Un primo piano fotografico del volto sorridente e sereno di una donna anziana, con capelli grigi elegantemente acconciati. Luce laterale morbida che ne illumina i tratti. Obiettivo da 50mm, profondità di campo ridotta per far risaltare il soggetto. Colori caldi e naturali, bianco e nero film.

Desideri Silenziosi: La Sessualità Inascoltata delle Donne Anziane (e Come Possiamo Cambiare le Cose)

Amiche e amici, oggi voglio parlarvi di un argomento che, diciamocelo chiaramente, viene spesso messo da parte, quasi fosse un tabù o qualcosa di cui vergognarsi: la salute sessuale delle donne anziane. Sì, avete letto bene. Perché la vita, con tutte le sue sfumature, compresa l’intimità e il desiderio, non finisce certo a 60 anni, l’età che l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica come inizio della terza età. Anzi!

Mi sono imbattuta in uno studio qualitativo davvero illuminante, pubblicato di recente, che ha cercato di fare luce proprio sui bisogni sessuali insoddisfatti delle donne in questa fascia d’età. E credetemi, c’è un mondo di esperienze, desideri e necessità che merita di essere ascoltato e compreso.

Il Contesto: Perché Parliamo di Sessualità nella Terza Età?

Prima di addentrarci nei risultati, facciamo un passo indietro. La popolazione mondiale sta invecchiando, è un dato di fatto. Si stima che entro il 2050 quasi il 30% della popolazione in molti paesi, Italia inclusa (e lo studio si concentra sull’Iran, dove si prevede un simile scenario), avrà 60 anni o più. Questo significa che un numero sempre maggiore di persone vivrà una parte significativa della propria vita in età avanzata. E se pensiamo che invecchiare significhi automaticamente un declino totale delle capacità fisiche e cognitive, beh, ci sbagliamo di grosso. La maggior parte delle persone anziane mantiene un buon livello di funzionalità.

In questo quadro, la salute sessuale emerge come un aspetto cruciale della qualità della vita. Non si tratta solo di “fare sesso”, ma di vivere relazioni intime appaganti, che portino armonia, amore e benessere fisico e mentale. Pensate che, secondo alcuni studi, anche se i desideri e le attività sessuali possono diminuire rispetto alla gioventù, un quarto delle donne sopra i 65 anni ha ancora un interesse moderato o alto per le relazioni sessuali, e più di un terzo si dichiara sessualmente attiva. E per molte, anche quando la salute o quella del partner non permettono un rapporto completo, l’intimità si esprime attraverso baci, carezze, abbracci. La sessualità è un fenomeno multidimensionale, che include aspetti biologici, psicologici e sociali, e si riflette in comportamenti, fantasie, desideri, credenze e valori.

Purtroppo, atteggiamenti culturali negativi e stereotipi di genere sono spesso un ostacolo enorme. Molte donne anziane si sentono limitate nel parlare dei propri bisogni sessuali con medici, partner o amici, proprio a causa di questi “conflitti sociali”. E, cosa ancora più grave, a volte gli stessi operatori sanitari considerano la salute sessuale dopo l’età riproduttiva come poco importante. Ma non è così, e questo studio ce lo dimostra chiaramente.

Le Voci Inascoltate: Cosa Ci Dicono le Donne (e gli Esperti)?

Lo studio che ho letto è stato condotto in modo qualitativo, attraverso interviste semi-strutturate e appunti sul campo, coinvolgendo 22 donne anziane e 7 operatori sanitari specializzati in salute sessuale. L’obiettivo era proprio quello di “spiegare i bisogni sessuali insoddisfatti delle donne anziane”. E i risultati sono stati raggruppati in tre categorie principali, che ora vi racconto.

Un ritratto fotografico di una donna anziana, elegante e pensierosa, che guarda fuori da una finestra. Luce naturale soffusa. Obiettivo da 35mm, profondità di campo per mettere a fuoco il suo viso e sfocare leggermente lo sfondo. Toni seppia e grigio per un'atmosfera intima e riflessiva.

Categoria 1: Rispetto per la Sessualità – Un Diritto Fondamentale

Questa è forse la parte che mi ha colpito di più. Le donne anziane hanno un fortissimo bisogno che la loro sessualità sia rispettata. Cosa significa in concreto?

  • Promuovere richieste e desideri sessuali: Non si tratta solo di rapporti completi. Come ha detto una partecipante di 65 anni: “Beh, ora forse non possiamo fare sesso come quando eravamo giovani, ma mi piace che la maggior parte delle volte la nostra relazione finisca in una serie di conversazioni e carezze, o a volte possiamo solo baciarci e toccarci”. Un’altra, di 66 anni, ha aggiunto: “Si crede che le attività sessuali siano solo per i giovani, ma le persone anziane ne hanno bisogno anche più dei giovani. Forse non riescono a farlo perfettamente, ma a volte, con una carezza del coniuge, possono raggiungere l’orgasmo”.
  • Mantenere la privacy nelle relazioni sessuali: A causa degli atteggiamenti negativi diffusi, avere un ambiente tranquillo e sicuro diventa fondamentale. Una donna di 70 anni ha confessato: “Per avere una relazione sessuale a questa età, abbiamo bisogno di un posto tranquillo e sicuro, cosa molto rara. Sfortunatamente, i nostri figli considerano cattive le relazioni delle persone anziane e non hanno una buona opinione”. Immaginate la difficoltà!
  • Valorizzare la sessualità: Questo include l’eliminazione di qualsiasi forma di coercizione o violenza durante i rapporti, la libertà di esprimere i propri desideri e l’eliminazione della vergogna. Una partecipante di 72 anni ha detto: “Mi piace fare sesso di mia spontanea volontà. La maggior parte delle volte non ho voglia di avere una relazione. Beh, a questa età, voglio davvero essere libera”. E un’altra, di 74 anni: “Riguardo al sesso, mio marito crede che ogni volta che ne ha voglia lui, dovrei volerlo anch’io, ma io dico che non è obbligatorio… A volte lo faccio solo perché non voglio che si lamenti o si arrabbi e aumenti i miei problemi, quindi accetto con la forza”. Parole forti, che fanno riflettere.

Molte donne vorrebbero anche poter parlare apertamente di sesso con il proprio partner, ma si trattengono per via dei tabù culturali e sociali. “Mi piacerebbe tanto, quando dormo accanto a mio marito e faccio sesso con lui, parlargli apertamente dei miei sentimenti, ma non mi sento a mio agio e credo sia imbarazzante”, ha confidato una donna di 73 anni.

Categoria 2: Empowerment – Prendersi il Potere sulla Propria Sessualità

Il secondo grande tema emerso è la necessità di empowerment, ovvero di dare alle donne gli strumenti e la consapevolezza per gestire la propria sessualità, affrontare i problemi e i conflitti esistenti. Questo si traduce in:

  • Adottare strategie per ridurre le avversità della vita: Crisi e difficoltà possono essere ostacoli enormi. Una donna di 69 anni ha detto: “Ci sono molti problemi nella vita, e le nostre menti sono frenetiche, quindi non proviamo ad avere una relazione”. È fondamentale, quindi, imparare a gestire lo stress e cercare supporto.
  • Migliorare il coinvolgimento sessuale: Questo significa definire insieme al partner dei “preliminari” sessuali, accordarsi su un modello sessuale compatibile con le proprie condizioni, interagire dinamicamente per scoprire gli interessi reciproci e coltivare l’empatia sessuale. Un operatore sanitario ha sottolineato: “Dovremmo insegnare alle donne anziane a sforzarsi di mantenere le loro relazioni come le altre donne giovani; essere motivate, ad esempio, a fissare dei momenti insieme in anticipo, ad avere conversazioni romantico-sessuali”.
  • La capacità di risolvere i conflitti dei ruoli materni/coniugali: Spesso, le donne si sentono schiacciate tra le cure domestiche, i figli (a volte anche nipoti) e la relazione con il partner. “Se ci fossero meno doveri genitoriali, forse potrei concentrarmi di più su me stessa e sulla mia relazione con mio marito. Sfortunatamente, sono tutta presa dalle faccende domestiche e dalle commissioni per i figli”, ha raccontato una donna di 70 anni. È cruciale riuscire a separare e gestire questi ruoli per comprendere i bisogni del partner e i propri.

Fotografia macro di due mani anziane che si stringono con affetto e determinazione. Dettaglio elevato sulle texture della pelle. Illuminazione controllata per evidenziare il gesto. Obiettivo macro da 90mm, messa a fuoco precisa sull'intreccio delle dita.

Categoria 3: Sviluppo dei Servizi Legati alla Salute Sessuale – Un Sistema da Reinventare

Infine, emerge con forza la necessità di sviluppare e migliorare i servizi sanitari dedicati alla salute sessuale delle donne anziane, sia nel settore preventivo che in quello terapeutico.

  • Servizi preventivi e di cura nel settore sanitario: Molte partecipanti hanno lamentato che i servizi esistenti non soddisfano i loro bisogni. C’è bisogno di accesso a esperti che possano prevenire i disturbi sessuali e fornire formazione adeguata, ad esempio sui cambiamenti legati alla menopausa e su come mantenere la salute sessuale. Un ginecologo ha osservato: “La maggior parte degli operatori sanitari nei centri di salute non fornisce la formazione necessaria riguardo ai cambiamenti della menopausa sulle prestazioni sessuali, e a volte ciò è dovuto alla loro scarsa conoscenza”.
  • Servizi terapeutici nel settore del trattamento: Anche i servizi terapeutici sono stati giudicati carenti. Le donne hanno espresso il bisogno di cliniche specializzate in salute sessuale e di personale qualificato per il trattamento delle disfunzioni sessuali. “Nei centri medici ci sono medici e ostetriche per trattare i problemi sessuali, ma non riescono a curarci bene. Abbiamo bisogno di specialisti che sappiano come fare il loro lavoro”, ha detto una donna di 70 anni.

Altri studi, sia iraniani che internazionali, confermano questi risultati. C’è una generale insoddisfazione per i servizi esistenti e la mancanza di esperti qualificati. È necessario che gli operatori sanitari non solo acquisiscano competenze, ma adottino anche strategie per creare un ambiente adatto alla negoziazione dei bisogni e dei desideri sessuali delle persone anziane, senza ansia o disagio.

Cosa Ci Portiamo a Casa da Questo Studio?

Beh, direi parecchio! Questo studio ci sbatte in faccia una realtà spesso ignorata: i bisogni sessuali delle donne anziane sono reali, complessi e, purtroppo, largamente insoddisfatti. Le parole chiave che emergono sono rispetto, empowerment e miglioramento dei servizi sanitari.

È fondamentale che i responsabili delle politiche sanitarie e sociali progettino interventi efficaci. Questo include la formazione degli operatori sanitari, la creazione di cliniche specializzate, ma anche un lavoro culturale profondo per eliminare i tabù e gli stigmi sociali legati alla sessualità nella terza età. Le donne anziane hanno il diritto di vivere una sessualità appagante, libera da coercizioni e violenza, in un ambiente che rispetti la loro privacy e i loro desideri.

Hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di gestire i cambiamenti legati all’età, di risolvere i conflitti di ruolo e di comunicare apertamente i propri bisogni. L’acquisizione di capacità di autogestione e l’empowerment sono essenziali, soprattutto per le donne che, come spesso accade, si trovano molto coinvolte nelle dinamiche familiari e si autoimpongono restrizioni sociali con l’avanzare dell’età.

Certo, lo studio ha delle limitazioni, come l’assenza di donne sposate da meno di 20 anni, over 75, single, al secondo matrimonio o senza figli. Sarebbe interessante approfondire anche queste esperienze.

Ma il messaggio è forte e chiaro: è ora di ascoltare queste voci silenziose e di agire per garantire che la salute sessuale sia considerata una componente imprescindibile del benessere a tutte le età. Perché il desiderio non ha data di scadenza.

Un'immagine di un ambiente medico accogliente e moderno, una sala di consulenza con due poltrone vuote che si fronteggiano, suggerendo un dialogo aperto. Luce calda e rassicurante. Obiettivo da 24mm per una visione ampia ma intima dello spazio, con focus nitido.

Fonte: Springer

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