Capacità Edonica Sotto la Lente: Uomini e Donne Provano Piacere allo Stesso Modo? Uno Sguardo dalla Cina con la Scala DARS
Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa di fondamentale per la nostra felicità e benessere mentale: la capacità edonica. Sembra un termine complicato, vero? In realtà, si riferisce semplicemente alla nostra abilità di provare piacere, di godere delle piccole e grandi gioie della vita. Pensateci: un buon pasto, una chiacchierata con amici, ascoltare la vostra musica preferita, dedicarvi a un hobby… sono tutte esperienze che colorano le nostre giornate.
Quando questa capacità si riduce, parliamo di anedonia. Non è solo sentirsi un po’ giù, ma una vera e propria difficoltà a provare interesse o piacere nelle attività che normalmente ci gratificano. L’anedonia è un campanello d’allarme importante, spesso associato all’insorgenza della depressione e, in generale, a un peggioramento della salute mentale e della soddisfazione per la vita.
Il problema è che, soprattutto nella popolazione generale (non parliamo solo di chi ha già una diagnosi psichiatrica), mancano strumenti semplici ma completi per valutare questa capacità edonica. Come facciamo a capire se qualcuno sta perdendo la capacità di godersi la vita, magari prima che la situazione peggiori?
Entra in Scena la Scala DARS
Qui entra in gioco uno strumento interessante: la Dimensional Anhedonia Rating Scale (DARS). Non è la solita scala che misura solo il piacere “consumato” (quanto ti è piaciuto *dopo* aver fatto qualcosa), ma va più a fondo. La DARS esplora quattro componenti chiave del processo di ricompensa:
- Desiderio/Interesse: La voglia di cercare esperienze piacevoli.
- Ricompensa Anticipata: Il piacere che ci aspettiamo di provare.
- Sforzo: Quanto siamo disposti a impegnarci per ottenere quella ricompensa.
- Piacere Consumatorio: Il godimento effettivo durante l’esperienza.
E lo fa attraverso quattro tipi di ricompense comuni: passatempi/hobby, cibo/bevande, attività sociali ed esperienze sensoriali. La cosa bella è che chiede alle persone di pensare a esempi *personalizzati* (i tuoi cibi preferiti, i tuoi hobby), rendendola meno “taglia unica” e più adattabile.
Recentemente, un gruppo di ricercatori ha voluto testare la versione cinese della DARS su un campione di adulti nella comunità, persone comuni, non necessariamente pazienti. Volevano vedere se questa scala funzionasse bene anche in questo contesto e, già che c’erano, esplorare un’altra questione affascinante: ci sono differenze tra uomini e donne nella capacità edonica? E quali fattori la influenzano?

Lo Studio Cinese: Metodi e Partecipanti
Tra marzo e aprile 2023, è stato condotto un sondaggio online (tramite WeChat, popolarissimo in Cina) che ha coinvolto 678 adulti cinesi della comunità. I partecipanti dovevano avere almeno 18 anni, essere madrelingua cinesi, saper leggere e non avere storie pregresse di disturbi neurologici o psichiatrici noti. Hanno compilato la DARS, altri questionari per misurare sintomi depressivi (PHQ-9) e ansiosi (GAD-7), la scala SHAPS (un altro strumento per misurare l’anedonia, usato come confronto) e un questionario auto-progettato su dati demografici, stress lavorativo, situazione abitativa e disturbi del sonno.
L’obiettivo era duplice:
- Verificare le proprietà psicometriche della DARS cinese (cioè, se misura davvero bene quello che dice di misurare e se è affidabile).
- Usare analisi statistiche (regressione lineare multivariata) per capire se il genere influenzasse la capacità edonica e quali altri fattori (educazione, sonno, vivere da soli, ecc.) giocassero un ruolo, magari diverso per uomini e donne.
I Risultati: La DARS Funziona e… Sì, Ci Sono Differenze!
La prima buona notizia: la versione cinese della DARS si è dimostrata eccellente! Ha mostrato grande affidabilità (i punteggi sono costanti) e validità (misura effettivamente la capacità edonica in modo multidimensionale, come previsto). La sua struttura a quattro fattori (hobby, cibo/bevande, socialità, sensoriale) è stata confermata, proprio come nella versione originale. Questo significa che abbiamo uno strumento valido e robusto per valutare il piacere anche nella popolazione generale cinese, magari per identificare precocemente chi è a rischio di depressione, usando un approccio meno “stigmatizzante” rispetto ai questionari sulla depressione diretta.
Ma veniamo alla parte forse più intrigante: i fattori che influenzano la capacità edonica e le differenze di genere.
Analizzando i dati dell’intero campione, sono emerse alcune associazioni significative:
- Un livello di istruzione più alto è associato a una migliore capacità edonica.
- Essere donna è associato a una migliore capacità edonica rispetto agli uomini.
- I disturbi del sonno sono legati a una minore capacità edonica.
- Vivere da soli è associato a una minore capacità edonica.

Curiosamente, i sintomi di ansia e depressione (misurati con GAD-7 e PHQ-9) non sono risultati direttamente correlati alla capacità edonica in questo modello, suggerendo che la DARS cattura qualcosa di specifico legato al sistema della ricompensa, in linea con approcci moderni come i Research Domain Criteria (RDoC).
Uomini e Donne: Percorsi Diversi Verso il Piacere (o la sua Assenza)
La vera sorpresa è arrivata analizzando i dati separatamente per uomini e donne. Qui le cose si fanno più specifiche:
* Per le donne: Il fattore chiave associato a una maggiore capacità edonica è risultato essere un livello di istruzione più elevato (laurea o superiore). Sembra che per le donne, l’istruzione abbia un impatto positivo diretto sulla capacità di provare piacere.
* Per gli uomini: I fattori con un impatto negativo significativo sulla capacità edonica sono stati i disturbi del sonno e il vivere da soli. Questi due elementi sembrano pesare di più sulla capacità maschile di godersi la vita rispetto a quella femminile.
Perché queste differenze? Le ipotesi sono diverse. Forse le donne traggono maggior benessere soggettivo dall’istruzione e sono più brave a costruire reti sociali significative che le proteggono, anche se vivono sole. Gli uomini, d’altro canto, potrebbero essere più vulnerabili agli effetti dell’isolamento sociale (che può anche innescare risposte infiammatorie) e risentire maggiormente della deprivazione di sonno sul sistema di ricompensa cerebrale. Studi precedenti suggeriscono che uomini e donne potrebbero processare le esperienze passate e trarre felicità da fonti diverse (donne più da interazioni sociali significative, uomini più da attività piacevoli svolte in solitudine). Ovviamente, entrano in gioco anche complesse influenze culturali e sociali legate ai ruoli di genere.

Cosa Ci Portiamo a Casa?
Questo studio ci dice alcune cose importanti. Primo, la DARS è uno strumento valido e affidabile per misurare la capacità edonica anche nella popolazione generale cinese, e potrebbe essere utilissima per screening e prevenzione, specialmente in contesti dove c’è ancora molto stigma sulla salute mentale e poche persone cercano aiuto attivamente.
Secondo, la capacità di provare piacere non è uguale per tutti e fattori come l’istruzione, il sonno e la situazione abitativa giocano un ruolo.
Terzo, e forse più importante, il genere conta. I fattori che minano o supportano la nostra capacità edonica sembrano essere diversi per uomini e donne. Questo suggerisce che i futuri servizi di salute mentale potrebbero essere più efficaci se fossero “tagliati su misura”, tenendo conto di queste specificità di genere.
Certo, lo studio ha i suoi limiti: è trasversale (una fotografia in un dato momento), basato su auto-valutazioni online. Serviranno ricerche future con campioni più ampi e diversi, magari integrando valutazioni cliniche e comportamentali.
Ma il messaggio è chiaro: capire le sfumature della capacità edonica, e come essa varia tra le persone e tra i generi, è un passo fondamentale per promuovere un benessere mentale più diffuso e personalizzato. E la DARS sembra essere un ottimo alleato in questo viaggio.
Fonte: Springer
