Portrait photography, 35mm lens, depth of field, che cattura un dentista pediatrico mentre spiega con dolcezza una procedura dentale a un giovane bambino attento, in una clinica dentistica moderna e luminosa, enfatizzando la cura e la tecnologia avanzata.

Bioglass 45S5: Una Speranza Scintillante per i Denti Fragili dei Bambini e un Sorriso Ritrovato!

Ciao a tutti, appassionati di scienza e sorrisi smaglianti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che mi sta particolarmente a cuore, un nemico invisibile che può rendere la vita difficile ai nostri bambini: l’Ipoplasia Molare Incisale, o più semplicemente MIH. Magari ne avete sentito parlare, o forse no, ma credetemi, è una condizione più diffusa di quanto si pensi e può avere un impatto notevole non solo sulla salute orale, ma anche sulla qualità della vita dei più piccoli.

Immaginate dei dentini, i primi molari permanenti e spesso anche gli incisivi, che spuntano già “stanchi”, con uno smalto più debole, poroso, a volte con macchie che vanno dal bianco gesso al giallo-marrone. Ecco, questa è la MIH. Non è carie, attenzione, ma una vera e propria anomalia nella formazione dello smalto. E il problema? Questi denti sono spesso super sensibili, si fratturano facilmente e, ahimè, le otturazioni tradizionali faticano ad “aggrapparsi” come dovrebbero. Un bel grattacapo per noi dentisti e una fonte di disagio per i bambini.

Ma Cos’è Esattamente la MIH e Perché ci Preoccupa Tanto?

La MIH è definita come un difetto qualitativo dello smalto di origine sistemica. Colpisce principalmente i primi molari permanenti e, non di rado, si associa a problemi simili sugli incisivi permanenti. Se le alterazioni sono solo sugli incisivi, non rientra nella definizione di MIH, giusto per essere precisi. Visivamente, si manifesta con queste aree opache, che possono variare di colore. Le lesioni gialle o marroni sono le più severe, perché indicano uno smalto più poroso e con meno minerali rispetto a quelle bianche. Questo significa che la gravità clinica della MIH può variare parecchio.

Nelle forme lievi, abbiamo solo queste opacità senza perdita di struttura. Ma nelle forme gravi, lo smalto è così fragile che si sgretola dopo l’eruzione del dente. Pensate che uno studio recente in Brasile ha rilevato una prevalenza del 13.48% in bambini tra i 7 e i 14 anni! Le cause? Ancora non chiarissime, un vero puzzle. Si ipotizzano fattori prenatali (malattie materne, fumo), perinatali (nascita prematura, basso peso alla nascita, parto cesareo prolungato) e postnatali (malattie respiratorie, farmaci, persino polimorfismi genetici).

Lo smalto dei denti con MIH è un po’ un “caos organizzato”: cristalli disordinati, struttura porosa, guaine prismatiche meno distinte e un basso contenuto minerale. Tradotto: proprietà meccaniche ridotte, come durezza e modulo elastico, che portano a perdite strutturali e a un maggior rischio di carie e fallimento dei restauri. E non finisce qui. Studi che hanno usato questionari specifici (i Child Perception Questionnaire, CPQ) hanno mostrato come i bambini con MIH, sia lieve che severa, riportino più spesso sintomi orali negativi e limitazioni funzionali. Alcuni studi indicano anche un impatto negativo sul benessere sociale.

La Sfida dei Restauri e l’Arrivo di un “Super-Eroe”: il Bioglass 45S5

Trattare la MIH è una vera sfida. C’è la sensibilità dei denti, la difficoltà a ottenere restauri duraturi e le esigenze individuali di ogni piccolo paziente. Si usano varie tecniche: corone in acciaio, resine composite, cementi vetroionomerici. Però, diciamocelo, i restauri in resina su denti MIH tendono ad avere risultati peggiori rispetto ai denti sani, proprio per via di quello smalto “problematico” che compromette l’adesione.

Si sono cercate tante strade per migliorare la performance clinica, ma finora nessuno aveva pensato di “arruolare” i materiali bioattivi. Ed è qui che entra in gioco il protagonista della nostra storia: il Bioglass 45S5. Questo materiale è una vera star in odontoiatria perché è capace di stimolare la remineralizzazione della struttura dentale e aumentare la durabilità dell’interfaccia resina-dentina, migliorando il modulo elastico e la durezza del collagene dentinale. L’idea, quindi, è di incorporare queste particelle bioattive negli adesivi dentali per indurre la remineralizzazione e creare delle “strutture dentali bioattive”. Non è affascinante?

Macro fotografia, 100mm lens, high detail, precise focusing, che mostra particelle microscopiche di Bioglass 45S5 sospese all'interno di una matrice di adesivo dentale, con alcune particelle che iniziano a interagire con una superficie dentinale simulata, in un contesto di laboratorio.

Un Nuovo Studio Clinico: Mettiamo alla Prova il Bioglass!

Ed eccoci al cuore della notizia: è stato disegnato un protocollo per uno studio clinico randomizzato che vuole fare proprio questo! L’obiettivo principale è confrontare i parametri clinici dei restauri in resina composita dopo l’uso di sistemi adesivi con e senza particelle di Bioglass 45S5 nei primi molari permanenti affetti da MIH. Ma non solo: si valuterà anche la longevità di questi restauri a 3, 6 e 12 mesi e, importantissimo, l’impatto del trattamento sulla qualità della vita dei bambini, sempre prima e dopo il trattamento a vari intervalli.

Lo studio, iniziato nell’aprile 2021 e con conclusione prevista per novembre 2025, coinvolgerà bambini tra i 6 e i 12 anni con MIH. I criteri di inclusione sono precisi: denti con MIH con fratture dello smalto post-eruttive che compromettono il terzo medio della dentina, con almeno due superfici di smalto ipomineralizzato vicino alla cavità, senza carie o coinvolgimento pulpare/periradicolare. Prima del trattamento, i bambini compileranno i questionari CPQ8-10 e CPQ11-14 per valutare la loro qualità di vita.

I denti verranno divisi in due gruppi:

  • Un gruppo di controllo: utilizzerà un sistema adesivo self-etching commerciale (Clearfil SE Bond Primer + Bond).
  • Un gruppo sperimentale: utilizzerà lo stesso primer (CF Primer) ma con un Bond sperimentale contenente il 10% di Bioglass 45S5 (Bond 45S5 10%).

I restauri saranno realizzati in resina composita e la loro qualità verrà valutata con radiografie digitali, fotografie intraorali e repliche in resina epossidica. La valutazione clinica seguirà i criteri della World Dental Federation (FDI) subito dopo la procedura (baseline) e a 1, 3, 6 e 12 mesi. L’impatto sulla qualità della vita sarà rivisto a 3, 6 e 12 mesi con gli stessi questionari CPQ.

Dettagli Tecnici e Attenzioni per i Piccoli Pazienti

Lo studio si svolge presso la Clinica Odontoiatrica Pediatrica dell’Università CEUMA, a São Luís, in Brasile. Tutti i partecipanti riceveranno istruzioni di igiene orale. È interessante notare che, data la possibile sensibilità dei denti MIH e la difficoltà nell’anestesia, verrà prescritto ibuprofene il giorno prima e un’ora prima dell’intervento. L’operatore che eseguirà tutte le procedure sarà appositamente formato.

La preparazione della cavità sarà conservativa, limitata alla rimozione del tessuto dentinale rammollito e dello smalto compromesso attorno alla cavità. Non verranno usati materiali di sottofondo. Dopo il restauro, e per tre settimane consecutive, verrà applicata una vernice al fluoro attorno al restauro (ma senza contatto con l’interfaccia dente-restauro) per aiutare a ridurre la sensibilità.

Un aspetto fondamentale è il “blinding” (o cecità): l’operatore non saprà quale adesivo sta usando (le etichette saranno mascherate), l’esaminatore che valuterà i restauri non conoscerà il trattamento, i partecipanti non sapranno quale adesivo è stato usato sul loro dente e persino lo statistico sarà all’oscuro dei gruppi di studio. Questo è cruciale per evitare bias.

Per selezionare i partecipanti, oltre all’esame clinico, si useranno radiografie per confermare la profondità della lesione MIH e per escludere problemi pulpari. La sensibilità verrà testata con un getto d’aria e il dolore percepito misurato con la scala delle facce di Wong-Baker, uno strumento molto intuitivo per i bambini.

Un dentista pediatrico, in un ambiente clinico luminoso e accogliente, mostra la scala del dolore di Wong-Baker a un bambino di circa 8 anni seduto sulla poltrona dentistica. Il bambino osserva le facce con espressione curiosa. Obiettivo 35mm, profondità di campo per mettere a fuoco bambino e scala, mantenendo lo sfondo leggermente sfocato.

Perché Questo Studio è Così Importante?

Come dicevo, i trattamenti per la MIH variano a seconda della gravità. Il restauro è indicato nei casi severi, ma è complicato dalla struttura alterata di smalto e dentina. Il Bioglass 45S5, con la sua capacità di indurre remineralizzazione e rilasciare calcio e fosfato, potrebbe davvero aumentare la durezza della dentina residua. Inoltre, il suo pH elevato può inibire la crescita batterica e la proliferazione di enzimi che degradano il collagene. Ci si aspetta quindi una maggiore stabilità dell’interfaccia adesiva.

L’intervento mira a ripristinare la funzionalità e a ridurre la sensibilità dentinale. Difetti dentali come la MIH possono influenzare negativamente le relazioni sociali e le attività quotidiane dei bambini. Certo, le visite frequenti potrebbero essere un ostacolo, ma i ricercatori contano sul contatto costante, sull’incoraggiamento all’igiene orale e sui risultati del trattamento per mantenere alta la partecipazione.

I risultati di questo studio potrebbero davvero aiutare nella gestione clinica dei pazienti con MIH. Immaginate di poter offrire un trattamento più duraturo e confortevole a questi bambini, migliorando non solo la salute dei loro denti ma anche la loro serenità quotidiana. È una prospettiva entusiasmante, non trovate? Non ci resta che attendere i risultati, che saranno pubblicati su una rivista internazionale peer-reviewed. Incrociamo le dita per questi piccoli pazienti e per il futuro dell’odontoiatria pediatrica!

Fonte: Springer

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *