Emorroidi e Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali: Finalmente Buone Notizie dall’Ambulatorio!
Parliamoci chiaro, quando si soffre di una Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale (MICI), come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn, la vita quotidiana può già essere abbastanza complicata. Se poi ci si mettono anche le emorroidi, il quadro si fa ancora più fastidioso. E diciamocelo, per anni c’è stato un certo timore nel trattare le emorroidi in noi pazienti con MICI, un po’ per la paura di complicazioni, un po’ perché i dati a disposizione erano scarsi. Ma oggi, amici miei, ho notizie confortanti da condividere!
Recentemente mi sono imbattuto in uno studio multicentrico portoghese che ha fatto luce proprio su questo argomento: l’efficacia e la sicurezza delle procedure ambulatoriali per la malattia emorroidaria in pazienti con MICI. E i risultati, ve lo anticipo, sono davvero incoraggianti.
Capire il Contesto: Emorroidi e MICI, un Legame Delicato
Prima di tuffarci nei dettagli dello studio, facciamo un piccolo ripasso. Le emorroidi sono una condizione comunissima, che può causare sanguinamento rettale, prolasso, fastidio, prurito… insomma, una bella seccatura. Vengono classificate con la scala di Goligher (da I a IV) a seconda del grado di prolasso.
Le MICI, d’altro canto, sono malattie croniche che infiammano il tratto gastrointestinale, con sintomi come dolore addominale, diarrea e, spesso, sangue nelle feci. Quest’ultimo sintomo, capite bene, può facilmente sovrapporsi a quello delle emorroidi, rendendo a volte la diagnosi un po’ un rompicapo.
Curiosamente, sembra che le emorroidi siano meno prevalenti in noi pazienti con MICI (2-20%) rispetto alla popolazione generale (fino al 40%). Questo potrebbe essere dovuto al fatto che i sintomi vengono confusi o che l’attenzione clinica è tutta concentrata sulla MICI. Però, pensandoci bene, la diarrea cronica tipica delle MICI potrebbe in realtà favorire la comparsa delle emorroidi, quindi forse la loro incidenza è sottostimata.
Il vero “spauracchio” è sempre stato il trattamento. Vecchi studi riportavano tassi di complicanze elevati, addirittura casi di proctectomia (asportazione del retto), soprattutto dopo interventi chirurgici. Questo ha generato una certa cautela, per non dire timore, tra noi medici e pazienti.
Lo Studio Portoghese: Una Ventata di Ottimismo
Ma veniamo allo studio che ha attirato la mia attenzione. I ricercatori hanno analizzato retrospettivamente i dati di 129 pazienti con MICI (90 con colite ulcerosa e 37 con Crohn) che si sono sottoposti a trattamenti ambulatoriali per le emorroidi tra il 2013 e il 2021. È importante notare che solo il 55% dei pazienti era in remissione endoscopica e il 18% era in terapia con farmaci biologici – condizioni che, in passato, avrebbero potuto far storcere il naso a più di un medico prima di procedere.
I trattamenti ambulatoriali considerati sono stati principalmente due, quelli più comuni e raccomandati per le emorroidi di grado I-III:
- Legatura elastica (RBL): una tecnica che prevede il posizionamento di un piccolo elastico alla base dell’emorroide per “strozzarla” e farla cadere. L’hanno subita 77 pazienti.
- Iniezione di polidocanolo in schiuma (PFS): una scleroterapia che “secca” l’emorroide. Utilizzata in 44 pazienti.
Otto pazienti hanno ricevuto entrambi i trattamenti, per un totale di 304 procedure analizzate. E i risultati? Tenetevi forte!
Efficacia? I Numeri Parlano Chiaro!
Il trattamento della malattia emorroidaria si è rivelato efficace nell’88% dei pazienti! Un dato assolutamente paragonabile a quello che si osserva nella popolazione generale. Di questi, il 16% ha avuto una recidiva, ma considerate che il follow-up medio è stato bello lungo: 55,3 mesi, quasi 5 anni! Anche questo tasso di recidiva è in linea con quanto riportato in letteratura per i pazienti senza MICI.
Ma la cosa forse più sorprendente e rassicurante è che nessuna caratteristica legata alla MICI ha influenzato significativamente il successo clinico o la recidiva. Che si trattasse di colite ulcerosa o Crohn, della localizzazione della malattia, della terapia in corso (inclusi i biologici!) o dello stato di remissione endoscopica, i risultati sono stati consistenti. Gli unici fattori associati a un minor successo clinico sono stati, come prevedibile anche nella popolazione generale, la presenza di sintomi da prolasso e un grado di emorroidi Goligher III.
E la Sicurezza? Possiamo Stare Tranquilli?
Passiamo ora al tasto dolente, o meglio, a quello che si temeva fosse dolente: le complicanze. Ebbene, su 304 procedure, sono state descritte complicanze solo in 17 casi (il 5,6%). Parliamo di:
- Dolore significativo post-procedura (3%)
- Trombosi emorroidaria (2%)
- Sanguinamento dalla cicatrice della legatura (0,66%)
- Ulcera anale (0,33%)
Importante sottolineare: solo due complicanze (0,66%) hanno richiesto un trattamento invasivo (un’emorroide trombizzata operata e un sanguinamento trattato endoscopicamente). Tutte le altre si sono risolte con terapia conservativa e, soprattutto, non ci sono stati casi di suppurazione, stenosi anale o incontinenza fecale – le complicanze più temute!
Anche qui, le caratteristiche della MICI non sono state associate a un aumento delle complicanze. L’unico fattore che sembrava incidere era un grado di emorroidi Goligher III e il tipo di procedura, come vedremo tra poco. Fondamentale: lo studio ha escluso pazienti con malattia perianale fistolizzante attiva, il che è una prassi clinica sensata.
Questi dati sono un enorme passo avanti rispetto ai vecchi report che dipingevano scenari ben più cupi. Probabilmente, i moderni trattamenti per le MICI, che portano a un miglior controllo della malattia e a una migliore guarigione della mucosa, giocano un ruolo chiave in questi risultati più confortanti.
Legatura Elastica vs. Scleroterapia con Schiuma: C’è un Vincitore?
Lo studio ha anche confrontato direttamente la legatura elastica (RBL) con la scleroterapia con schiuma di polidocanolo (PFS). In termini di successo clinico e recidiva, i due trattamenti si sono dimostrati simili (88,3% vs 86,6% di successo; 10,3% vs 17,9% di recidiva, rispettivamente, senza differenze statisticamente significative).
Tuttavia, c’è stata una differenza per quanto riguarda le complicanze: la legatura elastica (RBL) ha mostrato un tasso di complicanze più alto rispetto alla PFS (15,6% vs 2,6%). Infatti, un’analisi multivariata ha identificato il tipo di trattamento (RBL vs PFS) come un predittore indipendente di complicanze, con un rischio maggiore per la RBL. È comunque importante ribadire che non si sono verificate complicanze gravi in nessuno dei due gruppi.
Questo dato è interessante e si allinea con altri studi che suggeriscono come la scleroterapia, in particolare con schiuma, possa avere un profilo di sicurezza leggermente migliore rispetto alla legatura elastica, pur mantenendo un’ottima efficacia.
Un Cambio di Prospettiva Necessario
Perché questi risultati sono così importanti? Perché per troppo tempo noi pazienti con MICI siamo stati considerati “ad alto rischio” per qualsiasi procedura anale, anche quelle minimamente invasive. Questo studio, il più ampio finora focalizzato esclusivamente su trattamenti ambulatoriali per emorroidi in pazienti MICI, ci dice che non è necessariamente così.
Certo, lo studio ha delle limitazioni, come la sua natura retrospettiva (che potrebbe sottostimare le complicanze lievi) e la potenziale difficoltà nel distinguere sempre perfettamente un sanguinamento da MICI attiva da uno emorroidario (anche se i ricercatori hanno posto molta attenzione a questo aspetto). Tuttavia, i punti di forza sono notevoli: la dimensione del campione e il lungo periodo di follow-up.
Quello che emerge chiaramente è che, in pazienti con MICI senza malattia perianale fistolizzante attiva, le procedure ambulatoriali per le emorroidi sono efficaci quanto nella popolazione generale e presentano un basso tasso di complicanze. Questo è un messaggio potentissimo che dovrebbe rassicurare sia noi pazienti che i nostri medici.
Cosa Portiamo a Casa?
Insomma, se soffrite di MICI e le emorroidi vi tormentano, non partite sconfitti! Parlatene apertamente con il vostro gastroenterologo e con uno specialista proctologo. Tecniche come la legatura elastica e, forse con un piccolo vantaggio in termini di sicurezza, la scleroterapia con schiuma di polidocanolo, possono offrirvi un sollievo significativo con rischi contenuti.
Questo studio apre la strada a una gestione più serena e proattiva delle emorroidi in un contesto, quello delle MICI, già di per sé complesso. C’è ancora bisogno di ricerca, magari studi prospettici con definizioni standardizzate, e di capire meglio come gestire i casi con malattia perianale attiva. Ma per ora, possiamo tirare un piccolo sospiro di sollievo: un problema in meno da temere, o quasi!
La scienza va avanti, e con essa la nostra qualità di vita. E questa, amici, è sempre una splendida notizia.
Fonte: Springer