Salute Materna in Alabama: Quando Razza e Malattie Intrecciano Destini Diversi
Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che mi sta molto a cuore e che, francamente, dovrebbe scuoterci tutti: la salute delle mamme durante la gravidanza e il parto. Sembra incredibile, ma ancora oggi, nel pieno del progresso tecnologico, ci sono differenze enormi nei rischi che una donna corre semplicemente in base al colore della sua pelle. Prendiamo l’Alabama, ad esempio. Lì, come ci dicono i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), una donna afroamericana ha una probabilità 2,6 volte maggiore di morire per cause legate alla gravidanza rispetto a una donna bianca. Sì, avete letto bene. Una disparità enorme.
Ma perché succede questo? Non è una questione biologica legata alla “razza” – che, ricordiamocelo, è un costrutto sociale, non una categoria biologica [9,10,11]. Le radici affondano in problemi ben più profondi:
- Razzismo strutturale [4]
- Fattori economici e sociali [5]
- Disuguaglianze nell’accesso alle cure [6]
- Barriere culturali [7]
- Pratiche sanitarie distorte o prevenute [8]
A complicare ulteriormente il quadro ci sono le comorbilità, ovvero la presenza di più malattie croniche (come ipertensione, diabete) nella stessa persona [12,13]. La gravidanza è già un momento di grande stress fisiologico per il corpo; se si aggiungono altre patologie, gestire tutto diventa ancora più difficile, con rischi maggiori sia per la mamma che per il bambino [18,20].
Un Nuovo Sguardo: L’Analisi di Rete
Finora, molti studi si sono concentrati su singole malattie o hanno usato approcci epidemiologici classici. Ma per capire davvero come queste malattie interagiscono tra loro, specialmente in contesti di disparità razziale, serve qualcosa di più. Ed è qui che entra in gioco il nostro studio, basato su un’idea affascinante: l’analisi di rete [19, 25].
Immaginate una rete, come quelle sociali che usiamo tutti i giorni. In questa rete, però, i “nodi” non sono persone, ma malattie. Le “connessioni” (o “archi”) tra questi nodi rappresentano quanto spesso due malattie si presentano insieme nella stessa persona. Più spessa è la connessione, più forte è l’associazione tra quelle due patologie. Abbiamo usato un indice chiamato Salton Cosine Index (SCI) per misurare queste connessioni, perché è meno influenzato dal numero totale di pazienti e si concentra sulla prevalenza relativa delle coppie di malattie [38].
Abbiamo analizzato i dati di ben 443.902 mamme in Alabama tra il 2014 e il 2021, forniti dall’Alabama Department of Public Health (ADPH) [33]. Abbiamo costruito reti di comorbilità separate per quattro gruppi razziali: Donne Bianche, Afroamericane, Asiatiche e Nativi Americani/Nativi dell’Alaska (AI/AN). L’obiettivo? Vedere se queste reti fossero diverse e come.

Cosa Abbiamo Scoperto: Reti Diverse, Rischi Diversi
I risultati sono stati illuminanti e, per certi versi, preoccupanti. Le reti di comorbilità non sono uguali per tutti i gruppi.
Le reti delle donne Afroamericane, AI/AN e Asiatiche erano generalmente più dense e complesse rispetto a quella delle donne Bianche. Questo significa che, in questi gruppi, le malattie tendono ad essere più interconnesse, creando grovigli di rischi più difficili da districare.
Ad esempio, il gruppo Afroamericano aveva il maggior numero di connessioni tra malattie (43 archi), contro i 32 del gruppo Bianco. Anche il “grado medio” (il numero medio di malattie collegate a ciascuna malattia) era più alto per le donne Afroamericane (6.61 vs 4.92 per le Bianche). La densità della rete, che misura la connettività generale, era anch’essa massima nel gruppo Afroamericano (0.55 vs 0.41 per le Bianche).
Abbiamo anche identificato delle comorbilità uniche per alcuni gruppi. Ad esempio:
- Donne Bianche: Infezione da Clamidia + Epatite C; Gonorrea + Epatite C; Gonorrea + Epatite B.
- Donne Afroamericane: Diabete preesistente + Epatite B; Clamidia + Tocolisi; HIV + Sifilide; Clamidia + Diabete preesistente; Ipertensione preesistente + Sifilide; Eclampsia + Tocolisi.
- Donne Asiatiche: Diabete gestazionale + Epatite B; Clamidia + Eclampsia; Epatite B + Tocolisi; Eclampsia + Epatite C; Clamidia + Epatite B; Diabete gestazionale + Epatite C.
- Donne AI/AN: Nessuna comorbilità unica identificata in questo specifico set di dati.
Queste differenze suggeriscono che le strategie di prevenzione e cura devono essere personalizzate, tenendo conto del profilo di rischio specifico di ciascun gruppo razziale.
Il Focus sul Basso Peso alla Nascita (LBW)
Uno degli esiti che abbiamo esaminato più da vicino è il basso peso alla nascita (LBW), definito come un peso inferiore a 2500 grammi. È un indicatore critico della salute neonatale: i bambini LBW hanno un rischio di mortalità circa 20 volte maggiore rispetto a quelli con peso normale (NBW) e possono avere problemi di crescita, ritardi cognitivi e un rischio maggiore di malattie croniche più avanti nella vita [32].
Abbiamo costruito due reti separate: una per le mamme con bambini LBW e una per quelle con bambini NBW. La differenza era netta: la rete LBW era significativamente più densa (0.66 vs 0.42) e con più connessioni (52 vs 33) rispetto alla rete NBW. Questo rafforza l’idea che un intreccio più complesso di malattie durante la gravidanza aumenta il rischio di partorire un bambino sottopeso. C’erano ben 19 connessioni tra malattie presenti solo nella rete LBW, evidenziando specifiche interazioni pericolose.

L’Interazione Fatale: Razza e Malattia Insieme
Ma la vera svolta è arrivata quando abbiamo usato tecniche di machine learning (regressione logistica e random forest) per capire quali fattori, e soprattutto quali combinazioni di fattori, fossero i più potenti predittori di LBW. E qui la combinazione di razza e specifiche malattie è emersa prepotentemente.
Fattori come:
- Ipertensione Gestazionale_Interazione Bianca
- Ipertensione Gestazionale_Interazione Afroamericana
- Ipertensione Gestazionale_Interazione Asiatica
- Eclampsia_Interazione Bianca
- Eclampsia_Interazione Afroamericana
- Ipertensione Preesistente_Interazione Bianca
- Ipertensione Preesistente_Interazione Afroamericana
- Epatite C_Interazione Bianca
sono risultati tra i più importanti. Cosa significa? Che avere, ad esempio, l’ipertensione gestazionale non comporta lo stesso rischio di LBW per una donna Bianca, Afroamericana o Asiatica. Il rischio è modulato dall’appartenenza razziale, che, come detto, è un proxy per una miriade di fattori sociali, economici e di accesso alle cure. L’ipertensione preesistente e l’eclampsia sono emerse come fattori di rischio particolarmente significativi per i gruppi Bianco e Afroamericano.
Perché Queste Differenze? Uno Sguardo alle Cause
Le statistiche demografiche del nostro campione offrono qualche indizio. Le mamme Asiatiche avevano in media l’età più alta al parto e la più alta percentuale di assicurazione privata, mentre le mamme Afroamericane avevano l’età media più bassa, il maggior numero medio di diagnosi e la più alta copertura Medicaid. Le donne Asiatiche avevano anche la più alta percentuale di matrimoni al momento del parto e la più alta percentuale senza comorbilità.
Queste differenze non sono casuali. Riflettono disuguaglianze sistemiche:
- Status socioeconomico: Spesso correlato a istruzione, lavoro e reddito, influenza l’età al parto, l’accesso all’assicurazione privata e la possibilità di accedere a cure preventive [45-49].
- Accesso alle cure: Differenze nella copertura assicurativa (privata vs. Medicaid) possono tradursi in differenze nella qualità e tempestività delle cure ricevute [50-52].
- Fattori culturali: Norme culturali su matrimonio, famiglia e salute possono influenzare le decisioni e gli esiti [56-58, 68].
- Stili di vita e fattori ambientali: Dieta, stress, esposizione a inquinanti [61, 67].
- Discriminazione sistemica: Pregiudizi nel sistema sanitario e disuguaglianze storiche continuano ad avere un impatto pesante [54, 59].
È fondamentale ribadire che queste disparità non sono dovute a differenze biologiche innate legate alla razza, ma alle complesse interazioni tra questi fattori sociali e ambientali.

Limiti e Prossimi Passi
Come ogni studio, anche il nostro ha dei limiti. Il dataset dell’ADPH includeva solo 13 specifiche condizioni mediche, senza usare la classificazione internazionale ICD-10, il che potrebbe aver limitato la nostra analisi. Inoltre, le dimensioni del campione per i gruppi Asiatico e AI/AN erano più piccole, il che potrebbe ridurre la potenza statistica nel rilevare alcune associazioni.
Per questo, stiamo già lavorando per ottenere dati più ricchi dall’Università dell’Alabama a Birmingham (UAB), che utilizzano la classificazione ICD-10 e potrebbero offrire una rappresentazione più bilanciata dei diversi gruppi razziali e una gamma più ampia di malattie. Speriamo così di poter dipingere un quadro ancora più dettagliato.
Cosa Portiamo a Casa?
Questo viaggio nei dati dell’Alabama ci lascia con alcune certezze:
- Le disparità razziali nella salute materna sono reali, profonde e inaccettabili.
- Le comorbilità giocano un ruolo cruciale e interagiscono in modi complessi e diversi a seconda del gruppo razziale.
- L’analisi di rete è uno strumento potente per visualizzare e comprendere queste interazioni complesse.
- È urgente sviluppare interventi sanitari mirati e personalizzati che tengano conto del profilo di rischio specifico di ciascun gruppo razziale, affrontando al contempo le cause profonde delle disuguaglianze (accesso alle cure, fattori socioeconomici, razzismo sistemico).
La buona notizia è che molte morti materne e molti esiti negativi come il LBW sono prevenibili con cure prenatali adeguate, supporto nutrizionale ed educazione. Ma dobbiamo garantire che tutte le donne, indipendentemente dal colore della pelle o dallo status socioeconomico, abbiano accesso a queste risorse. È una questione di giustizia e di salute pubblica. Spero che studi come questo contribuiscano a smuovere le coscienze e a guidare azioni concrete.
Fonte: Springer
