Fotografia di ritratto di un gruppo di diversi professionisti delle imprese africane in una moderna sala del consiglio, discutendo in modo collaborativo strategie di gestione dei rischi attorno a una tavola grande con documenti e tablet, lenti da 35 mm, profondità di campo, seppia duotone e blu, che simboleggia il lavoro di squadra nell'implementazione ERM.

ERM: Il Segreto delle Assicurazioni Africane per Navigare la Tempesta dei Rischi

Ciao a tutti! Oggi voglio portarvi con me in un viaggio affascinante nel mondo della gestione del rischio, ma non uno di quelli noiosi e pieni di tecnicismi incomprensibili. Parleremo di Enterprise Risk Management (ERM), un approccio che, credetemi, sta diventando la bussola per molte aziende, specialmente in contesti dinamici come quelli africani. Immaginatevi al timone di una nave in un mare pieno di incognite: l’ERM è un po’ come avere una mappa super dettagliata e un equipaggio pronto a tutto!

Negli ultimi vent’anni, il modo di guardare ai rischi aziendali è cambiato radicalmente. Siamo passati da una visione “a compartimenti stagni”, dove ogni rischio veniva gestito isolatamente, a una prospettiva olistica, integrata. Questo è l’ERM: un sistema che permette alle organizzazioni di gestire tutti i rischi in maniera coordinata, costruendo una sorta di scudo protettivo, una vera e propria resilienza. Ma cosa spinge le aziende, in particolare le compagnie di assicurazione in paesi come il Ghana e il Sudafrica, ad adottare questo sistema? È proprio quello che uno studio recente ha cercato di scoprire, e i risultati sono davvero stuzzicanti!

Perché Proprio Ghana e Sudafrica? E Perché le Assicurazioni?

Vi chiederete: perché concentrarsi su Ghana e Sudafrica? Beh, il Sudafrica vanta il mercato assicurativo più grande del continente, con una penetrazione di circa il 16%. Il Ghana, d’altro canto, ha un mercato in via di sviluppo, con una penetrazione intorno al 2%. Entrambi i paesi, poi, hanno vissuto importanti cambiamenti normativi negli ultimi dieci anni, spingendo verso una gestione del rischio più robusta. Pensate che il crollo o la fusione di alcune istituzioni finanziarie ha portato all’introduzione di nuove regole, come il quadro di solvibilità e gestione del rischio aggiornato in Ghana e il framework Solvency Assessment and Management (SAM) in Sudafrica. Elemento chiave? Proprio l’adozione di un sistema ERM e la creazione di comitati di gestione del rischio.

E le assicurazioni? Il loro core business è proprio l’assunzione di rischi a fronte di incertezze. Chi meglio di loro dovrebbe essere all’avanguardia nell’adottare sistemi di gestione del rischio sofisticati? Inoltre, sono attori cruciali per l’economia globale e contribuiscono significativamente alla crescita di un paese. Capire cosa le spinge ad adottare l’ERM è fondamentale per garantire la loro stabilità finanziaria e il loro ruolo nello sviluppo economico.

I Fattori Chiave: Cosa Influenza la Scelta dell’ERM?

Lo studio, basandosi sulla teoria della contingenza (che dice, in soldoni, che non esiste “la soluzione migliore” valida per tutti, ma bisogna guardare ai fattori specifici interni ed esterni all’organizzazione) e sulla teoria istituzionale (che sottolinea come le pressioni esterne, ad esempio normative, influenzino le scelte aziendali), ha analizzato una serie di variabili. E qui viene il bello: per farlo, non si è limitato a una semplice regressione lineare, ma ha usato la regressione quantile. Cosa significa? Immaginate di non guardare solo alla “media” dell’effetto di un fattore, ma di poter vedere come questo effetto cambia a diversi “livelli” di adozione dell’ERM. È come avere una visione molto più sfumata e precisa!

Ecco cosa è emerso, tenetevi forte:

  • Presenza delle Big4 (le grandi società di revisione): Sembra che le compagnie assicuratrici auditate da una delle Big4 (Deloitte, Ernst e Young, PricewaterhouseCoopers, KPMG) siano più propense ad adottare l’ERM. Questo perché questi colossi della revisione pongono grande enfasi sull’affidabilità e la trasparenza, e spesso “consigliano” l’adozione di sistemi di controllo robusti.
  • Struttura proprietaria (Ownership structure): Le aziende con una maggiore quota di proprietà estera (foreign-owned) tendono ad implementare l’ERM. Gli stakeholder esterni, specialmente le istituzioni, sembrano esercitare una pressione positiva in tal senso.
  • Leva finanziaria (Leverage): Qui la faccenda si complica un po’. Per il Sudafrica, la relazione sembra a forma di “U”: all’inizio un aumento della leva finanziaria ha un effetto negativo sull’adozione dell’ERM, ma superata una certa soglia, l’effetto diventa positivo. Per il Ghana, invece, la relazione è a “U rovesciata” per leva e redditività: un aumento iniziale spinge verso l’ERM, ma un eccesso lo scoraggia. Questo ci dice che non c’è una regola fissa, ma dipende dal contesto e dal livello!
  • Dimensione aziendale (Firm size): Anche qui, niente di scontato. Per le aziende sudafricane, livelli più bassi di dimensione aziendale e redditività incoraggiano l’adozione dell’ERM, ma aumenti significativi di questi fattori la indeboliscono (una relazione a “U rovesciata”). Per il Ghana, invece, la dimensione aziendale mostra una relazione a “U diretta”. Le aziende più grandi, con la loro complessità, sono più esposte ai rischi e quindi più motivate.
  • Diversificazione industriale (Industrial diversification): Le compagnie che operano in più segmenti di business (ad esempio, vita e danni) sono più inclini ad adottare l’ERM. Più diversificazione significa più complessità e più rischi da gestire in modo integrato. Questo fattore, insieme alla presenza delle Big4 e alla struttura proprietaria, ha mostrato effetti positivi significativi e costanti su vari quantili in entrambi i campioni.
  • Redditività (Profitability – ROA): Sorprendentemente, per il Sudafrica, le assicurazioni più redditizie sembrano meno propense ad adottare l’ERM, almeno inizialmente. Una possibile spiegazione? Forse le aziende molto redditizie si sentono più “sicure” e sottovalutano la necessità di un ERM, oppure i costi iniziali dell’implementazione frenano. Tuttavia, la regressione quantile mostra una relazione a “U rovesciata” per entrambi i paesi, suggerendo che le imprese con bassa redditività sono più propense a implementare l’ERM per gestire i rischi e migliorare le prestazioni, mentre le imprese molto grandi potrebbero essere meno propense.

Macro fotografia di un grafico finanziario complesso con linee intrecciate che rappresentano fattori di rischio, alcune formazioni di U e forma a U invertite, lenti macro da 100 mm, alti dettagli, messa a fuoco precisa, illuminazione controllata, simboleggiano le relazioni sfumate nell'adozione di ERM.

Questi risultati, soprattutto quelli emersi dalla regressione quantile, sono pazzeschi perché ci mostrano che l’influenza di questi fattori non è statica. Cambia a seconda del “punto” in cui si trova l’azienda nel suo percorso di adozione dell’ERM. Non è un interruttore on/off, ma più un dimmer che regola l’intensità!

Cosa ci Insegna Tutto Questo? Implicazioni Pratiche

Ok, direte voi, belle scoperte, ma a cosa servono? Servono eccome! Per prima cosa, le compagnie di assicurazione dovrebbero fare tesoro di queste informazioni. Devono capitalizzare i loro punti di forza organizzativi, come la diversificazione e le partnership con società di revisione affidabili, per potenziare l’adozione dell’ERM. Quelle altamente diversificate o che fanno molto affidamento sulla leva finanziaria per finanziare le loro operazioni dovrebbero assolutamente impiegare l’ERM per gestire le complessità associate.

Poi, c’è un messaggio per i regolatori e i policy maker. Comprendere come le dinamiche di mercato e i quadri normativi influenzano l’adozione dell’ERM è cruciale per creare regolamenti mirati che supportino procedure di gestione del rischio solide in tutto il settore. Ad esempio, in Sudafrica, dove il settore è più maturo, i regolatori potrebbero aiutare le assicurazioni a confrontare la loro implementazione dell’ERM con le migliori pratiche del settore. Per il Ghana, dove molte compagnie non hanno ancora adottato l’ERM, la National Insurance Commission (NIC) dovrebbe monitorare le attività e incoraggiare l’adozione, specialmente per le aziende più grandi o quelle che puntano ad aumentare redditività e leva finanziaria. La sensibilizzazione e la formazione sono fondamentali.

Dal punto di vista manageriale, è vitale coltivare una cultura consapevole del rischio. I manager dovrebbero vedere l’ERM non come un mero obbligo di conformità, ma come uno strumento strategico, integrando le considerazioni sul rischio nelle attività quotidiane. Programmi di formazione a tutti i livelli e sistemi di ricompensa che incentivino una performance allineata al rischio possono fare la differenza.

Uno Sguardo al Futuro dell’ERM in Africa

Questo studio è, a mio avviso, un tassello importante. È uno dei primi a usare la regressione quantile per esaminare i driver dell’adozione dell’ERM in un contesto africano, andando oltre le medie e catturando la vera eterogeneità delle influenze. Certo, ci sono dei limiti: il campione era focalizzato su Ghana e Sudafrica e su un set specifico di determinanti. Future ricerche potrebbero esplorare altri fattori (come le caratteristiche del consiglio di amministrazione, la cultura aziendale) o estendere l’analisi ad altre economie emergenti.

Una cosa è certa: il viaggio verso una gestione del rischio più sofisticata e integrata è appena iniziato per molte realtà, specialmente nei mercati emergenti. L’ERM non è una moda passeggera, ma una necessità strategica per navigare le acque sempre più complesse del business globale. E capire cosa ne guida l’adozione è il primo passo per assicurarsi che sempre più “navi” arrivino sane e salve in porto, contribuendo alla stabilità e alla crescita economica. Non trovate sia affascinante?

Fotografia paesaggistica grandangolare di un moderno paesaggio urbano in una capitale africana (ad esempio, Accra o Johannesburg) al tramonto, con edifici per uffici illuminati che simboleggiano l'industria assicurativa, la lente larghi da 10-24 mm, una lunga esposizione per le piste luminose, una forte attenzione, che rappresentano la crescita economica e il ruolo di ERM.

Insomma, la gestione del rischio aziendale è un tema che tocca tutti, dalle grandi multinazionali alle piccole imprese, e studi come questo ci aiutano a svelarne i meccanismi più reconditi. Spero che questo piccolo approfondimento vi abbia incuriosito e magari offerto qualche spunto di riflessione. Alla prossima!

Fonte: Springer

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