gli effetti dell’età da quelli della coorte. E soprattutto, i dati sono open-access! Chiunque può richiederli e analizzarli, contribuendo a questa grande impresa collettiva.
Un Invito a Fiorire
Il Global Flourishing Study è più di una semplice ricerca accademica. È uno strumento potentissimo per capire meglio noi stessi come specie globale. Ci aiuta a identificare chi ha più bisogno, dove intervenire, quali aspetti della vita promuovere per costruire società dove le persone non solo sopravvivono, ma prosperano davvero.
Ci pone domande fondamentali: stiamo investendo abbastanza nei nostri giovani? Come possiamo conciliare sviluppo economico e significato profondo? Abbiamo perso di vista percorsi spirituali importanti per il benessere?
Quello che misuriamo plasma ciò di cui parliamo, ciò che sappiamo e ciò a cui aspiriamo. Speriamo che il GFS, con la sua visione ampia e globale della fioritura umana, possa davvero aiutarci a spostare l’attenzione e le politiche verso ciò che conta di più: permettere a tutti, ovunque, di fiorire.

Fonte: Springer
