Studentessa di ostetricia sorridente che tiene in mano uno smartphone con l'interfaccia dell'app 'Positive Birth Experience' visibile. Sullo sfondo, una sala parto moderna, luminosa e accogliente, leggermente sfocata per dare risalto alla studentessa. Luce calda e rassicurante. Ritratto, obiettivo prime 50mm, profondità di campo ridotta, colori caldi e tenui per trasmettere positività e professionalità.

Nascita Positiva in Tasca: L’App che Rivoluziona la Formazione delle Ostetriche

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che mi sta davvero a cuore e che trovo incredibilmente affascinante: come la tecnologia possa dare una mano pazzesca in un campo delicato e fondamentale come quello dell’ostetricia. Immaginatevi di poter avere le linee guida più aggiornate per un’esperienza di parto positiva, direttamente sul vostro smartphone. Sembra futuristico? Eppure, è proprio quello che abbiamo esplorato in uno studio recente!

Perché un’Esperienza di Parto Positiva è Così Importante?

Partiamo dalle basi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha una definizione chiara: un’esperienza di parto positiva è quella che soddisfa o supera le aspettative personali e socioculturali della donna. Questo significa partorire un bambino sano in un ambiente sicuro, sia clinicamente che psicologicamente, con supporto continuo (emotivo e pratico) da parte di accompagnatori e personale clinico competente e gentile.
Non è “solo” un bel ricordo. Un’esperienza positiva ha un impatto enorme su:

  • Autostima e autoefficacia della donna
  • Attaccamento mamma-bambino
  • Funzionamento materno generale
  • Decisioni future sulla riproduzione e sul tipo di parto

Fattori chiave? Assistenza rispettosa e continua da parte di un’ostetrica di supporto, attenzione ai bisogni e alle preferenze della donna, riduzione degli interventi non necessari, supporto professionale e contatto pelle a pelle. Proprio per questo, l’OMS ha stilato delle linee guida nel 2018. Ma come farle arrivare in modo efficace a chi si sta formando per questo lavoro cruciale?

La Svolta Digitale nella Formazione Sanitaria

Viviamo nell’era digitale, è innegabile. Smartphone e app sono diventati compagni quotidiani, anche in ambito sanitario. Pensateci: forniscono informazioni su gravidanza e parto, aiutano a monitorare sintomi e scadenze, facilitano la comunicazione con i medici. E la pandemia di COVID-19 ha dato un’ulteriore spinta all’apprendimento online e all’uso delle tecnologie digitali nell’educazione medica.
L’approccio blended learning, che mescola digitale e presenza, può davvero migliorare la qualità della formazione. Le ostetriche stesse vedono i dispositivi mobili come strumenti preziosi per la loro formazione e professione, grazie alle funzionalità audio, testuali e all’accesso alle email. E visto che la soddisfazione della donna durante il parto è un indicatore della qualità dell’assistenza, migliorare la formazione di chi assiste è fondamentale. Ecco perché ci siamo chiesti: possiamo usare un’app per insegnare le linee guida OMS sull’esperienza di parto positiva alle future ostetriche?

Una studentessa di ostetricia sorridente che utilizza uno smartphone per consultare un'app educativa. Luce naturale soffusa, ambiente universitario sullo sfondo sfocato. Ritratto, obiettivo prime 35mm, profondità di campo ridotta per mettere a fuoco la studentessa e il telefono, stile filmico.

Creare l’App “Positive Birth Experience”

Così è nata l’idea di sviluppare un’applicazione mobile basata proprio su quelle raccomandazioni OMS. L’abbiamo chiamata, semplicemente, “Positive Birth Experience Application”. La fase di design e sviluppo è durata da giugno 2022 a gennaio 2023.
L’obiettivo era creare un’app per Android, usando il linguaggio Kotlin e l’architettura consigliata da Google, la MVVM (Model-View-View Model). Questa architettura è fantastica perché separa bene l’interfaccia utente dalla logica di business e dai dati. In pratica, i dati (le linee guida OMS) vengono presi da un database locale sul dispositivo (Model), preparati (ViewModel) e mostrati all’utente (View) in modo efficiente, anche se ruoti lo schermo!
Come l’abbiamo costruita?

  • Analisi dei Bisogni: Abbiamo iniziato con sondaggi e focus group per capire le esigenze formative specifiche delle studentesse di ostetricia.
  • Sviluppo dei Contenuti: Abbiamo creato materiali educativi basati sulle linee guida OMS, coprendo travaglio, parto, cura del neonato e post-partum.
  • Design del Prototipo: Abbiamo sviluppato un prototipo con animazioni ed elementi interattivi (flashcard, notifiche con punti chiave).
  • Revisione degli Esperti: Abbiamo chiesto feedback a esperti di ostetricia, salute riproduttiva e tecnologia sanitaria per assicurarci che i contenuti fossero validi e pertinenti.
  • Aggiustamenti Finali: Abbiamo perfezionato l’app basandoci sui loro suggerimenti.

L’app non era solo teoria! Abbiamo inserito anche scenari interattivi (sette in totale) basati sulle raccomandazioni OMS, con domande a cui rispondere (“raccomandato”, “non raccomandato”, “non fattibile nel contesto attuale”). Per passare allo scenario successivo, bisognava ottenere almeno il 60% delle risposte corrette, altrimenti si doveva riprovare. Un modo per mettere subito alla prova quanto appreso!

Mettere l’App alla Prova: Il Test con le Studentesse

Una volta pronta l’app, è arrivato il momento della verità: testarla! Abbiamo coinvolto 30 studentesse del secondo e terzo anno di ostetricia dell’Università di Scienze Mediche di Tabriz, in Iran (gennaio-marzo 2023). Abbiamo usato un disegno di studio pre-test/post-test su gruppo unico.
Ecco come ha funzionato:

  1. Le studentesse hanno compilato un questionario per valutare le loro conoscenze iniziali (pre-test) sulle linee guida OMS.
  2. Hanno installato l’app sui loro telefoni Android e l’hanno usata per 30 giorni. Abbiamo inviato messaggi di promemoria per incoraggiare un uso costante.
  3. Dopo 30 giorni, hanno compilato nuovamente il questionario sulle conoscenze (post-test) e un questionario per valutare l’app stessa (basato sul modello DeLone and McLean, che misura qualità del sistema, dell’informazione, del servizio, utilizzo, soddisfazione e utilità).

Il questionario sulla conoscenza aveva 20 domande a risposta multipla (affidabilità buona, Cronbach’s alpha 0.70), mentre quello di valutazione ne aveva 23 su scala Likert (validità e affidabilità già testate nel contesto iraniano, Cronbach’s alpha 0.82).

Primo piano di uno smartphone Android che mostra l'interfaccia utente colorata e interattiva dell'app 'Positive Birth Experience'. Schermo luminoso, icone chiare, dettagli nitidi dell'app. Fotografia di oggetto, obiettivo macro 60mm, illuminazione controllata e precisa per evidenziare i dettagli dello schermo.

Cosa Abbiamo Scoperto? I Risultati Parlano Chiaro!

Ebbene, i risultati sono stati davvero incoraggianti! C’è stata una differenza statisticamente significativa (P < 0.001) tra i punteggi medi di conoscenza prima e dopo l'uso dell'app. In parole povere, le studentesse ne sapevano molto di più dopo aver usato la nostra applicazione! La differenza media è stata di 4.75 punti (su 20), un bel salto. L'aumento di conoscenza è stato significativo in quasi tutte le sezioni: cura durante travaglio e parto, primo stadio del travaglio, secondo stadio, terzo stadio e cura del neonato. L'unica eccezione è stata la cura materna post-partum, dove la differenza non è stata statisticamente rilevante (forse perché c'erano solo due domande su questo argomento nel test, una limitazione da considerare). E la valutazione dell'app? Le studentesse hanno dato i voti più alti alla qualità delle informazioni e alla qualità del sistema. Questo ci dice che hanno trovato l’app ben fatta e ricca di contenuti utili e validi. I punteggi sono stati un po’ più bassi per la qualità del servizio e la soddisfazione generale. Questo suggerisce che ci sono margini di miglioramento, magari nel supporto o in alcuni aspetti dell’esperienza utente.

Discussione: Apprendimento Mobile in Ostetricia, Funziona?

I nostri risultati sono in linea con altri studi che mostrano l’efficacia delle app mobili nell’apprendimento degli studenti di discipline sanitarie. Molti studenti trovano comodo usare la tecnologia per accedere a risorse e prendere decisioni cliniche basate sull’evidenza. Ci sono esempi simili di app per studentesse di ostetricia che sono state valutate positivamente per l’apprendimento e la facilità d’uso.
Certo, non tutti gli studi trovano risultati così netti. Alcune ricerche su app per fisioterapia o simulazioni chirurgiche non hanno mostrato differenze significative nella conoscenza teorica rispetto ai metodi tradizionali. Questo ci ricorda che l’efficacia dipende molto da come è fatta l’app, da chi la usa e da come viene valutata.
Un punto di forza del nostro studio è stato basare l’app su linee guida credibili (OMS). Questo è fondamentale: molte app sanitarie in circolazione, purtroppo, non offrono informazioni basate sull’evidenza. Aderire alle linee guida è cruciale per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi.
Le aree con punteggi di valutazione più bassi (servizio e soddisfazione) ci indicano dove lavorare. Come suggerito da altre ricerche, per il successo di un sistema di e-learning bisogna curare non solo i contenuti e la tecnologia, ma anche il supporto e l’esperienza complessiva dell’utente.

Un piccolo gruppo di studentesse di ostetricia che discutono animatamente attorno a uno smartphone, probabilmente commentando i risultati di un quiz sull'app. Ambiente di apprendimento informale, espressioni concentrate e interessate. Fotografia di gruppo, obiettivo zoom 24-70mm impostato a circa 50mm, luce ambientale interna, profondità di campo media.

Guardando al Futuro: Prossimi Passi

Insomma, questa app per l’esperienza di parto positiva sembra essere uno strumento educativo efficace per aumentare le conoscenze delle studentesse di ostetricia. È accessibile e potrebbe essere usata dai docenti come risorsa didattica.
Ovviamente, questo era uno studio pilota con alcune limitazioni: non c’era un gruppo di controllo e non abbiamo valutato se la maggiore conoscenza si traduce in migliori competenze pratiche sul campo. Inoltre, la valutazione della cura neonatale era limitata.
Cosa fare ora? Sarebbe fantastico testare l’app su gruppi più ampi e diversi (magari specializzandi in ginecologia e ostetricia o studenti di medicina), magari con uno studio randomizzato controllato. E soprattutto, sarebbe importante valutare l’impatto sull’effettiva performance clinica delle studentesse, osservando direttamente le loro abilità pratiche.
Ma il primo passo è fatto, e sembra promettente. La tecnologia può davvero aiutarci a formare professionisti sanitari più preparati per garantire a ogni donna l’esperienza di parto positiva che merita.

Fonte: Springer

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