Primo piano, obiettivo macro 70mm, focalizzato su una corona dentale in resina stampata 3D color dente, perfettamente adattata su un modello di molare primario di un bambino. Luce soffusa e naturale che enfatizza l'integrazione estetica e l'adattamento preciso al margine. Alto dettaglio, profondità di campo ridotta.

Corone Dentali per Bambini: La Stampa 3D Batte la Zirconia? Scopriamo Insieme!

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che sta davvero cambiando le carte in tavola nel mondo dell’odontoiatria pediatrica, un campo che mi appassiona tantissimo. Parliamo di dentini da latte, di carie (ahimè, un problema diffusissimo tra i più piccoli!) e di come possiamo restaurarli al meglio.

Sapete, quando una carie diventa estesa o quando è necessario devitalizzare un dente da latte (pulpotomia), spesso la soluzione migliore è coprire l’intero dente con una corona. Questo serve a proteggere ciò che resta del dente, a ripristinare la funzione masticatoria e a mantenere lo spazio per i denti permanenti che arriveranno.

Il Dilemma delle Corone Dentali per Bambini: Estetica vs. Funzionalità

Per anni, la scelta standard sono state le corone metalliche preformate (le famose PMC). Funzionano bene, sono resistenti, durature e relativamente economiche. Ma, diciamocelo, hanno un grosso difetto: l’estetica. Quel colore metallico non piace proprio a nessuno, nemmeno ai bambini! E oggi, l’aspetto estetico è importante anche per loro.

Si sono cercate alternative: corone metalliche con una faccetta bianca davanti, ma anche queste hanno i loro limiti. Poi sono arrivate le corone prefabbricate in zirconia. Bellissime, bianchissime, super resistenti e biocompatibili. Sembrano la soluzione perfetta, vero? Beh, quasi. Hanno anche loro qualche svantaggio: richiedono una preparazione del dente piuttosto “aggressiva” (bisogna limarlo parecchio) e, non da ultimo, sono costose.

Entra in Scena la Stampa 3D: Una Rivoluzione su Misura?

Ed è qui che entra in gioco la tecnologia che sta rivoluzionando tanti settori, inclusa l’odontoiatria: la stampa 3D! Grazie al CAD/CAM (progettazione e fabbricazione assistita dal computer) e, in particolare, alla manifattura additiva (la stampa 3D, appunto), oggi possiamo creare restauri dentali con una precisione incredibile, velocemente, in modo personalizzato e con risultati estetici ottimali.

Pensateci: invece di usare una corona prefabbricata che magari non si adatta perfettamente alla forma specifica del dente di quel bambino, possiamo progettarne una su misura al computer e stamparla direttamente in studio o in laboratorio. Questo significa anche meno spreco di materiale e la possibilità di creare soluzioni davvero uniche per ogni piccolo paziente. Fantastico, no? Ma la domanda è: queste nuove corone stampate in 3D, fatte di resine speciali, sono all’altezza delle ormai collaudate corone in zirconia? Sono abbastanza resistenti? Si adattano bene al dente?

Fotografia macro, obiettivo 85mm, che mostra una vista dettagliata dell'ugello di una stampante 3D mentre stratifica con precisione la resina per formare una piccola corona dentale color dente. Illuminazione controllata e soffusa che evidenzia i dettagli intricati e la superficie liscia della resina. Alto dettaglio, messa a fuoco precisa.

La Nostra Indagine: Resina Stampata 3D vs. Zirconia Prefabbricata

Proprio per rispondere a queste domande, abbiamo condotto uno studio *in vitro* (cioè in laboratorio, non direttamente in bocca ai pazienti, per ora!). Abbiamo preso 20 molari da latte estratti (per motivi ortodontici o perché trattenuti troppo a lungo) e li abbiamo preparati come si fa per una pulpotomia.

Poi li abbiamo divisi casualmente in due “squadre” da 10:

  • Gruppo 1: Ha ricevuto corone in resina ibrida micro-riempita stampate in 3D (utilizzando la resina NextDent CeB MFH).
  • Gruppo 2: Ha ricevuto corone prefabbricate in zirconia (le NuSmile ZR).

Per simulare circa 6 mesi di vita in bocca, abbiamo sottoposto tutti i denti a cicli termici (sbalzi di temperatura tra 5°C e 55°C). Dopodiché, abbiamo misurato due parametri fondamentali:

1. Il gap marginale: In parole semplici, quanto spazio c’è tra il bordo della corona e il dente preparato. Meno spazio c’è, meglio è, perché si riduce il rischio di infiltrazioni batteriche, carie secondarie e infiammazioni gengivali. Abbiamo usato un microscopio speciale per misurarlo in micrometri (µm), che sono millesimi di millimetro!
2. La resistenza alla frattura: Abbiamo applicato una forza crescente al centro di ogni corona fino a romperla, usando una macchina apposita. Questo ci dice quanto carico masticatorio può sopportare la corona prima di cedere.

L’ipotesi di partenza (l’ipotesi nulla, come la chiamiamo in gergo scientifico) era che non ci fossero differenze significative tra i due tipi di corone per questi due parametri.

Risultati Sorprendenti: Resistenza e Precisione a Confronto

E qui viene il bello! I risultati ci hanno un po’ sorpreso, soprattutto per quanto riguarda la resistenza.

Resistenza alla Frattura: Le corone in resina stampate in 3D hanno mostrato una resistenza alla frattura statisticamente molto più alta rispetto alle corone in zirconia! Parliamo di una media di 1235.97 Newton (N) per le corone 3D contro i 576.56 N per quelle in zirconia (P < 0.001). È una differenza enorme! C'è da dire che entrambe le tipologie di corone hanno dimostrato una resistenza ben superiore alle forze masticatorie massime registrate nei bambini e negli adolescenti (che arrivano al massimo intorno ai 500-530 N). Quindi, da questo punto di vista, entrambe sono clinicamente valide e sicure. Ma la maggiore resistenza delle corone 3D è sicuramente un dato interessante. Gap Marginale: Qui, invece, non abbiamo trovato differenze statisticamente significative tra i due gruppi (P > 0.05). Le corone 3D hanno avuto un gap medio leggermente inferiore (32.00 µm) rispetto a quelle in zirconia (34.14 µm), ma la differenza è minima. Entrambi i valori sono eccellenti e ben al di sotto del limite di accettabilità clinica (che di solito si considera tra 100 e 150 µm). Questo significa che entrambe le corone si adattano molto bene al margine del dente, garantendo un’ottima chiusura.

Still life, obiettivo macro 100mm, che mostra due piccole corone dentali affiancate su uno sfondo neutro. Una è una corona in zirconia bianco brillante, l'altra una corona in resina stampata 3D color dente. La messa a fuoco è nitida sulle corone, evidenziando le differenze di texture. Illuminazione da studio controllata.

Cosa Significa Tutto Questo per i Piccoli Pazienti (e i Loro Genitori)?

Beh, questi risultati sono molto incoraggianti! Ci dicono che le corone in resina ibrida micro-riempita stampate in 3D possono essere considerate un’alternativa valida ed estetica alle corone in zirconia per restaurare i molari da latte trattati endodonticamente.

I vantaggi potenziali sono notevoli:

  • Estetica: Offrono un risultato molto naturale, simile al colore dei denti.
  • Resistenza: Hanno dimostrato una resistenza alla frattura addirittura superiore a quella della zirconia nel nostro test.
  • Precisione: L’adattamento marginale è ottimo, paragonabile a quello della zirconia.
  • Personalizzazione: La tecnologia 3D permette di creare corone su misura per ogni singolo dente, adattandosi perfettamente alla forma e alle dimensioni specifiche, cosa difficile con le corone prefabbricate.
  • Potenziale Costo/Efficienza: Anche se non valutato in questo studio, la stampa 3D potrebbe portare a processi più efficienti e potenzialmente meno costosi a lungo termine.

Insomma, sembra che abbiamo a disposizione un’opzione in più per soddisfare l’esigenza, sempre più sentita da genitori e bambini, di avere restauri che non siano solo funzionali, ma anche belli da vedere.

Uno Sguardo al Futuro (e Qualche Cautela)

Certo, come ogni studio scientifico, anche il nostro ha delle limitazioni. Si tratta di uno studio *in vitro*, quindi le condizioni di laboratorio non replicano perfettamente la complessità dell’ambiente orale (saliva, batteri, forze masticatorie variabili…). Inoltre, il numero di campioni era limitato. Non abbiamo standardizzato lo spessore finale delle corone, che potrebbe influenzare i risultati, e non abbiamo sezionato i denti per misurare il gap, il che avrebbe potuto dare una visione ancora più precisa.

Cosa serve ora? Sicuramente servono ulteriori ricerche:

  • Studi con un numero maggiore di campioni.
  • Valutazioni di altre proprietà meccaniche (resistenza all’usura, fatica, solubilità, stabilità del colore nel tempo).
  • Confronti con altri materiali emergenti, come le corone prefabbricate in resina.
  • Soprattutto, studi clinici *in vivo*, cioè direttamente sui pazienti, per confermare questi risultati promettenti nella pratica quotidiana.

Nonostante queste cautele, i dati che abbiamo raccolto sono decisamente positivi. Le corone in resina stampate in 3D hanno dimostrato di avere le carte in regola per diventare protagoniste nel restauro dei denti da latte.

Possiamo quindi concludere che, sulla base di questo studio, le corone in resina ibrida micro-riempita stampate in 3D rappresentano un’alternativa promettente, resistente ed estetica alle corone prefabbricate in zirconia per i nostri piccoli pazienti. Un passo avanti importante verso un’odontoiatria pediatrica sempre più personalizzata, efficace e… sorridente!

Fonte: Springer

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