Ceramiche Jun della Dinastia Yuan: Svelati i Segreti dal Sito di Yanjialiang!
Amici appassionati di storia e archeologia, tenetevi forte! Oggi voglio parlarvi di una scoperta che, ve lo dico subito, ha dell’incredibile e ci porta dritti dritti nella Cina della dinastia Yuan, precisamente nel sito di Yanjialiang, nella Mongolia Interna. Immaginatevi questa scena: un tempo, Yanjialiang era una vivace cittadina, un nodo cruciale sulla via per un’importante postazione militare. Ebbene, durante scavi archeologici di salvataggio, cosa ti trovano? Una marea di reperti, soprattutto porcellane, tra cui spiccano delle meravigliose ceramiche con smalto Jun.
Un Tesoro Nascosto nella Mongolia Interna
Le ceramiche Jun sono famosissime, soprattutto quelle prodotte nell’Henan durante la dinastia Yuan. Studiarle è fondamentale per capire le tecnologie ceramiche del passato e, diciamocelo, sono un argomento che affascina da sempre. Gli studiosi si sono scervellati per capire i meccanismi di colorazione, i processi di cottura, le origini. Ma c’era un “buco nero” nella ricerca: le aree delle praterie settentrionali. Ecco perché la scoperta di Yanjialiang è una manna dal cielo! Ci offre una finestra unica sul commercio di porcellane tra queste zone e le pianure centrali della Cina.
Pensate, i reperti di Yanjialiang includono ceramiche provenienti da sistemi di fornaci diversissimi: Jingdezhen, Cizhou, Longquan, Ding e, appunto, Jun. Quelle Jun, in particolare, sembravano “essenzialmente identiche a quelle rinvenute nelle fornaci Jun” dell’Henan. Ma erano davvero tutte uguali? E da dove venivano precisamente? Questo è il mistero che un team di ricercatori ha deciso di svelare.
Sotto la Lente: Metodi Scientifici all’Avanguardia
Per vederci chiaro, hanno preso 20 frammenti di queste ceramiche Jun, tutti provenienti da abitazioni e dal quartiere commerciale del sito di Yanjialiang. E non si sono limitati a guardarli! Hanno sfoderato un arsenale di tecniche scientifiche da far invidia a CSI:
- Microscopio a ultra-profondità di campo
- Microscopia elettronica a scansione con spettroscopia a dispersione di energia (SEM-EDS)
- Microscopia polarizzatrice
- Spettrometria XRF a dispersione di energia (EDXRF)
- Analisi con spettrometria di massa al plasma (ICP-MS)
- Spettrometro di massa a ionizzazione termica superficiale (TIMS)
- Dilatometro termico
L’obiettivo? Capire tutto: la microstruttura dello smalto e del corpo ceramico, la composizione chimica, il contenuto di elementi in traccia, le proprietà fisiche e, ovviamente, il livello di produzione. E per non farsi mancare nulla, hanno confrontato i dati con quelli di ceramiche Jun delle dinastie Song, Jin e Yuan trovate nell’Henan.
I campioni, forniti dal Museo di Baotou, erano tutti frammenti di ciotole, etichettati da YJ1 a YJ20. Già a occhio nudo si notavano delle differenze: il colore del corpo variava dal giallo e rosso mattone al grigio, con una consistenza per lo più grezza e porosa. Gli smalti andavano dal verde cielo, al blu cielo, al bianco luna. Molte avevano lo smalto solo parzialmente all’esterno, e alcune mostravano buchi marroni o colature di smalto. Insomma, un bel campionario di diversità!
La Sorpresa: Due Famiglie di Ceramiche Jun
E qui arriva il bello! L’analisi chimica quantitativa (XRF) del corpo ceramico ha rivelato l’esistenza di due gruppi distinti, che i ricercatori hanno chiamato YJL-1 e YJL-2.
Il gruppo YJL-1, che comprendeva ben 16 campioni, aveva una caratteristica sorprendente: un contenuto di ossido di alluminio (Al2O3) altissimo, tra il 33,16% e il 39,72% (pensate, il campione YJ9 toccava il 39,72%!), e un basso contenuto di ossido di silicio (SiO2).
Il gruppo YJL-2, con 4 campioni, mostrava invece un contenuto di Al2O3 più basso (26,00-29,40%) e di SiO2 più alto rispetto a YJL-1.
Questa differenza netta ha subito fatto pensare che le materie prime per i due gruppi provenissero da regioni diverse.
YJL-1: L’Enigma dell’Allumina e l’Origine Inaspettata
Il gruppo YJL-1 era decisamente particolare. Confrontando la sua composizione con quella delle ceramiche Jun dell’Henan, le differenze erano lampanti. Ma allora, da dove diavolo venivano? Gli studiosi hanno notato che un alto contenuto di Al2O3 era tipico delle porcellane della fornace Ding, nella provincia di Hebei, prodotte durante le dinastie Song del Nord e Jin. Addirittura, rapporti di indagine culturale avevano menzionato il ritrovamento di frammenti di smalto Jun della dinastia Yuan proprio nel sito della fornace Ding, descrivendoli come molto simili a quelli in studio e di qualità via via più grezza. Bingo!
Per confermare questa pista, hanno analizzato gli elementi in traccia e gli isotopi dello stronzio sia nei campioni YJL-1 sia in campioni di porcellana della dinastia Yuan provenienti proprio dalla fornace Ding. I risultati? Una corrispondenza incredibile! Sembra proprio che questi campioni YJL-1, con la loro composizione così unica, siano stati prodotti nella fornace Ding dell’Hebei. Questa è una novità assoluta, perché si pensava che la fornace Ding non producesse ceramiche Jun! È la prima volta che viene scoperta una variante tecnologica di ceramica Jun con queste caratteristiche.
Dal punto di vista della microstruttura, i campioni YJL-1 mostravano bolle nello smalto distribuite in modo particolare (quelle più grandi nello strato intermedio, quelle piccole in superficie), una caratteristica simile a quella delle ceramiche Jun dell’Hebei delle dinastie Jin e Yuan. Lo smalto era sottile, con una lucentezza bassa, e presentava numerose texture fluide di strisce blu e bianche intrecciate. All’interno dello smalto, si osservavano goccioline di separazione di fase, responsabili del riflesso della luce blu, e molti grani di quarzo non reagiti. Il corpo ceramico era caratterizzato da mullite primaria squamosa (poco sviluppata, indicando una cottura non ottimale), grani di quarzo residui e numerosi pori irregolari, che contribuivano alla sua texture grezza. Tutto ciò suggerisce materie prime di bassa qualità, un processo di lavaggio grossolano e una competenza produttiva inferiore.
YJL-2: Un Legame Familiare con le Fornaci dell’Henan
E il gruppo YJL-2? Qui la storia è diversa. La loro composizione del corpo ceramico era molto più simile a quella delle ceramiche Jun prodotte nelle fornaci dell’Henan centrale e occidentale. Anche l’analisi dello smalto ha confermato questa somiglianza. Lo smalto dei campioni YJL-2 era più spesso, con bolle ad alta densità distribuite nella matrice, e presentava cristalli di anortite, caratteristiche simili a quelle delle porcellane Jun della fornace Juntai a Yuzhou, Henan.
Quindi, è molto probabile che questi pezzi siano stati importati proprio da quelle rinomate aree produttive dell’Henan.
Cosa ci Raccontano Queste Ceramiche? Implicazioni e Scoperte
Questa ricerca è pazzesca per diversi motivi. Innanzitutto, è la prima volta che si analizzano scientificamente le ceramiche Jun della dinastia Yuan rinvenute nella Mongolia Interna. I dati sulla composizione chimica e sulla microstruttura del corpo e dello smalto ci dicono tantissimo sul livello di lavorazione di questi oggetti in un sito così importante.
Abbiamo scoperto che a Yanjialiang arrivavano ceramiche da luoghi diversi: alcune, quelle del gruppo YJL-2, provenivano dalle famose fornaci Jun dell’Henan, confermando l’esistenza di stretti scambi commerciali tra la Mongolia Interna e l’Henan durante la dinastia Yuan. Ma la vera bomba è il gruppo YJL-1! Questi pezzi, con il loro altissimo contenuto di allumina e la loro microstruttura particolare, non solo sono diversi da quelli dell’Henan, ma sono stati prodotti nella fornace Ding dell’Hebei, un’origine finora insospettata per le ceramiche Jun. È una scoperta che riscrive un pezzetto della storia della ceramica cinese!
In generale, entrambe le tipologie di campioni mostravano caratteristiche di un processo produttivo piuttosto grezzo, tipico delle ceramiche Jun della dinastia Yuan: mullite primaria, pori distribuiti irregolarmente e grani di quarzo non reagiti nella matrice. Le temperature di cottura per YJL-1 erano leggermente più basse (1201-1278 °C) rispetto a YJL-2 (1279-1291 °C), e i campioni YJL-1 erano principalmente grès, mentre YJL-2 erano porcellana.
Questo studio, quindi, non solo ci aiuta a capire meglio il commercio e la tecnologia ceramica nella Cina del Nord durante la dinastia Yuan, ma apre anche la strada a nuove ricerche. Chissà quali altri segreti sono nascosti sotto la terra, pronti a essere svelati dalla scienza!
Fonte: Springer