Ho Spiato X (Twitter) per Capire Cosa Pensano Davvero del Tram di Utsunomiya: Sorprese Assicurate!
Allora, mettiamoci comodi. Vi siete mai chiesti come facciamo a sapere cosa pensa la gente dei grandi progetti che cambiano le nostre città? Tipo, che ne so, una nuova linea del tram o una metropolitana? Di solito si fanno i sondaggi, no? Questionari, interviste… cose così. Utili, per carità, ma hanno un limite: ti danno una fotografia di un momento preciso. E poi, tra progettarli, distribuirli e analizzare i dati, passa un sacco di tempo. Nel frattempo, l’opinione pubblica magari è già cambiata mille volte!
Ecco, qui entra in gioco la magia (o la tecnologia, se preferite) dei social network. Oggi, con uno smartphone in tasca, tutti possiamo dire la nostra in tempo reale, condividere pensieri, foto, lamentele o entusiasmi. E se potessimo usare questo flusso continuo di chiacchiere digitali per “sentire il polso” della situazione su un progetto importante?
La Sfida di Utsunomiya e l’Arrivo dell’LRT
Mi sono imbattuto in una ricerca affascinante che ha fatto proprio questo. Ha preso come caso studio il progetto Haga Utsunomiya Light Rail Transit (LRT) in Giappone. Utsunomiya, come tante città regionali giapponesi, lotta contro lo spopolamento e l’accentramento verso Tokyo. Per rivitalizzarsi, ha puntato su un modello chiamato “Network Compact City” (NCC), che collega le aree chiave della città con trasporti pubblici efficienti. E il cuore di questo piano è proprio l’LRT, un sistema di metropolitana leggera all’avanguardia, il primo in Giappone costruito interamente su binari nuovi.
Perché proprio lì? Beh, Utsunomiya aveva (e ha) un problema serio di traffico. Pensate che nel 2011 c’erano quasi due auto per famiglia! Nelle zone industriali, oltre il 90% dei lavoratori usava l’auto per andare al lavoro. Immaginatevi le code, specialmente nelle ore di punta. L’LRT prometteva di migliorare la mobilità, ridurre l’inquinamento e favorire uno sviluppo urbano più compatto. Ovviamente, un progetto così grosso ha scatenato dibattiti fin dall’inizio (parliamo del 2013), con critiche su costi, ritardi e scontri politici. L’interesse, però, è rimasto altissimo, almeno nella prefettura locale di Tochigi.
Perché Proprio X (ex Twitter)? Il Potere dei Dati Social
Qui arriva la parte interessante. Invece di affidarsi solo ai soliti sondaggi, i ricercatori hanno pensato: “E se usassimo i dati di X (il social che una volta chiamavamo Twitter)?”. L’idea è semplice ma potente: mentre i sondaggi ti danno foto isolate, X ti offre un filmato continuo dell’opinione pubblica. Certo, qualcuno storce il naso sulla “affidabilità” dei social, ma la quantità di dati e la loro immediatezza sono impagabili. Si possono monitorare umori, reazioni a eventi specifici, argomenti che diventano virali… tutto in tempo reale.
Questo studio si è concentrato proprio sull’LRT di Utsunomiya, analizzando come è cambiata la percezione pubblica nel tempo, da prima della costruzione fino alle fasi più recenti. La novità? Usare i dati di X per tracciare queste dinamiche in modo continuo e, cosa fighissima, provare a distinguere tra i post dei residenti locali (presunti abitanti di Tochigi) e quelli di persone da fuori regione. Perché, come vedremo, le loro reazioni e il loro coinvolgimento sono stati diversi.
Come Abbiamo “Ascoltato” X: Metodi e Dati
Per fare questa analisi, abbiamo usato l’API Accademica di X, che dà accesso completo ai post pubblici storici (niente campionamenti limitati, dati veri!). Abbiamo cercato tutti i post che contenessero sia “Utsunomiya” che “LRT” tra gennaio 2013 e aprile 2023. Un bel po’ di roba!
Poi, la sfida: capire chi parlava da dentro Tochigi e chi da fuori. Non avendo la geolocalizzazione precisa (Twitter l’ha tolta tempo fa), ci siamo basati su quello che gli utenti scrivono nel loro profilo. Se c’erano riferimenti a “Tochigi”, “Utsunomiya” o simili, li abbiamo classificati come “In Tochigi”. Tutti gli altri, “Outside Tochigi”. È un’approssimazione, ovvio, ma è già qualcosa. E sapete una cosa? Anche se solo il 5,6% degli utenti era classificato come “In Tochigi”, hanno prodotto ben il 13,2% di tutti i post! Segno che chi vive lì era molto più coinvolto.
Abbiamo analizzato:
- Il volume dei post e il numero di utenti attivi nel tempo.
- Il coinvolgimento: quanti “mi piace”, “repost” e “risposte” ricevevano i post.
- L’analisi per coorti: come si comportavano nel tempo i gruppi di utenti che avevano iniziato a postare nello stesso periodo.
- L’analisi delle parole chiave: quali termini erano più usati e come cambiavano nel tempo.
- L’analisi del sentiment: i post esprimevano emozioni positive, negative o neutre?
Cosa Abbiamo Scoperto? Picchi di Attenzione e Coinvolgimento Diverso
I risultati sono stati illuminanti! Abbiamo visto chiaramente dei picchi nel numero di post in corrispondenza di eventi chiave:
- Novembre 2016: Elezioni locali (governatore e sindaco). L’LRT era un tema caldo e la vittoria del sindaco pro-LRT ha scatenato discussioni.
- Maggio 2018: Inizio ufficiale dei lavori di costruzione. La gente ha ricominciato a parlarne vedendo il progetto diventare realtà.
- Novembre 2020: Altre elezioni comunali. L’LRT ancora al centro dell’attenzione.
- Maggio 2021: Arrivo dei primi veicoli LRT e lancio di materiale promozionale. Entusiasmo palpabile, soprattutto tra i locali.
- Agosto e Novembre 2022: Due brutti colpi: il rinvio dell’apertura del servizio e un deragliamento durante un test. Questi eventi hanno generato picchi enormi di discussioni, sia dentro che fuori Tochigi.
Questo dimostra quanto X sia sensibile agli eventi. Mentre un sondaggio magari non avrebbe colto queste reazioni immediate, l’analisi dei social sì.
E il coinvolgimento nel tempo? Qui le differenze regionali sono emerse forte. L’analisi per coorti (che segue gruppi di utenti partiti nello stesso periodo) ha mostrato che:
- Gli utenti “In Tochigi” avevano pattern particolari: chi ha iniziato a postare prestissimo (2013-2014) ha continuato a farlo con costanza, mostrando un interesse duraturo. Chi ha iniziato dopo, ma prima dell’inizio dei lavori, è stato meno costante, ma alcuni si sono “riaccesi” dopo l’annuncio del ritardo nel 2021. Chi ha iniziato a postare dopo aver visto i lavori (dal 2018) tendeva a rimanere attivo. Insomma, vedere il progetto concretizzarsi o subire intoppi stimolava l’impegno continuo dei locali.
- Gli utenti “Outside Tochigi”, invece, mostravano una partecipazione più stabile nel tempo, indipendentemente da quando avevano iniziato. Reagivano forte agli eventi (come l’arrivo dei veicoli o il deragliamento), ma il loro livello di impegno a lungo termine era più costante rispetto ai locali.
Capire queste dinamiche è fondamentale, e i sondaggi tradizionali farebbero fatica a coglierle con questa granularità temporale.
I Post “Top”: Cosa Cattura Davvero l’Attenzione?
Un’altra cosa interessante che puoi fare con X è misurare la “risonanza” dei post guardando like, repost e risposte. Abbiamo calcolato un “Indice di Risposta del Post” per vedere quali messaggi scatenavano più reazioni. E cosa è emerso dai post più popolari?
- Allarmi disinformazione: Post che smentivano notizie false o non verificate, specialmente su incidenti.
- Report sui test: Racconti, foto e video delle prove tecniche dell’LRT.
- Design ed estetica: Commenti sull’aspetto dei veicoli e delle stazioni.
- Incidenti (deragliamento): Il deragliamento del novembre 2022 ha ovviamente generato moltissime reazioni preoccupate.
- Aggiornamenti chiave: Annunci sull’arrivo dei veicoli o sui ritardi.
Una scoperta curiosa: non sempre i post degli account con tanti follower erano i più popolari. A volte, post di utenti “piccoli” ma pertinenti, chiari e tempestivi ottenevano più reazioni. Conta più cosa dici e quando lo dici, che chi sei (almeno su X, a volte!).
Le Parole Chiave: Come Cambia il Discorso nel Tempo
Analizzando le parole più usate nei post (analisi morfologica, la chiamano i tecnici), abbiamo visto una chiara evoluzione.
- All’inizio (2013): Si parlava tanto di “opposizione”, “referendum”, “problema”. C’era scetticismo e preoccupazione.
- Verso la fine (2023): Le parole dominanti erano diventate “apertura”, “veicoli”, “prova”. L’attenzione si era spostata sulla fase operativa.
- Durante eventi specifici: Comparivano parole come “elezioni” o “inizio costruzione”.
Anche qui, differenze regionali. La parola “opposizione” è calata prima tra gli utenti “Outside Tochigi” (già nel 2018). Tra i residenti “In Tochigi”, invece, è rimasta più presente fino al 2020 circa. I locali hanno mantenuto le loro preoccupazioni più a lungo. Interessante, no? Sembra che un piccolo nucleo di oppositori locali sia rimasto attivo per più tempo, anche se il discorso generale si stava spostando.
Abbiamo anche guardato le bio degli utenti: quelli “Outside Tochigi” spesso si definivano appassionati di “ferrovie” o “anime”, suggerendo un interesse più da hobbista. Quelli “In Tochigi” usavano più spesso parole come “supporto”, magari legato allo sviluppo locale o a squadre sportive della zona.
Sentimenti Sotto la Lente: Positività, Negatività e Neutralità
E le emozioni? Usando l’API Natural Language di Google, abbiamo provato a capire il sentiment dei post (positivo, negativo, neutro). I risultati? Un continuo fluttuare.
Dopo le elezioni del 2016, c’è stato un aumento di positività tra gli utenti “In Tochigi”. Ma la cosa più strana è successa dopo: durante la fase di messa in servizio, mentre il sentiment degli utenti “Outside Tochigi” calava bruscamente (forse per i ritardi e l’incidente), quello dei locali “In Tochigi” è rimasto relativamente stabile, a volte persino positivo!
Come mai? Forse le aspettative positive per i benefici locali (rivitalizzazione urbana, meno traffico), l’entusiasmo per eventi collegati (come le luminarie invernali che si integravano bene con i nuovi tram) o altre iniziative cittadine hanno mantenuto l’umore locale più alto, nonostante i problemi. La maggior parte dei post, comunque, era classificata come neutra (circa l’80% in entrambi i gruppi). Tanta informazione, più che sfoghi emotivi.
Conclusioni: X è la Sfera di Cristallo? Non Proprio, Ma…
Allora, cosa ci portiamo a casa da questa immersione nei dati di X? Che l’analisi dei social media è uno strumento potentissimo per capire l’opinione pubblica su grandi progetti come l’LRT di Utsunomiya. Non sostituisce i sondaggi tradizionali, ma li completa in modo incredibile. Ci dà una visione dinamica, continua, quasi in tempo reale, che i metodi classici non possono offrire.
Abbiamo visto come le reazioni cambiano con gli eventi, come l’interesse si mantiene vivo (o si riaccende) in modi diversi tra residenti e non residenti, quali argomenti specifici catturano l’attenzione e come evolve il sentiment generale. Sono informazioni preziose per chi deve gestire questi progetti, comunicare con il pubblico e prendere decisioni.
Certo, i dati social hanno i loro limiti: sono spontanei, a volte “rumorosi”, non sempre rappresentano un’opinione ponderata. Ma ignorarli sarebbe come guidare guardando solo nello specchietto retrovisore. Questa ricerca sul caso Utsunomiya LRT apre la strada a un modo più moderno e sfaccettato di “ascoltare” la voce dei cittadini. E io non vedo l’ora di vedere come verranno usate queste tecniche in futuro!
Fonte: Springer